Giovedì 29 dicembre, con la qualificazione alla gara di Oberstdorf, prenderà il via la 65^ edizione della Tournée dei 4 trampolini, l'ormai leggendaria manifestazione che il 6 gennaio a Bischofshofen incoronerà un nuovo vincitore dopo nove giorni intensissimi.
GENESI
L'idea di una manifestazione che comprendesse quattro gare in rapida successione su altrettanti trampolini diversi, con la classifica finale determinata dalla somma dei punteggi di tutti i salti, venne sviluppata già nel 1949 dagli sci club di Partenkirchen e Innsbruck.
Tuttavia la situazione politica dell'epoca (lo sport tedesco era oggetto di un embargo) impedì la realizzazione dell'evento che dovette attendere il 1952 per vedere la luce con il nome di "Tournée tedesco-austriaca di salto con gli sci".
Le località prescelte per ospitare le competizioni furono Oberstdorf e Garmisch-Partenkirchen in Germania; Innsbruck e Bischofshofen in Austria.
La Tournée ebbe un immediato grande riscontro di pubblico, tanto che già nel 1956 le televisioni ARD e Bayerischer Rundfunk cominciarono a trasmetterla.
Nel corso degli anni '60 e '70 l'importanza e la popolarità dell'evento, unico del suo genere nel panorama degli sport invernali, crebbero esponenzialmente. Anche perché all’epoca la Tournée rappresentava una delle rare occasioni di confronto a livello internazionale fra tutti i saltatori (la Coppa del Mondo nacque infatti sono nel 1979).
Con il passare dei decenni il successo della Vierschanzentournee è rimasto inalterato, mentre il suo fascino e il suo prestigio sono cresciuti, tanto che la conquista della manifestazione è considerata di prestigio pari a quella di un oro olimpico o della Sfera di cristallo.
Molti sono stati i tentativi di imitazione sia all’interno del salto con gli sci, sia nell’ambito delle discipline invernali tout court. Il successo però stato solo parzialmente replicato con il Tour de Ski, mentre svariati cloni o appuntamenti a essa ispirati hanno avuto vita breve.
Perché? Difficile dirlo. Nella Tournée c’è qualcosa di irrazionale e mistico che non può essere replicato in alcun modo e che la rende unica per definizione.
I PROTAGONISTI STORICI
Le sessantaquattro Tournée andate in scena sinora sono state vinte da 47 saltatori, appartenenti a 8 diversi movimenti.
Il primatista assoluto in tema di successi nella classifica finale è il finlandese Janne Ahonen, unico atleta della storia ad avere conquistato 5 edizioni (1998-'99, 2002-'03, 2004-'05, 2005-'06 e 2007-'08).
Il tedesco Jens Weißflog si è “fermato" a 4, ma detiene il record di longevità poiché è stato capace di imporsi a 12 anni di distanza dalla prima affermazione. Si è infatti imposto diciannovenne nel 1983-'84 e, dopo aver fatto proprie anche le edizioni 1984-'85 e 1990-'91, ha financo vinto trentunenne anche la Tournèe 1995-'96.
Al norvegese Bjørn Wirkola invece appartiene il primato di vittorie consecutive. Lo scandinavo è il solo uomo ad aver conquistato 3 Tournée di fila (1966-'67, 1967-'68 e 1968-'69).
Fra i miti della Tournée va inserito anche il tedesco dell'Est Helmut Recknagel, primo saltatore della storia a bissare un successo nella manifestazione (1957-'58 e 1958-'59), nonché a raggiungere la quota di tre affermazioni (essendosi imposto anche nel 1960-'61).
Oltre ai quattro appena citati, nessun altro ha raggiunto le tre vittorie. In sette hanno vinto due edizioni e in trentacinque ne hanno vinta una.
Infine non può essere dimenticato il tedesco Sven Hannawald, a oggi l'unico atleta della storia a essere riuscito a realizzare il "Grande Slam", ovvero a mettere le mani su una Tournèe vincendo tutte e 4 le gare in programma. L'inaudito evento si è verificato nel 2001-'02.
VINCITORI IN ATTIVITA’
Fra i saltatori in attività, sono in sette ad aver già conquistato almeno un’edizione della Tournée:
5 – AHONEN Janne (FIN) [1998-‘99, 2002’-03, 2004-‘05, 2005-‘06, 2007-‘08]
2 – SCHLIERENZAUER Gregor (AUT) [2011-‘12, 2012-‘13]
1 – JANDA Jakub (CZE) [2005-‘06]
1 – KOFLER Andreas (AUT) [2009-‘10]
1 – DIETHART Thomas (AUT) [2013-‘14]
1 – KRAFT Stefan (AUT) [2014-‘15]
1 – PREVC Peter (SLO) [2015-‘16]
N.B. : Ahonen e Janda hanno vinto la Tournée 2005-’06 ex aequo. Unico caso nella storia di successo a parimerito.
NAZIONI
Le superpotenze storiche del salto con gli sci spiccano, ovviamente, nella classifica dei Paesi con più vittorie. Per la verità fra di esse vi è grande equilibrio poiché a oggi la testa della graduatoria vede al comando un terzetto di nazioni.
16 – GERMANIA (12 DDR + 1 FRG + 1 GER)
16 – FINLANDIA
16 – AUSTRIA
10 – NORVEGIA
02 – REP.CECA (1 CEC + 1 CZE)
02 – SLOVENIA
01 – POLONIA
01 – GIAPPONE
01 – UNIONE SOVIETICA
* Nonostante le Tournée disputate siano 64, sono accreditati 65 successi. Questo perché nell'edizione 2005-'06 vi fu l'incredibile caso dell’ex aequo tra Janne Ahonen e Jakub Janda.
I due chiusero con lo stesso punteggio e vennero dichiarati entrambi vincitori.
Per quanto riguarda le tre nazioni al comando della graduatoria bisogna rimarcare come il movimento tedesco stia attualmente vivendo il digiuno più lungo della sua storia, poiché l’ultima affermazione è datata 2001-’02.
Negli anni successivi si è visto raggiunto dalla Finlandia, oggi sprofondata in una terribile crisi, e dall’Austria che grazie allo spettacolare filotto senza precedenti di sette vittorie consecutive tra il 2008-’09 e il 2014-’15 è passata dallo status di quarta forza storica a quello di potenza egemone nel giro di poco più di un lustro.
I FAVORITI DELLA 65^ EDIZIONE
Per quanto visto nella prima parte di stagione, ai nastri di partenza della 65^ edizione della Vierschanzentournee i favoriti portano il nome di Domen Prevc e Daniel-Andre Tande.
Per lo sloveno parlano i numeri: quattro vittorie e cinque podi in sette gare disputate. Attualmente il teenager di Kranj è in stato di grazia e ha dimostrato di potersi esprimere a un livello inarrivabile per (quasi) tutti.
Quel “quasi” è rappresentato proprio dal norvegese, che sinora ha oggettivamente raccolto meno di quanto avrebbe potuto. Tre secondi posti non sono un bottino da poco, ma alla luce dello stato di forma messo in mostra sinora stanno stretti al ventiduenne di Narvik. Per la verità lo scandinavo sovente è stato sfortunato con le condizioni meteo e vanta quindi un credito con la buona sorte che, se dovesse essere saldato nel momento giusto, potrebbe fare la differenza.
Dunque in un’ipotetica griglia di partenza Domen Prevc parte dalla pole-position e Tande scatta al suo fianco dalla prima fila. La seconda fila è invece occupata da Kamil Stoch e Stefan Kraft. Non necessariamente in quest’ordine.
Tappa di Ruka a parte, il polacco sembra aver ritrovato lo smalto dei tempi migliori e pertanto ha tutto per conquistare una manifestazione con cui, però, sino a oggi ha avuto scarso feeling anche nei suoi anni migliori. Per ottenerla davvero dovrà quindi riuscire a invertire la tendenza negativa con l’appuntamento.
L’austriaco invece sa bene come si vincono le Tournée, avendo fatto propria quella di due inverni orsono. La solidità non gli fa difetto, come testimoniato dal fatto di essere l’unico saltatore ad aver chiuso nella top-ten tutte le gare andate in scena da fine novembre in poi. Ventiquattro mesi fa il suo rendimento di inizio stagione non fu molto dissimile da quello delle ultime settimane, pertanto andrà seguito con grandissima attenzione.
In terza fila abbiamo un terzetto di outsider. Si tratta in realtà di superstar che per una ragione o per un’altra stanno attraversando un momento difficile. Sono peraltro i tre uomini saliti sul podio della classifica finale della scorsa edizione.
Peter Prevc, vincitore della 64^ Vierschanzentournee, dominatore assoluto dell’annata agonistica 2015-’16 e fratello maggiore di Domen, sembrava aver cominciato l’inverno dallo stesso punto in cui aveva concluso quello passato. Ovvero dalla posizione di leader incontrastato del circuito.
Tuttavia la caduta nella seconda serie della prima gara di Ruka ha verosimilmente creato delle incrinature nel suo sistema di salto, trasformatesi poi in crepe a causa di ripetute incertezze in fase di atterraggio nelle successive competizioni e diventate infine vere e proprie falle a causa di una nuova caduta a Engelberg.
L’impressione è che al ventiquattrenne di Kranj in questo momento manchi fiducia. Scopriremo solamente al momento del dunque se avrà recuperato la sicurezza perduta. In caso positivo, allora sarebbe un serio candidato alla vittoria finale. Altrimenti non potrebbe essere competitivo in alcun modo.
Per lo sloveno la tendenza è negativa, ma con la possibilità di svoltare da un momento all’altro. Al contrario chi è progressivamente cresciuto di rendimento da fine novembre in poi è Michael Hayböck. Se il trend positivo dovesse essere proseguito anche nella pausa tra Engelberg e l’inizio della Tournée, allora bisognerà tenere in grande considerazione il venticinquenne austriaco, che negli ultimi due anni ha sempre chiuso sul podio la classifica finale della manifestazione (secondo nel 2014-’15 e terzo nel 2015-’16).
Discorso diverso per Severin Freund, che dopo un ottimo inizio a Ruka ha visto calare il suo rendimento. Probabilmente l’operazione all’anca subita in primavera e il lungo periodo di recupero hanno lasciato delle scorie non ancora del tutto smaltite. Per quanto lo riguarda è quindi difficile pensare a un repentino ritorno ai fasti del recente passato, ma ai nastri di partenza gli vanno concesse delle chance, quantomeno noblesse oblige.
Vedere la Tournée andare a un saltatore diverso dai “magnifici sette” citati sinora sarebbe una grande sorpresa. Maciej Kot, Markus Eisenbichler e Manuel Fettner stanno disputando la miglior stagione della loro carriera, ma non sembrano avere lo spessore per poter conquistare la vittoria finale. Viceversa chi in passato quello spessore lo ha avuto, vedasi Andreas Kofler e Simon Ammann, appare averlo perduto definitivamente.
Comunque sia, mai dire mai. D’altronde tre anni fa, alla vigilia della Tournée, chiunque avesse puntato su Thomas Diethart sarebbe stato preso per pazzo. Un paio di settimane dopo sarebbe invece diventato un ricco visionario.
IL SISTEMA KO
Una peculiarità unica della Vierschanzentournee è quella di avere competizioni che, a meno di cause di forza maggiore, si disputano con il sistema KO. Questo format, ideato per dare maggior importanza alla qualificazione, è stato introdotto a metà anni ’90 e da allora mai più abbandonato.
La start list della prima serie di gara non è compilata invertendo la classifica generale di Coppa del Mondo, bensì basandosi sul risultato della qualificazione, il cui risultato è utilizzato per determinare 25 scontri diretti in cui ogni saltatore affronta un avversario secondo il tabellone:
26° vs 25°
27° vs 24°
28° vs 23°
29° vs 22°
e così via fino a…
48° vs 3°
49° vs 2°
50° vs 1°
Accedono alla seconda serie, e quindi alla zona punti, i vincitori di ogni scontro diretto più cinque ripescati (impropriamente chiamati lucky losers), ovvero i cinque atleti con il punteggio più alto tra gli sconfitti.
Pertanto teoricamente si può essere nei 30 senza avere una delle migliori trenta prestazioni assolute, o viceversa.
Il sistema-KO fa sì che in qualificazione anche i salti dei primi 10 della classifica generale di Coppa del Mondo vengano valutati.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Breuil-Cervinia | 13/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 10-40 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
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