Tournée dei quattro trampolini 2023/24: Stefan Kraft contro tutti, i tedeschi per interrompere il digiuno

Tournée dei quattro trampolini 2023/24: Stefan Kraft contro tutti, i tedeschi per interrompere il digiuno
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Tournée dei quattro trampolini 2023/24: Stefan Kraft contro tutti, i tedeschi per interrompere il digiuno

Quattro gare e otto salti per volare nella leggenda: così si può riassumere la Tournée dei quattro trampolini, che partirà giovedì 28 dicembre con la qualificazione di Oberstdorf (Ger). Poi tutto d’un fiato l’appuntamento di inizio anno a Garmisch-Partenkirchen, Innsbruck e il gran finale a Bischofshofen con l’assegnazione dell’aquila d’oro.

Alla vigilia del primo grande appuntamento della stagione le gerarchie sembrano ben delineate, con Austria e Germania favorite, Granerud vincitore uscente ma con poche armi a disposizione per difendere il titolo. Oltre al norvegese, tra gli atleti iscritti, vantano successi nella Tournée anche Peter Prevc (2015/16), Dawid Kubacki (2019/20) e Stefan Kraft (2014/15), l’uomo più atteso. Sono invece due le vittorie di Ryoyu Kobayashi (2018/19 e 2021/22), tre quelle di Kamil Stoch (2016/17, 2017/18 e 2020/21).

In passato la corsa all’aquila d’oro ha regalato grandi sorprese, facendo salire alla ribalta protagonisti inattesi. Ma per l’edizione 2023/24, la numero 72, l’uomo più atteso è senza dubbio Stefan Kraft. Il salisburghese ha iniziato la stagione vincendo cinque delle otto gare in calendario e salendo sul podio in sette occasioni. Il record di podi in CdM di Janne Ahonen (108) è ormai nel mirino e potrebbe essere eguagliato già durante la Tournée. Kraft proverà a chiudere il cerchio dopo il trionfo del 2014/15: nove anni fa il suo trionfo fu il settimo consecutivo dell’egemonia austriaca, ma è anche l’ultimo in casa biancorossa. Fondamentali saranno le tappe tedesche, soprattutto Oberstdorf, dove “Air”Kraft ha già trionfato nel 2014 e 2016, mentre non ha mai vinto sugli altri tre trampolini.

A proposito di digiuni, quello della Germania dura ormai dal lontano 2001/2002, l’edizione storica del Grande Slam di Sven Hannawald. I tedeschi si presentano al via forti di tre vittorie e dieci podi in Coppa del Mondo e con tante carte da giocare. Gli uomini di Horngacher hanno iniziato la stagione a tutta, dimostrando una costanza di rendimento su livelli di eccellenza sorprendente e una grande efficacia in termini di materiali. I principali indiziati per lanciare la sfida a Kraft portano i nomi di Karl Geiger e Andreas Wellinger. L’asso nella manica, che potrebbe sorprendere tutti e far saltare ogni pronostico, è invece Pius Paschke, che sta vivendo la miglior stagione della sua carriera.

I due paesi di lingua tedesca hanno quasi del tutto monopolizzato la prima parte di Coppa del Mondo, ma altri atleti potrebbero crescere di condizione in vista del primo grande appuntamento della stagione. In primis Ryoyu Kobayashi, già sul podio a Klingenthal e capace di far vedere sprazzi della sua immensa classe. La Norvegia ha avuto un inizio difficile ma proverà a giocarsi la carta Lindvik, l’uomo più in forma del momento in casa norge. Non sembra invece avere la condizione necessaria per combattere per la vittoria il detentore del trofeo Halvor Egner Granerud. In casa slovena Peter Prevc ha avuto un buon inizio ma il cavallo da corsa potrebbe essere Anze Lanisek, con Timi Zajc come outsider.

Si prospetta una Tournée difficile per la Polonia, grande protagonista delle ultime edizioni con quattro vittorie negli ultimi sette anni. Le prime gare della stagione sono state molto complicate per i polacchi, tra problemi fisici, difficoltà tecniche e materiali non all’altezza. Stoch e Kubacki (quest'ultimo è influenzato e addirittura in dubbio per laTournée) sono in lenta ripresa ma difficilmente lotteranno per le posizioni di vertice, l’uomo di punta sarà quindi Piotr Zyla, che dovrà però dimostrarsi competitivo sulla lunga distanza. 

In questo primo scorcio di stagione alle spalle (o in alcuni casi davanti) alle sei superpotenze si è affermata la squadra elvetica, capitanata da Gregor Deschwanden, colui che insieme a Paschke può essere considerato l’outsider principale di questa edizione della Tournée.

Anche la squadra italiana si presenta al via del grande appuntamento con buone ambizioni e forte di un inizio di annata molto convincente. Sono arrivate conferme da Insam, già entrato in zona punti, ma anche da Cecon, che invece deve solo trovare il salto buono nel momento giusto per centrare la top 30. Nel contempo è emerso Andrea Campregher, che all’esordio in Coppa del Mondo ha saputo subito adattarsi al prestigioso palcoscenico. Dopo un inizio difficile a Ruka, tra Klingenthal ed Engelberg si sta rivedendo anche il miglior Giovanni Bresadola, leader e uomo di punta di un’Italia che punta a confermarsi e crescere ancora.

 

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