Bjørgen: “Ho aspettato a lungo questo momento”

Ugualmente sorridente il vincitore della prova maschile, Didrik Tønseth: “Sono molto soddisfatto, la forma è buona, anche se siamo solo all’inizio della stagione”. A proposito della gara odierna e del duello con Simen Hegstad Krüger, il dominatore delle distance del week-end ha scherzato dicendo che “non sarebbe stato piacevole essere battuto da un nuovo arrivato”, e ha sportivamente ammesso di avere beneficiato del pettorale più alto del rivale, che gli ha dato modo di conoscerne il tempo. Il sito del quotidiano Nettavisen non ha mancato di sottolineare come solo l'exploit di un Tønseth in stato di grazia abbia risparmiato agli atleti della prima squadra l'onta di vedersi sconfitti da una nuova leva.

Nel dopogara, il 25enne di Trondheim ha sfoggiato dei guanti raffiguranti la bandiera svedese. “È un tributo a Johan Olsson”, ha spiegato il norvegese. “Sono molto felice che sia tornato, anche perché ho un conto da regolare con lui”, ha aggiunto, con riferimento alla staffetta mondiale di Falun, quando fu staccato dallo svedese.

L’altro trionfatore della seconda giornata del Beitosprint è stato per l’appunto Krüger, capace di contendere a Tønseth il successo fino all’ultimo chilometro. “Sono arrivato al traguardo distrutto, ma salire sul podio è un’immensa soddisfazione”, ha raccontato il 23enne norvegese, il cui miglior risultato in carriera in Coppa del Mondo è l’11° posto della 50 km di Oslo del febbraio scorso.

Il campione mondiale junior della 15 km TL ha dichiarato senza mezzi termini di puntare ad ottenere quanto prima un pettorale nel massimo circuito, incassando un’apertura in tal senso di Tor Arne Hetland: “Potrebbe essere adatto alle gare di Lillehammer, e la formula del mini-tour gli si addice”.

Molto meno positivo, fino a questo momento, il bilancio del fine settimana per Petter Northug, uomo più atteso dopo il forfait di Martin Johnsrud Sundby. Il bi-campione olimpico di Vancouver si è detto comunque ancora ottimista circa le proprie prospettive per la stagione, pur ammettendo di avere accusato un vistoso calo dopo la partenza aggressiva.