Viene a galla solo adesso la notizia in merito all’aborto che l’atleta polacca avrebbe sofferto un anno fa, e la lotta che sta sostenendo da allora con una profonda depressione che la affligge.
Mercoledì 4 Giugno 2014
Sarebbe accaduto a Maggio dello scorso anno, durante un campo d’allenamento, proprio quello, stando alle parole della Kowalczyk, nel quale aveva deciso di dare la notizia sulla sua gravidanza agli allenatori e al resto del team. Il fato ha deciso diversamente, e lei ha nascosto la notizia a tutti, inclusi genitori ed allenatori, chiudendosi a riccio in se stessa.
E’ stato in quel momento che nonostante il dolore ha deciso di andare avanti e di dare il massimo nonostante la sua tragedia personale per ottenere il massimo alle Olimpiadi. Ma aldilà di quella sportiva, quella che combatte da allora la campionessa polacca è una battaglia ben più dura, quella contro la depressione, in quella che lei definisce una lotta per la vita.
Non solo la depressione, ma anche l’insonnia da sei mesi a questa parte, con continue nausee, febbre alta, conati di vomito. Giornate nelle quali è dura anche solo alzarsi dal letto, figuriamoci andarsi ad allenare.
Ha cercato di mantenere le apparenze, di sorridere e partecipare agli eventi pubblici, ma in questi mesi ci sono state anche sparizioni misteriose, come quella dopo le Olimpiadi, in cui anzichè andare a festeggiare con la propria famiglia guidò per oltre 3000 chilometri fino a giungere ad Andorra.
Non dice apertamente se abbia anche pensato al suicidio, affermando semplicemente di soffrire tutte le conseguenze portate dalla depressione. Ha già tentato tre volte di superare la depressione con l’aiuto di farmaci antidepressivi, con il primo tentativo oltre un anno fa, il secondo a settembre dello scorso anno ed il terzo nella primavera di quest’anno. Tutti e tre i tentativi falliti dopo un mese, con perdite di conoscenza, come alla maratona di Varsavia svoltasi recentemente, nausea, paure.
Da diverse settimane lavora a stretto contatto con una psicoterapeuta, ma è ancora presto per dire se sia sulla strada giusta o meno. In ogni caso si prenderà fino ad Agosto per vivere la sua vita, liberamente, cercando di trovare un proprio equilibrio, e solo allora deciderà se e come andare avanti, per adesso l’obiettivo è Falun 2015.
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