Per il valdostano di Nus sarà la penultima stagione della carriera, con il Mondiale di Trondheim come obiettivo principale. Tra gli uomini fari puntati anche su Elia Barp, vera e proprio sorpresa della scorsa stagione, a caccia della definitiva consacrazione. In campo femminile la situazione è più complicata: da troppe stagioni stanno mancando risultati di rilievo, anche se qualcosina a livello giovanile si inizia a intravedere...
Lo sci di fondo azzurro si appresta a iniziare la CdM 2024/2025, con il tradizionale opening di Ruka: sulle nevi finniche, da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre, andranno in scena una 10 km TC, una sprint sempre in alternato, e una mass start 20 km TL.
L'uomo di punta dell'Italfondo sarà, come accade da due lustri a questa parte, Federico Pellegrino. Il classe '90 delle Fiamme Oro inizierà la penultima stagione della sua lunghissima carriera, prima del gran finale a Milano-Cortina 2026. L'asso valdostano non è mai salito sul podio a Ruka nella Sprint (ma ci riuscì nel 2022 in occasione dell'Inseguimento a skating sui 20 km) e proverà sicuramente a "marcare il territorio" anche nella località finnica; il suo grande obiettivo per la stagione sono i Mondiali di Trondheim, a cavallo tra febbraio e marzo, dove proverà a regalarsi un'ultima gioia iridata.
Nelle ultime due stagioni, Chicco si è dimostrato un atleta molto valido anche a livello distance, dove ha ottenuto diversi podi. Questa sua dote potrebbe permettergli di ottenere un altro piazzamento di livello nella classifica generale, con la coppa sprint in primo piano, trofeo che è finito nelle mani del valdostano per ben due volte.
Dopo Pellegrino, l'uomo più atteso in casa Italia sarà Elia Barp: il classe 2002 veneto ha ottenuto quattro top 10 nella scorsa stagione, con il podio sfiorato nella sprint di Canmore. Si tratta di un atleta giovane ma molto completo, siccome è capace di cogliere ottimi risultati sia nella gare distance che nelle sprint. La stagione che sta per iniziare ci dirà se avremo un altro atleta che si potrà giocare il podio in ogni singola gara, che in vista dei Giochi del 2026 sarebbe un'ottima notizia per lo sci di fondo azzurro.
Vogliosi di riscatto, dopo una stagione deludente, saranno Francesco De Fabiani e Davide Graz. Il classe '93 valdostano ha disputato solo una gara di CdM nel 2024, a causa di alcuni problemi fisici, tra cui il covid; mentre il friulano, dopo un inizio incoraggiante, ha gareggiato per l'ultima volta nel massimo circuito il 28 gennaio scorso, in quel di Goms.
Discorso diverso per Simone Mocellini, sul quale la sfortuna si è accanita durante lo scorso inverno: frattura dello scafoide della mano a novembre e frattura scomposta di tibia e perone a febbraio in quel di Canmore, una stagione praticamente mai iniziata. Il classe '98 trentino non sarà della partita a Ruka, avendo rimesso gli sci ai piedi a metà ottobre. L'obiettivo è riacquisire una buona forma in vista della rassegna iridata di Trondheim, ma soprattutto questa stagione servirà come trampolino di lancio per Milano-Cortina 2026, dove la sprint sarà in classico, specialità nella quale Mocellini ha già colto due podi nel massimo circuito.
Cercheranno qualche comparsata in più nelle top 20, invece, Paolo Ventura, Giandomenico Salvadori, Simone Daprà e lo sprinter Michael Hellweger, che nella scorsa stagione ha dimostrato buoni spunti, ma mancano ancora di continuità all'interno della gara stessa per alzare l'asticella dei loro risultati.
Per quanto riguarda i giovanissimi, nelle prove skating una sorpresa futuribile potrebbe essere Martino Carollo, classe 2003, capace di andare a punti nella sprint di Davos, durante lo scorso Tour de Ski. Nell'arco della stagione potrebbero ricevere qualche chances anche Aksel Artusi e Davide Ghio, entrambi medagliati a livello jr. a Planica 2024.
Passando al settore femminile l'analisi è più complessa: la squadra azzurra è in crisi di risultati da troppe stagioni, con un podio che manca da quasi quattordici anni, quando Arianna Follis vinse la 10 km TL di Falun (20 marzo 2011).
Nello scorso inverno è arrivata appena una top 10, conquistata da Nicole Monsorno nella sprint TC di Drammen, segnale di un movimento ai minimi storici, all'apparenza senza una luce in fondo al tunnel.
Le atlete più esperte, Caterina Ganz, Anna Comarella e Francesca Franchi, stazionano tra la trentesima e le ventesima posizione, con qualche lampo in top 20. Franchi, ai Mondiali di Planica 2023, aveva dato l'illusione di aver improvvisamente alzato il proprio livello, con due top 10, nella skiathlon e nella 10 km TL; purtroppo, per la trentina, la scorsa stagione è stata molto complicata, condita da numerosi problemi fisici.
Nella gare sprint, invece, Nicole Monsorno ha dimostrato buoni miglioramenti nell'ultima stagione, strappando spesso il pass per le fasi finali; la classe 2000 trentina può rappresentare una speranza per lo sci di fondo azzurro femminile, ma il livello per poter ambire al podio è ancora lontano.
Questa stagione sarà molto importante anche per la figlia d'arte Martina Di Centa, che nel finale dello scorso inverno ha collezionato ben tre titoli italiani agli Assoluti di Pragelato. La classe 2000 friulana in CdM ha sempre fatto molta fatica a trovare buone prestazioni, ma l'età per salire di livello è ancora dalla sua parte. Discorso differente per la rientrante Cristina Pittin, reduce da un'annata molto sfortunata, con un'operazione alla caviglia: per lei sarà molto importante riprendere confidenza con le gare, per essere al top nella seconda parte di stagione.
Si spera di vedere con continuità nel massimo circuito anche le giovani Nadine Laurent, Iris De Martin Pinter e Maria Gismondi. Le prime due hanno già assaggiato il circuito senior, qualificandosi per le finali della sprint TC iridata di Planica 2023, mentre la romana, sempre nella località slovena, ma nel febbraio 2024, ha conquistato il titolo iridato jr. nella 20 km TL. Sono atlete molto giovani, ma viste le difficoltà a livello globale della squadra azzurra, sarà molto utile fare esperienza in CdM.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 10-40 cm |
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