Al suo terzo successo individuale in gare di primo livello, il finlandese classe 1992 Iivo Niskanen dimostra nuovamente la sua affinità con le nevi della propria nazione. Grazie ad una prestazione esaltante nel segmento centrale di gara, il finnico si mette alle spalle la caduta nella team sprint e offre al pubblico il primo successo di un atleta di casa in questa rassegna iridata. Ai sui fianchi sul podio i due norvegesi Martin Johnsrud Sundby e Niklas Dyrhaug.
Dopo il successo di Ruka dello scorso Novembre, Iivo Niskanen corona quella che si sta dimostrando come la sua miglior stagione sino ad ora con un titolo mondiale ottenuto, come le due precedenti vittorie in coppa del mondo, di fronte ad un pubblico di connazionali.
Niskanen ha impostato la sua gara su un ritmo regolare: transitato quarto al primo riferimento, il finnico ha preso il comando delle operazioni già dal quarto chilometro, sfruttando il secondo dei tre giri da cinque chilometri per scavare fra sé e gli avversari un divario che gli ha permesso di gestire il rientro dei due norvegesi Sundby e Dyrhaug, più rapidi nell'ultimo giro.
Sundby in particolare era considerato il favorito di giornata, visti il suo successo nella 15km di Otepäa dieci giorni fa e l'assenza del dominatore di questi mondiali, il russo Sergey Ustiugov.
Come consuetudine il norvegese ha impostato la sua gara in progressione, aumentando il ritmo nel corso dei chilometri. Ma a differenza di quanto successo dieci giorni fa, invece di imporre il suo ritmo a tutti gli avversari ha dovuto subire l'aumento di ritmo del finlandese, pagando quindici secondi fra il quinto e il decimo chilometro. A nulla sono serviti l'ultimo giro e in particolare l'ultimo chilometro, che gli hanno permesso di recuperare otto secondi sul finnico, fino ad attestarsi sui 17.9 secondi al traguardo.
Terzo classificato Niklas Dyrhaug, capace di percorrere l'ultimo giro al ritmo del più titolato compagno di squadra, ritmo che gli ha permesso di sopravanzare nei chilometri finali il russo Bessmertnykh.
La quinta posizione è stata occupata da Andrey Larkov e Didrik Toenseth. Partiti due minuti uno dopo l'altro, i due hanno concluso la loro gara esattamente a distanza di due minuti, dopo esseresi più volte scambiati posizione nel corso della gara.
Settimo classificato uno degli specialisti della tecnica classica degli ultimi anni, il kazako Poltoranin, seguito dal finlandese bronzo nella team sprint Sami Jauhoujaervi e dai due svedesi Calle Halfvarsson e Johan Olsson, vincitore su questa distanza agli scorsi mondiali di Falun 2015.
Primo degli italiani, per la seconda volta in questi mondiali dopo il decimo posto nello Skiathlon, Giandomenico Salvadori. L'azzurro, al traguardo 21esimo staccato di 2:07.1 dal vincitore, è stato bravo a sfruttare diversi avversari come "treni". Notevoli in particolare gli ultimi chilometri di gara sulle code di Poltoranin. Raggiunto ad un paio di chilometri dal termine dal kazako, l'atleta delle Fiamme Gialle si è messo in scia al più blasonato avversario e lo ha tenuto sino al traguardo, riuscendo a mettere in campo un'accelerazione che gli ha permesso di sopravanzare fra gli altri anche Maurice Manificat.
Dietmar Noeckler ha chiuso 24esimo, anche lui in rimonta nel tratto finale, mentre Francesco De Fabiani, purtroppo ancora debilitato dal malanno che lo ha fermato fra Otepäa e Lahti, ha chiuso 40esimo a 3:40 dalla vetta.
ORDINE D'ARRIVO 15Km TECNICA CLASSICA:
1. Iivo NISKANEN (FIN) 36’44″0
2. Martin Johnsrud SUNDBY (NOR) +17″9
3. Niklas DYRHAUG (NOR) +31″3
4. Alexander BESSMERTNYKH (RUS) +41″8
5. Andrey LARKOV (RUS) +53″2
5. Didrik TOENSETH (NOR) +53″2
7. Alexey POLTORANIN (KAZ) +1’06″3
8. Sami JAUHOJAERVI (FIN) +1’09″7
9. Johan OLSSON (SWE) +1’10″6
10. Calle HALFVARSSON (SWE) +1’15″0
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
3