Norvegia e USA vincono le staffete ai Mondiali Junior di Lahti

Norvegia e USA vincono le staffete ai Mondiali Junior di Lahti
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JWSC2019 / Janina Pitkänen

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Norvegia e USA vincono le staffete ai Mondiali Junior di Lahti

Nel freddo gelido di Lahti questa mattina la Norvegia si è aggiudicata la staffetta femminile 4x3,3km, mentre nella 4x5km maschile la medaglia d'oro è andata agli Stati Uniti

La staffetta 4x3,3km femminile è stata vinta dalla Norvegia, in una gara emozionante piena di attacchi e rimonte. Nella prima frazione si è vista una brillante Nicole Monsorno inizialmente attaccata a Russia e Norvegia che hanno subito dettato il passo. Al momento del cambio però le prime due Faleeva e Fosnaes hanno allungato con l'azzurra che ha comunque cambiato terza davanti a Svizzera, Usa e Svezia più attardata. La seconda frazionista russa Kuskova ha incrementato il ritmo aumentando il distacco con le inseguitrici, le quali sono arrivate al terzo cambio nell'ordine: Norvegia, Usa, Finlandia, Svezia. Ed è nella terza frazione che le posizioni si sono delineate, con la norvegese Fossesholm che ha compiuto una rimonta degna di nota e una volta agganciata la russa Stepanova in prima posizione ha sferrato l'attacco consegnando il primato alla compagna Skistad. Nell'ultimo giro, la medaglia d'oro se la sono giocata Russia e Norvegia, nello sprint finale a spuntarla è stata la Skistad davanti alla Grukhvina. Norvegia campione del mondo (Fosnaes, Stav, Fossesholm, Skistad) medaglia d'argento per la Russia a 1'' (Faleeva, Kuskova, Stepanova, Grukhvina) e bronzo alla Svezia a 33''3 (Lindstroem, Karlsson, Baangman, Svahn).

L'Italia dopo un brillante inizio con Nicole Monsorno, ha poi perso terreno in ogni frazione chiudendo decima a 2'10 dalla testa, le altre frazioniste al via erano Bergagnin, Maj e Colombo.

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Sono gli Stati Uniti ad aggiudicarsi la 4x5km maschile e a laurearsi campioni del mondo davanti a Russia e Germania. La Francia con Chappaz parte subito forte seguito dallo statunitense Jager ed il norvegese Skaanes, più indietro il quintetto con Russia, Germania, Svezia, Finlandia e Canada. Nella seconda frazione Knopf recupera sul terzetto di testa, sulla collinetta gli USA attaccano con Ogden a farne le spese è il francese Schely che si stacca dai primi. Passano al momento del cambio quindi in testa Stati Uniti, Germania e Norvegia. Nella terza frazione le posizioni non variano, nel gruppo degli inseguitori Egoshin prova a forzare il ritmo per rientrare sui primi, ma davanti risponde Andersen mettendosi a tirare vanificando il tentativo del russo. Durante l'ultima frazione con il forcing del finlandese Poikkimaki e dello svedese Aflodahl si forma un gruppo compatto in testa, completatosi con un brillante Terentev. Sul tratto più duro lo statunitense Schumacher sferra l'attacco decisivo, a battagliare per il podio rimangono il russo Terentev ed il tedesco Moch. All'arrivo gli USA sono campioni del mondo (Jager, Ogden, Hagenbuch,Schumacher) seconda la Russia a 3''8 (Trefilov, Kuznetsov, Egoshin, Terentev) terza la Germania a 6''3 (Milz, Knopf, Sossau, Moch).

Gli azzurri chiudono settimi, in rimonta dopo la prima frazione riescono a rimanere nella top ten e a terminare davanti alla Francia con cui hanno battagliato per gran parte della gara. A comporre il quartetto italiano c'erano Dellagiacoma, Del Fabbro, Ticco e Graz.

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