Oberstdorf 2021, Norvegia d'oro nella staffetta maschile al termine di un duello epico tra Klaebo e Bolshunov

Neanche il migliore degli sceneggiatori avrebbe potuto costruire un finale della staffetta maschile così spettacolare: Johannes Klaebo ed Alexander Bolshunov in lotta sull'ultima salita del "Cross Country Stadium Ried" di Oberstdorf, per permettere alla propria nazione di conquistare l'oro iridato.

Alla fine è stato Klaebo, autore di un'accelerazione mostruosa sull'ultima salita, a spuntarla, consegnando di fatto alla Norvegia e ai suoi compagni di squadra un oro prestigiosissimo, che allunga ancora il record di imbattibilità da parte dei norge nelle staffette maschili iridate.

Gara "pazza", in alcuni momenti davvero ai limiti della regolarità a causa della copiosa nevicata in corso su Oberstodrf, che in alcuni tratti della pista ha letteralmente frantumato i binari del tracciato. La Russia è partita subito fortissima, con Alexey Chervotkin che ha cambiato con ben quaranta secondi di vantaggio sugli inseguitori; in seconda frazione il norvegese Emil Iversen ha notevolmente alzato il ritmo, ricucendo lo strappo con il russo Ivan Yakimushkin, e riportando la gara in una situazione di equilibrio. Poco prima del secondo cambio Emil Iversen e Iivo Niskanen (Finlandia) hanno guadagnato un leggero vantaggio, provando a scappare via. All'inizio della terza frazione la Russia, con Artem Maltsev, ha perso qualche secondo dalla testa della corsa, dove l'oro della 15 km, Christer Holund , stava procedendo ad un ritmo infernale. Johannes Klaebo partiva così verso gli ultimi 10 km con poco più di trenta secondi di vantaggio su Alexander Bolshunov (partito per 5° in ultima frazione); il venticinquenne russo non si è dato per vinto, è rientrato su Klaebo, ha provato in qualche frangente a sferrare l'attacco decisivo ma Klaebo, che era freschissimo, non ha avuto alcun problema a "lasciarlo lì" sull'ultima salita, esultando sul traguardo a braccia alzate.

Paal Golberg, Emil Iversen, Christer Holund e Johannes Klaebo conquistano così la medaglia d'oro, al termine di una delle gare più spettacolari e lunghe della storia dello sci di fondo. Argento per la Russia, che ha lottato fino alla fine ad armi pari grazie alle prestazioni encomiabili di Alexey Chervotkin, Ivan Yakimushkin, Artem Maltsev ed Alexander Bolshunov. Bronzo per la Francia (Hugo Lapalus, Maurice Manificat, Clement Parisse e Jules Lapierre), che ha disputato una gara in sordina fino all'ultima frazione, dove l'accelerazione finale di Jules Lapierre ha permesso ai transalpini di conquistare la prima medaglia in questi Mondiali di Oberstdorf.

Appena fuori dal podio, per una manciata di secondi, la Svezia (Haeggstroemn, Svensson, Burman, Poromaa); quinta la Svizzera, guidata da un immenso Dario Cologna, autrice di una bella prova nel complesso. Solo sesta la Finlandia, da medaglia fino all'ultima frazione, dove lo sprinter Joni Maki è andato ben presto in difficoltà, scivolando lontano dalla zona medaglie.

Settima la Germania, che dopo una buona prima frazione, è sprofondata nelle retrovie. Completano le prime dieci posizioni gli Stati Uniti, ottavi, il Giappone, 9°, e il Canada, 10°.