Pellegrino pronto a guidare il fondo azzurro nella nuova annata di CdM: il punto sul settore maschile e femminile

Pellegrino pronto a guidare il fondo azzurro nella nuova annata di CdM: il punto sul settore maschile e femminile
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Sci Nordicosquadra azzurra

Pellegrino pronto a guidare il fondo azzurro nella nuova annata di CdM: il punto sul settore maschile e femminile

La stagione passata ha regalato diverse soddisfazioni all'Italfondo, su tutte la vittoria nella staffetta maschile di Dobbiaco. La maggior parte delle speranze, per la coppa 2023/2024, sono riposte su "Chicco" Pellegrino. Tra le donne, dove manca il podio da ben dodici anni, la situazione è più complessa, ma è lecito aspettarsi miglioramenti con un gruppo di buon livello.

Dalle nevi di Ruka partirà anche l'avventura dello sci di fondo azzurro nella CdM 2023/2024. L'Italia non ha un rapporto ottimo con la località finnica, anche se nela scorsa stagione arrivò il primo podio distance in carriera di Federico Pellegrino. 

Proprio il classe '90 valdostano sarà ancora una volta il leader della squadra azzurra, capace di ottenere un fantastico 3° posto nella classifica generale del massimo circuito al termine dello scorso inverno, condito da otto podi a livello individuale (tra cui una vittoria) e lo spledido successo nella 4x7,5 km di Dobbiaco. Pellegrino non ha mai gradito particolarmente il tracciato di Ruka, dove a livello di gare sprint non è mai salito sul podio, ottenuto invece a sorpresa nell'inseguimento in skating, prova che chiuse lo scorso "Ruka Nordic". Per il faro dello sci di fondo azzurro l'obiettivo è quello di un'altra stagione al vertice, magari con qualche presenza in più nella top 10 delle gare distance, dove i miglioramenti nel 2022/23 sono stati notevoli. Da non sottovalutare anche il sogno podio al Tour de Ski (4° nella scorsa edizione).

Tante aspettative, soprattutto nelle gare distance, su Francesco De Fabiani, che soprattutto in classico ha tutte le carte per stazionare stabilmente in top 10. Nelle ultime stagioni ha mostrato scarsa continuità, ma è un atleta che se in giornata può essere molto pericoloso per tutti. Il "Defa" ha già nel mirino la tre giorni in Val di Fiemme del Tour de Ski, dove sul tracciato di Lago di Tesero ha sempre offerto grandi prestazioni (l'anno scorso fu 3° nella 15 km TC). Inoltre, insieme a Pellegrino, i due valodstani formano uno dei team più competitivi nelle sprint a squadre, dove è obbligatorio inserirli nel lotto dei favoriti.

Non sarà della partita in quel di Ruka, con l'obiettivo di essere al cancelletto per il Tour de Ski, Simone Mocellini. Lo sprinter trentino ha rimediato la frattura dello scafoide una decina di giorni fa e dovrà stare ai box per poco più di un mese. Un brutto colpo per il classe '98, vera e propria rivelazione dello sci di fondo italiano nella scorsa stagione, dove salì due volte sul podio nelle sprint in classico di Beitostolen e Val di Fiemme. Mocellini in quel di Ruka sarebbe stato sicuramente una carta importantissima per il team italiano, ma la sfortuna l'ha frenato sul più bello, a pochi giorni dal via della CdM 2023/2024.

Ci si aspetta uno step in avanti anche da parte di Davide Graz: il sappadino, che conta ottimi risultati a livello junior, non è riuscito a trovare ancora la sua dimensione in CdM, ma le qualità non mancano, ed è lecito aspettarsi dei miglioramenti già dall'opening di Ruka. Curiosità anche per il 2003 Elia Barp, alla prima stagione dove probabilmente sarà in pianta stabile in coppa: le difficoltà non mnacheranno, ma Elia a livello junior ha dimostrato di avere la stoffa per essere considerato un atleta molto promettente.

In pianta stabile nel massimo circuito troveremo anche Paolo Ventura e Simone Daprà, con Dietmar Noeckler e Giandomenico Salvadori, esclusi dalla squadra di CdM, che potranno comunque essere chiamati in causa nel corso della stagione.

In campo femminile la situazione è ben diversa, con l'Italia che non sale sul podio in Coppa del Mondo dal 12 marzo 2011, quando Arianna Follis chiuse al 3° posto lo skiathlon di Lahti. Purtroppo all'orizzonte non si vedono atlete in grado di poter competere per il podio, anche se nel finale della scorsa stagione sono arrivati alcuni acuti importanti da parte di Francesca Franchi.

La nativa di Molveno ha disputato un Mondiale di Planica su livelli mai toccati prima in carriera, ottenendo un 9° posto nello skiathlon e un 6° nella 10 km in skating. L'auspicio è che possa dare continuità a questi risultati anche nella stagione che sta per iniziare, soprattutto nelle prove in TL, dove ha dimostrato di poter primeggiare con gran parte delle rivali.

Caterina Ganz è senza dubbio l'atleta più costante dello sci di fondo azzurro femminile, quasi sempre tra le 30, ma raramente tra le 20; aspettarsi un leggero miglioramento non è un'utopia. La speranza è anche quella di ritrovare Anna Comarella sui livelli di tre stagioni fa nelle gare distance, quando le comparse in top 20 furono diverse (con le russe ancora regolarmente in gara). I problemi fisici l'hanno spesso tormentata nelle ultime due stagioni, speriamo che da Ruka inizi una nuova carriera per la ventiseienne di Pieve di Cadore.

Problemi fisici che hanno ostacolato l'estate di Cristina Pittin, reduce da un'operazione alla caviglia, e che salterà l'opening di Ruka, dopo aver disputato un buon finale di stagione 2022/2023.

Non mancheranno le giovani a rappresentare l'Italia in CdM: Martina Di Centa e Nicole Monsorno dovranno mostrare qualcosa in più rispetto alle ultime stagioni, mentre si spera di vedere con più costanza le giovanissime, ma molto promettenti, Nadine Laurent e Iris De Martin Pinter.

Escluse dalla squadra di CdM Martina Bellini e Federica Sanfilippo, che comunque avranno sicuramente le loro occasioni nel corso della stagione, con l'ex biatleta pronta a dimostrare il suo valore sugli sci dopo le ottime comparse nelle sprint in skating della scorsa annata.

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