Prosegue il monologo di Sundby, sua anche la 15 Km di Dobbiaco

Prosegue il monologo di Sundby, sua anche la 15 Km di Dobbiaco
Info foto

Getty Images

Sci NordicoSci di Fondo - Dobbiaco

Prosegue il monologo di Sundby, sua anche la 15 Km di Dobbiaco

Martin Johnsrud Sundby continua a dominare la Coppa del Mondo di Sci di Fondo. Il norvegese si impone anche nella 15 Km a tecnica classica di Dobbiaco precedendo Alexander Bessmertnykh e Sjur Røthe.

Come spesso accade nelle gare a tecnica classica con partenza ad intervalli gioca un ruolo fondamentale la strategia relativa agli sci: sciolina di tenuta o no? Tutti, tranne i russi e Dario Cologna, scelgono di non utilizzarla, ed i tempi sembrano dare loro torto. Alexander Bessmertnykh infatti dà la paga a tutti quanti, prenotando una vittoria che sarebbe stata meritatissima.

Tuttavia Martin Johnsrud Sundby si dimostra più forte anche degli skimen, riuscendo a tenere i tempi di Bessmertnykh nei tratti in salita e guadagnando oltremodo in quelli di discesa. Alla fine il norvegese riesce a vincere con 12”6 di margine sul russo, per quello che è il successo numero 5 stagionale e 17 all inclusive della carriera. Bessmertnykh deve accontentarsi del secondo posto, eguagliando il suo miglior risultato ottenuto quasi tre anni fa a La Clusaz.

Il podio è completato da Sjur Røthe, unico a limitare il distacco sotto il minuto. Il norvegese conferma di essere in ottima forma, ma ancora gli manca quel qualcosa in più per poter giocarsi la vittoria con Sundby. Quarto Dario Cologna, nuovamente nelle posizioni di vertice dopo un paio di tappe non esaltanti, quinto, settimo e nono altri tre russi, Stanislav Volzhentsev, Sergey Ustiugov e Sergey Turyshev, a dimostrazione di come probabilmente la strategia di utilizzare la sciolina di tenuta fosse la migliore. La top ten è completata da Alexey Poltoranin sesto, Niklas Dyrhaug ottavo e Maurice Manificat decimo.

Il casa Italia viene meno l’uomo più atteso, Francesco De Fabiani, addirittura 31esimo. Ci pensano altri due ragazzi a racimolare qualche punticino: Maicol Rastelli chiude 17esimo, ottenendo il suo miglior risultato di sempre in una gara distance, mentre Mattia Pellegrin è 20esimo. Più indietro gli altri: Fabio Pasini è 35esimo, Dietmar Nöckler 36esimo, Giorgio Di Centa 45esimo, Sergio Rigoni 54esimo, Paolo Fanton 65esimo, Fulvio Scola 66esimo, Roland Clara 68esimo, Enrico Nizzi 70esimo, Luca Orlandi 71esimo, Stefano Gardener 76esimo e Fabio Clementi 78esimo.

Nella classifica generale di Coppa del Mondo, come intuibile, Sundby dilata ancora il proprio margine salendo a 688 punti. Petter Northug, oggi imbarazzante addirittura 60esimo, resta a 375, mentre terzo è Dyrhaug con 313. Il campionato norvegese è completato da Finn Hågen Krogh, quarto a 281 punti e da Røthe quinto a 270.

15 KM TC MASCHILE DOBBIACO – CLASSIFICA FINALE
1. SUNDBY Martin Johnsrud (NOR) 35:27.4
2. BESSMERTNYKH Alexander (RUS) +12.6
3. RØTHE Sjur (NOR) +48.7
4. COLOGNA Dario (SUI) +1:00.8
5. VOLZHENTSEV Stanislav (RUS) +1:05.5

Clicca qui per la classifica completa

Si è così concluso il 2015 per lo Sci di Fondo Maschile. Il prossimo appuntamento sarà infatti il primo gennaio 2016, quando a Lenzerheide si disputerà la prima tappa del Tour de Ski.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
3
Consensi sui social

Più letti in scinordico

Klaebo e Sundling brillano nella notte di Davos: Norvegia e Svezia vincono le team sprint TL. 4° posto per Pellegrino e Barp

Klaebo e Sundling brillano nella notte di Davos: Norvegia e Svezia vincono le team sprint TL. 4° posto per Pellegrino e Barp

I norge rispettano i favori del pronostico e trionfano nella gara a coppie sul tracciato elvetico: Johannes Klaebo e Paal Golberg trionfano davanti a Svizzera I e Svezia I, che beffa al photo-finish la coppia azzurra, composta da Chicco Pellegrino ed Elia Barp. Jonna Sundling, in coppia con Emma Ribom, regala il successo a Svezia I, grazie a un'ottima prgoressione nella frazione finale; sul podio anche Norvegia e Svizzera I. Buon 9° posto per la giovane coppia azzurra, formata da Nadine Laurent e Federica Cassol.