Situazione difficile ed intrigante in seno alla squadra norvegese per la Sprint dei Mondiali

Premessa, la squadra sprint norvegese, specie a tecnica classica, è una corazzata praticamente invulnerabile. Lo dimostrano i numeri: nelle due prove in questo format disputatesi in Coppa del Mondo, i sudditi di Re Harald hanno ottenuto due vittorie (Eirik Brandsdal a Kuusamo e Tomas Northug a Otepää), due secondi posti (Petter Northug a Kuusamo e Ola Vigen Hattestad a Otepää) e un terzo (Sondre Turvoll Fossli a Kuusamo). Inoltre hanno raggiunto l’atto conclusivo anche Pål Golberg e Finn Hågen Krogh, entrambi vincitori in Sprint a tecnica libera.

Era fra questi sette nomi che l’allenatore responsabile degli sprinter Arild Monsen avrebbe, teoricamente, dovuto scegliere il quartetto in vista dei Mondiali di Falun. L’esito della prova odierna dei campionati nazionali, che da regolamento interno sarebbe dovuta servire per sciogliere gli ultimi dubbi, ha invece sconvolto le gerarchie.

Timo André Bakken, il vincitore, non sembrava avere chances, ma avendo battuto – seppur aiutato da una buona dose di fortuna – tutti i migliori connazionali, reclama logicamente un posto: “Sono arrivato 4° (nella Sprint di Falun di Scandinavian Cup, ndr), 8°, 9° e 1° nelle quattro gare che servivano per la qualificazione, per questo penso di meritare un posto per i Mondiali”.

Sondre Turvoll Fossli, il secondo classificato, ha perso la possibilità di giocarsi il titolo nazionale a causa di un contatto con Tomas Northug nei metri finali: “Ho un podio di Coppa del Mondo e sono l’unico ad essere arrivato in finale in tutte le Sprint a tecnica classica. So che la concorrenza è spietata, ma spero di ottenere il posto che mi spetta”. Fossli peraltro domani mattina dovrebbe partire per Almaty, dove a partire da lunedì sarà impegnato nei campionati mondiali Under23, “Ma ho intenzione di rinunciare se verrò convocato per i Mondiali di Falun”.

Prova a fare chiarezza Vidar Løfshus, uno degli allenatori della squadra: “Dovremo fare un attento esame prima di trarre le conclusioni, sono successe tante cose oggi ed è difficile fare valutazioni a caldo. Per questo le convocazioni, teoricamente previste per sabato pomeriggio, potrebbero slittare di qualche ora”. A detta di Løfshus ci saranno entrambi i fratelli Northug: “Se dovessimo usare il buonsenso, ci saranno entrambi. Tomas è in condizioni strepitose, ci ha impressionati per due weekend di fila e oggi se non fosse caduto probabilmente avrebbe vinto. Petter invece si sta preparando a puntino, come garantito dal suo allenatore Stig Rune Kveen”. Nonostante la vittoria odierna, poche chances per Bakken: “Non è mai arrivato in finale in una gara di Coppa del Mondo. È stupido dire che è sicuramente fuori, ma sarà difficile vederlo a Falun anche se l’ultima parola spetta a Monsen”.

Combinando le parole di Løfshus all’esito delle quattro gare prese come riferimento, è possibile che il quartetto norvegese a Falun sia composto da Petter Northug, Tomas Northug, Eirik Brandsdal ed Ola Vigen Hattestad. Sui fratelli Northug pesano le parole dell’allenatore, Brandsdal vanta la vittoria di Kuusamo come importante biglietto da visita mentre Hattestad, oltre ad essere il nome più blasonato in squadra (è l’unico fondista nella storia insieme a Tor Arne Hetland capace di vincere oro olimpico, oro mondiale e coppetta di specialità), vanta il secondo posto di Otepää e la “scusa” della caduta subita oggi che gli ha impedito di lottare alla pari con i suoi compagni. In ogni caso la Norvegia porterà quattro uomini sulla carta capaci di monopolizzare il podio della prova iridata.

Meno “drammatica”, ma comunque delicata la situazione anche in campo femminile. Con Marit Bjørgen sicura del posto in quanto campionessa uscente, Ingvild Flugstad Østberg e Maiken Caspersen Falla non sembrano essere in discussione. Il secondo posto ottenuto oggi rilancia invece le quotazioni di Karin Vikhagen Gjeitnes, che si gioca con Heidi Weng e Celine Brun-Lie uno degli ultimi due posti: “Sarei delusa se mi lasciassero fuori. Partecipare ad un mondiale è un sogno che coltivo da anni; ho fatto il mio, ora spetterà ai tecnici prendere le loro decisioni” ha dichiarato Gjeitnes.

Anche l’allenatore Roar Hjelmeset conferma che la 30enne di Molde non è tagliata fuori: “Sì, già a inizio stagione quando fu 2^ a Beitostølen ha dimostrato di poter meritare per un posto. Il podio odierno può valere quanto uno di Coppa del Mondo, ma possiamo anche aspettare l’ultima gara di Östersund (in programma il 14 febbraio, quattro giorni prima della prova iridata, ndr) prima di prendere la decisione finale”.

Non ci resta da aspettare che i tecnici norvegesi tirino le somme e stabiliscano quali saranno gli sprinter della partita a Falun.