Europei Allround: Wüst e Verweij per ora in testa, ma Sábliková e Kramer sono vicini

Europei Allround: Wüst e Verweij per ora in testa, ma Sábliková e Kramer sono vicini
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Speed Skating - Europei Allround a Chelyabinsk

Europei Allround: Wüst e Verweij per ora in testa, ma Sábliková e Kramer sono vicini

Agli Europei Allround su pista lunga di Chelyabinsk (Russia), Ireen Wüst c’è. Anche se è marcata stretta dalla rivale numero uno e agguerritissima Martina Sábliková. Sprazzi di classe li ha regalati anche Sven Kramer, il fuoriclasse più atteso al maschile, che però insegue il leader Koen Verweij (nella foto di copertina). Il pattinatore su pista lunga più forte degli ultimi anni non guida la classifica dopo il giro di boa dei Campionati. Tuttavia gli Europei di speed skating meto i campioni più attesi della pista lunga. La lotta è tutta nelle loro mani, o meglio nelle loro lame.

Tuttavia gli Europei di speed skating mettono in mostra i campioni più attesi della pista lunga. La lotta è tutta nelle loro mani, o meglio nelle loro lame. Dopo le prime due prove – sulle quattro in totale nel format dei Campionati “completi” – il duello si delinea: Wüst-Sábliková al femminile e Verweij-Kramer tra gli uomini. Logicamente si sono divisi le vittorie e gli ori sulle distanze. Alla leader al femminile sono andati i 500 metri, mentre la ceca si è presa i 3000. Kramer ha risposto a fine giornata aggiudicandosi i 5000m dopo che Verweij aveva vinto i 500. Tutto si deciderà domani con i 1500 metri e, a seguire, i 5000 - per le donne - e i 10mila maschili, ultime e decisive gare in programma.

Insomma, domani ne vedremo delle belle. Sperando di vedere avanti anche gli azzurri impegnati – solo due dopo la rinuncia di Francesca Lollobrigida - all’Europeo e guidati in Russia dal c.t. Giorgio Baroni. Per ora Andrea Giovannini è undicesimo nella graduatoria provvisoria. L’obiettivo difficile è di entrare nei primi 10 dopo l’ultima giornata. Il trentino ce la può fare. Luca Stefani, invece, è sedicesimo.

Come detto in apertura, per ora comanda Koen Verweij. Il campione del mondo in carica non ha mai trionfato a un Campionato Europeo e guida la classifica generale con un sogno europeo. Alle sue spalle segue il duo olandese che potrebbe comporre – il “rischio” è alto - anche il podio finale. Primo fra tutti c’è Sven Kramer, vero grande favorito a caccia di tre prede: Verweij, distante poco più di un decimo di punto, il record di vittorie europee – su singole distanze in un Campionato- appartenente a Clas Thunberg (17 per il finlandese vera leggenda de3l pattinaggio nel primo dopoguerra, contro le 16 aggiornate a oggi di Kramer) e il settimo titolo Allround. Resta da vedere quale sarà la posizione di Kramer, considerando anche l’altro olandese Wouter olde Heuvel, più staccato dal duo di testa ma sempre temibile, con Pedersen (Norvegia) e Yuskov (Russia), possibili “disturbatori” da podio.

Passando alle singole gare, c’è da dire che i 500 maschili cominciano con un 36’’20. Questo il tempo vincente di Koen Verweij, che testa definitivamente la sua condizione, dando un segnale chiaro alla concorrenza – vedi i connazionali. Il campione mondiale 2014, nonché argento olimpico nei 1500 si è candidato senza mezzi termini dire la sua per il podio. La sfida a Kramer è lanciata: e lo si è capito da subito.

Alle sue spalle, pesca il jolly – e approfitta della sua spiccata propensione per la velocità – il ventenne svedese David Andersson, al via nell’ultima delle 11 batterie. Lo scandinavo, unico rappresentante maschile della sua nazione, trova un ottimo 36’’28 (primato personale battuto per 5 centesimi) che lo fa arrivare al secondo posto alle spalle dell’olandese. Bronzo sulla distanza per uno specialista ben più avvezzo a piazzamenti di primo piano quale Jan Szymanski: 36’’47. Quarto è finito il temibile Denis Yuskov, trascinato anche dal pubblico dell'ovale Uralskaya Molniya, ma che non è riuscito ad agguantare il podio. Nella gustosa sfida d’alta qualità, Sverre Lunde Pedersen ha avuto la meglio su Sven Kramer gareggiano nella stessa batteria, tra due favoriti nella loro distanza non congeniale. Nella sfida, il norvegese taglia per primo la linea d’arrivo: saranno nono e decimo davanti a Bart Swings, altro favorito per il podio allround. Ottavo Wouter olde Heuvel, oranje con velleità di piazzamento ma non nelle gare veloci.

In precedenza era "toccato" all’italiano Luca Stefani – abbinato al tedesco Jonas Pflug -, l'onore di aprire la competizione maschile, con i 500 metri. Il 27enne di Asiago parte con 10’’40 di lancio e conclude con il 37’’72 conclusivo. Tempo al di sotto – di 2 centesimi – rispetto a quanto fatto a Collalbo ai Campionati Italiani di due settimane fa. Sarà diciottesimo nella classifica sulla distanza.

Il secondo azzurro - alla seconda avventura europea -, era l’atteso talento Andrea Giovannini. Il 21enne si trova in corsia esterna nella gara sprint. Allo start passa in 10’’47 ai 100 metri. Per poi finire la sua fatica in 37’’38, con un piccolo calo negli ultimi metri. Il suo compagno di batteria, l’austriaco Smallenbroek lo anticipa di pochissimo in 37’’35. Il trentino si piazzerà poi in sedicesima posizione. Una prestazione senza acuti.

Per i colori italiani andranno meglio le cose nella seconda distanza del sabato. E non solo per via del doppio azzurro nella stessa batteria. Giovannini e Stefani si ritrovano nella quinta serie dei 5000 metri maschili. Soprattutto il primo è l’osservato speciale per l’Europeo azzurro, a buon ragione perché si piazza dodicesimo, posizione per nulla scontata. Un mattone ulteriore nella sua crescita in una stagione che gli ha portato la prima promozione in gruppo A di Coppa del Mondo sulla distanza, grazie anche al personale stagionale di 6’30’, a cinque secondi dal suo “best”, e da una serie di piazzamenti che gli hanno fatto fare il “salto” definitivo tra i grandi. E a Chelyabinsk il finanziere pinetano non delude. Basta annotare la regolarità dei suoi passaggi: sempre oscillati tra i 31’’5 e i 32’’, fino alla chiusura in 31’’4. Un vero metronomo che porta un ottimo crono conclusivo in 6’39’’04. Dietro di lui, è positivo anche il 6’44’’62 per un buon Luca Stefani. Sarà tredicesimo.

La vittoria viaggia però su altri standard. Chiedere all’irrefrenabile Sven Kramer, capace di viaggiare per oltre 3mila metri sotto i 30’’ al giro in una pista non velocissima. È di un altro pianeta quando il kilometraggio si alza. E il campione di Heerenveen lo dimostra senza possibilità di repliche 6’17’’32: vittoria “singola” numero sedici a un Europeo. Sverre Lunde Pedersen si lancia nella sua batteria e infatti chiude col terzo tempo che gli vale il bronzo sulla distanza in 6’22’’98. Ma è doppietta oranje grazie al 6’22’’32 ottenuto da Wouter olde Heuvel, mentre nella stessa batteria non è bastato il buon tempo di Koen Verweij - 6’23’’86 – per ottenere il podio. L’iridato in carica cede terreno dopo i 4000 metri, dopo una partenza – così come nelle sue caratteristiche – più veloce rispetto ai compagni. Alle spalle degli olandesi e d di Pedersen, il belga Bart Swings non riesce a trovare la prestazione maiuscola, realizzando sì un crono - 6’26’’42 - da top 20 mondiale stagionale, ma non di primissimo piano. Quinto è il russo Denis Yuskov in 6’27’’43, davanti all’eterno Haralds Silovs. 74. 762 Kramer è alle spalle di Koen Verweij. Il norvegese è quarto.

Combattuta al massimo la questione tra donne, grazie soprattutto alla campionessa dal 2010 al 2012 Sábliková. Ma la regina annunciata – unico oro europeo dopo il tris della ceca - Ireen Wüst non si scompone, non corre sulla difensiva e attacca senza paura. Chiude al primo posto nella classifica generale provvisoria, il sabato di gare a oltre mezzo punto di distacco dalla rivale. Alle loro spalle c’è Linda de Vries che tiene a bada la giovane Njåtun.

Ma nella gara d’esordio dei 500 metri, la Wüst coglie la sua prima vittoria nel 2015. La campionessa d’Europa in carica lancia immediatamente un chiaro messaggio alle rivali per il titolo: una missiva che dura 39’’24. Primo posto e rivali molto distanziate. Non può molto l’esperta 32enne Yuliya Skokova, ritrovatasi in batteria proprio con la donna da battere l’olandese, e buona terza, proprio come agli Europei 2014 ad Hamar, in 39’’72. I 500, pur non essendo la distanza ideale, sorridono all’olandese in maniera più che piena.

Tra le due c’è la norvegese Ida Njåtun che s’inserisce in seconda posizione trovando l’argento in 39’’66. È il primo podio europeo per la giovane – classe 1993 – finora ancora a secco di risultati rilevanti in campo internazionale.

L’altra rappresentante del team norvegese, Hege Bøkko, si piazza quarta in 39’’90, l’ultima tra le 18 concorrenti a scendere sotto l’importante barriera dei 40 secondi. Linda de Vries – quinta – fissa il cronometro a 40’’05. Tra le altre pattinatrici più quotate, la terza oranje in gara, Jorien Voorhuis, si ferma a 40’’11, ed è settima. Non riesce inserendosi però tra le papabili alla vittoria, ma il podio generale sembra essere tuttora alla sua portata.

L’attenzione era però puntata in maniera ampia anche sulla temibile e piena di classe Martina Sábliková. La fuoriclasse portacolori della Repubblica Ceca ha sin da subito dimostrato la sua ottima condizione e ha sorpreso con un ottimo inizio nella distanza breve. Il crono di 40’’06 è valso il sesto posto alla quattro volte campionessa europea allround. Un segnale chiaro, poiché, analizzando gli ultimi risultati, balza all’occhio che un tempo simile non lo otteneva da quattro stagioni. Insomma, l’olimpionica nei 5000 di Sochi 2014 si candida in quel momento a un posto da “anti-Wüst”.

La successiva gara dei 3000 metri – seconda e ultima prova femminile del sabato – premia proprio la Sábliková, capace di strappare a Ireen Wüst e Linda de Vries l’oro. E lo fa proprio all’ultima batteria. Con questa vittoria la vicecampionessa olimpica sulla distanza si prende una piccola ma significativa rivincita sulle oranje, inserendosi nella lotta per la prima posizione Allround, a distanza ravvicinata dalla campionessa in carica.

Andando per ordine di avvenimenti sul ghiaccio, i 3000 confermano subito lo stato di grazia per Ida Njåtun. La campionessa norvegese Allround, dopo l’argento nei 500 trova un nuovo piazzamento da quartieri alti. Il suo 4’11’’33 nei sette giri e mezzo fa sì che si posizioni in sesta piazza.

La nordica rimane in testa per diversi turni, ma non fa i conti con una solita determinata e velocissima Wüst. La vincitrice della prima prova consolida la leadership con una buona prova nella distanza dove ai Giochi Olimpici di Torino e poi a quelli di Sochi vinse gli ori olimpici. La 28enne otto volte sul podio Allround d’Europa conclude con un rilevante crono: 4’07’’49. Non gira quasi mai – eccetto negli ultimi due giri, che faranno la differenza per la vittoria- sopra i 33 secondi a tornata. Continua, efficace e candidata nettamente per il quarto titolo europeo. Nella batteria successiva però, la farà tremare Linda de Vries – già argento “generale” nel 2013 a Heerenveen. La 26enne di Assen, bronzo ai Campionati olandesi prova a emulare l’esperta compagna di team. Va sotto i 32 secondi al giro fino a metà gara, la sua azione poi perde d’incisività (34’’3 nell’ultimo passaggio), ma il 4’07’’50 supera per un’inerzia (1 centesimo) il tempo della Wüst.

Sembra finito il discorso vittoria? Tutt’altro, perché deve accendersi il diesel Martina Sábliková. La ceca cambia decisamente marcia dopo i 1500. E piazza la sua progressione devastante. Il 4’05’’23 la eleva a netta vincitrice e rappresenta il suo secondo crono stagionale sulla distanza. Inoltre per la campionessa originaria di Nové Město na Moravě si tratta della sesta vittoria europea sui 3000 metri, distanza che le ha regalato più gioie in carriera. In classifica provvisoria – in attesa dei 1500 5000 metri di domenica - la Wüst resiste in testa con 80.488 punti, mentre la ceca la segue da vicino con 80.931: il titolo è ancora aperto. Così come la lotta per il podio che coinvolge soprattutto la de Vries e la Njåtun, terza e quarta.

Consulta il sito ISU per vedere il calendario di domenica 11 gennaio e tutti i risultati con le classifiche complete.

 

CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE (prime posizioni) dopo 500m e 3000m

1. Ireen WÜST (OLA)                             80.488 punti

2. Martina SÁBLIKOVÁ (CEC)                80.931

3. Linda DE VRIES (OLA)                        81.300

4. Ida NJÅTUN (NOR)                             81.584

5. Yuliya SKOKOVA (RUS)                      81.890

 

CLASSIFICA GENERALE MASCHILE (prime posizioni e italiani) dopo 500 e 5000m

1. Koen VERWEIJ (OLA)                        74.586 punti

2. Sven KRAMER (OLA)                         74.762

3. Wouter OLDE HEUVEL (OLA)            75.082

4. Sverre LUNDE PEDERSEN (NOR)      75.178

5. Denis YUSKOV (RUS)                          75.233

……

11. Andrea GIOVANNINI (ITA)               77.284

16. Luca STEFANI (ITA)                             78.181

 

 

IL PROGRAMMA della seconda e ultima giornata

Domenica 11 gennaio (in diretta streaming sul canale skating dell’Isu al link http://livemanager.eurovision.edgesuite.net/isu/site/index.html e in differita su Eurosport 2 dalle ore 17:00)

Ore 12:00 1500m donne

Ore 12:59 1500m donne

Ore 14:00 5000m donne

Ore 14:52 10000m uomini

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