TEST: casco Uvex FP2 GFK RACE, un casco al top

Federico durante lo Ski Test Head
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TEST: casco Uvex FP2 GFK RACE, un casco al top

Uvex quest'anno ha presentato un innovativo casco da alte prestazioni, indirizzato più che altro all'ambiente race, studiato in galleria del vento e realizzato in fibra di carbonio, noi lo abbiamo testato sulle nevi di Cervinia.

Il casco in questione è il FP2 GFK RACE ed è stato già da noi presentato in questo articolo, nel quale evidenziamo le qualità costruttive e la ricerca della maggiore aerodinamicità possibile.L'aspetto, si sa, è uno degli aspetti principali nella scelta di un casco. Questo esemplare viene offerto in colorazioni shoking come quella a noi fornita. Sulle prime può destabilizzare non poco, ma poi ci si abitua e si apprezza l'originalità della soluzione e il fatto che pochissimi, soprattutto nell'ambiente race, sconfinano in soluzioni così ardite.

Indossato il casco pare nei primi secondi stringere troppo la testa, soprattutto nelle zone delle orecchie, ma poi sistemata la gomma piuma che, nell'atto di indossare il casco si piega leggermente, il comfort diventa elevato.
La calotta si adatta perfettamente al profilo della testa e non si rinvengono vuoti o punti di compressione, aderisce come un guanto. Le orecchie trovano un perfetto alloggiamento nell'incavo appositamente ricavato e anche loro non vengono compresse.
Il comfort è quindi al top.
Ma è un altro elemento ad aumentare il voto e la piacevolezza dell'utilizzo: il peso piuma. Il casco pesa meno di 450gr e offre una delle più alte resistenze in commercio all'impatto. Può sembrare cosa non da poco, ma dopo qualche minuto in cui è sulla testa ci si dimentica di averlo tanto è leggero. Per fare un confronto è più leggero e "veste" meglio dei classici caschi da turismo, con i para-orecchie morbidi e la calotta traforata.

La superficie è liscissima e al tatto è piacevole l'effetto soft touch della verniciatura, la ricerca della massima aerodinamicità ha però escluso la presenza di prese d'aria per la ventilazione e ciò rischia di compromettere l'utilizzo per una giornata intera. Nel nostro test la temperatura è stata sempre tra -3 e +3 soleggiata e in questo frangente non si è notata l'assenza di areazione.
Dà invece più fastidio l'assenza di fori in corrispondenza delle orecchie, creando una sensazione di "ovattamento" e rimbombo delle proprie parole nei primi minuti di utilizzo, poi ci si abitua.
L'unico vero difetto riscontrato è la chiusura del casco. Il laccetto è di quelli a doppio giro e non a clip, con la necessità di regolare il laccetto con uno strap in velcro. Il velcro in questione tuttavia è estremamente disallineato e impedisce la chiusura più salda. Probabilmente è un difetto riscontrato solo sul casco in prova, facilmente risolvibile scucendo e ricucendo i due pezzi del velcro, ma è comunque molto irritante per essere un prodotto da 300 Euro, ci saremmo passati sopra se fosse stato un casco entri level.

La maschera abbinata, la Racer, è invece perfetta. Leggera e con visibilità molto ampia, si integra alla perfezione con il profilo del casco, non crea zone di pressione eccessive ed è anche comodamente utilizzabile con il berretto. Viene dotata di una lente giallo scuro, ma nella prova abbiamo testato soprattutto la lente grigia opzionale, per le giornate di sole. È fenomenale, mai un'appianatura e una luminosità da far invidia alle lenti dei produttori più quotati (e che realizzano solo maschere). Complimenti!La plastica della maschera è inoltre abbastanza gommosa, il che rende molto facile la sostituzione delle lenti.

Voto finale del casco: 8,5/10
Pro
: comodità, leggerezza, sicurezza
Contro: mancanza di fori per le orecchie (-0,5 punti), laccetto di chiusura del casco non centrato (-1,0 punti).

Voto finale della maschera 9,5/10
Pro
: qualità costruttiva, luminosità della lente, angolo visivo ampio
Contro: solo una lente nella confezione di vendita (-0,5 punti)

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