Mettete una giornata di sole al Passo del Tonale, una guida esperta di freeride che ama come non mai quei luoghi, uno sci adatto all'impresa e vi siete immedesimati in questo test dell'Elan Apex.
Il luogo:
Il fuoripista prescelto è il Canale del Diavolo al Passo del Tonale, lo si raggiunge dal Presena, facendo alcuni metri in fuoripista leggero e poi una bella salita con sci in spalla nella neve fresca.
Il pendio è quello adatto per mettere subito alle strette l'Elan e testarlo nel campo a lui più adatto.Purtroppo la scarsità di neve degli ultimi mesi non ha permesso di testarlo nella polverosa e fresca neve invernale, che sarebbe il suo habitat d'elezione, bensì solo su neve resa compatta dal vento e sulla quale già alcuni avevano lasciato le proprie tracce.
Lo sci:
L'Elan Apex è uno sci classificato da alcuni come allround ma in realtà è volto al freeride non estremo, con ampia sciancratura e centro largo (88mm). Sull'esemplare in prova erano anche montati attacchi Dynamir dal tallone sganciabile.
La struttura però è di quelle serie, con inserti in titanio e alluminio e anima di legno.
Prima di buttarsi con le punte oltre le piste battute, lo sci è stato provato per qualche discesa in pista, per prendere confidenza con il raggio ampio (sopra i 22mt) e la costruzione "fat".
La bontà della struttura emerge subito: il sandwich interno garantisce ottima stabilità sul duro delle piste battute e dopo aver capito come invertire lo sci, diventa un piacere anche sciare in pista. Non è ovviamente la polivalenza quella che si cerca da questo sci, ma è confortevole sapere che nelle condizioni più diverse da quelle per le quali è stato progettato, riesce a rendere in modo molto soddisfacente. Non si fa cortoraggio ovviamente, nè la classica sciata rapida spigolo-spigolo, ma per il resto è uno sci molto godibile anche in questi frangenti, quasi invoglia a tenerlo ai piedi anche in pista.
La stabilità dello sci in pista la si apprezza soprattutto dopo le escursioni in fresca: usciti dai tratti difficili e stretti, sembra di sciare con un RC, tenuta e torsione stupendi!
In fuoripista:
Chi scrive non è certo un grande freerider, ma non si può non notare come in un frangente molto complesso (neve dura, piste ripide e strette) l'Apex non incontri nessun ostacolo. Vinta l'indecisione iniziale delle prime due curve, si scia con piacere, con poche vibrazioni e con una tenuta invidiabile.
Nei pochi tratti di neve fresca non compatta si è potuto apprezzare la galleggiabilità naturale dello sci, che senza essere estremo nella larghezza, consente (soprattutto a chi arriva da sci da gara o in ogni caso da pista) di essere gestito con maestria già da un argento avanzato. L'importante è l'indipendenza di gambe e la fisicità necessaria per affrontare zone in fuoripista, con la solita accortezza e prudenza.
Per chi è:
È il classico sci per chi sente la necessità di allargare i propri orizzonti. È disponibile nelle misure 159, 168, 177, 186 ma è in quest'ultima taglia che rende il meglio di sè. Può dirsi che rientri a pieno titolo nella categoria all-mountain, intesa nel vero concetto che porta dietro di sè: uno sci per ogni frangente della montagna.
È sconsigliato a chi si recherà poche volte fuori dal battuto, solamente in pista è un po' sprecato, e a partire da Elan, ci sono molte proposte più interessanti.
Non è nemmeno uno sci ingestibile come alcuni sci da park, la struttura è buona ed è molto sciabile. È uno sci per chi vuole la libertà di poter scegliere da che parte della vetta scendere, senza essere condizionato dall'attrezzo che ha ai piedi.
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