Il 29 dicembre torna la discesa libera di Bormio

Una pista che propone il tracciato più spettacolare e tecnicamente difficile insieme a quello di Kitzbuhel, disegnata per permettere ai grandi campioni di mettere in mostra tutte le loro doti tecniche e atletiche. Il cancelletto di partenza è posto a 2265 metri, si inizia con due curve rapidissime e subito dopo il salto della Rocca. Si prosegue nel canalino Sertorelli, tratto in cui gli atleti acquistano velocità. Superata la traversa di Fontana Lunga, si accede agli insidiosi curvoni degli Ermellini, per finire nella traversa della Carcentina, uno dei punti più spettacolari del tracciato. Pochi istanti per riprendere fiato e dal Ciuk si arriva al punto più veloce, il salto di San Pietro. Dopo la piana, si entra nel bosco, dove la pista è in contropendenza, con curvoni veloci e impegnativi dove gli errori non sono concessi. Il tracciato si conclude con il salto finale fino a giungere al traguardo posto a 1268 metri.

Il primo atleta a vincere su la Stelvio in Coppa del Mondo fu l’austriaco Hannes Trinkl con il tempo di 1’55.76, mentre il record della pista è del norvegese Lasse Kjus che conquistò il successo il 29 dicembre 1995 bloccando l’orologio a 1’55.35. Una pista così tecnica, però, è difficilmente confrontabile da una stagione all’altra, perché la tracciatura dei tecnici FIS deve adattarsi alle condizioni della neve e basta una curva in più, o in meno, per modificare profondamente il tempo di percorrenza. Negli ultimi anni il tempo del vincitore è sempre stato attorno al limite dei due minuti e non dimentichiamoci che nel 2008 in questa pista conquistò il suo primo successo in Coppa del Mondo il nostro Christof Innerhofer che nella prima prova cronometrata è giunto secondo davanti al compagno di squadra Dominik Paris. Gareggeranno insieme a loro anche Matteo Marsaglia, Werner Heel, Silvano Varettoni, Peter Fill, Siegmar Klotz e Paolo Pangrazzi. Lo spettacolo ha inizio!