Neve in arrivo. Da mercoledì torna l'inverno su Alpi e Appennini

livigno 14 01 2014
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Neve in arrivo. Da mercoledì torna l'inverno su Alpi e Appennini

Dopo una pausa che ha portato a toccare i 20°C sulle piste di monti comprensori sciistici delle Alpi, da mercoledì torna l'Inverno Lo conferma 3Bmeteo che ci conferma che l'alta pressione ha le ore contate e presto inizierà a farsi da parte consentendo alle nevose perturbazioni atlantiche di raggiungere il Mediterraneo.

"Una prima perturbazione 'apripista' è attesa tra mercoledì e giovedì" - spiega 3BMeteo - e "attraverserà la penisola da Nord a Sud con una veloce passata di piogge e rovesci soprattutto sul Nordest e lungo i versanti adriatici. Poco o nulla purtroppo su Nordovest, centrali tirreniche ed Isole Maggiori. Se queste precipitazioni di certo non saranno sufficienti a risanare la siccità che affligge buona parte della Penisola, la perturbazione avrà quantomeno il merito di far calare le temperature su valori più consoni alle medie del periodo, dopo l'eccezionale mitezza di questi giorni".

"Arriveranno venti più freddi da Nord che faranno calare le temperature anche di 7-10°C entro giovedì, se non fino a oltre 15°C in montagna. Tornerà un po' di neve su Alpi orientali ed Appennino anche sotto i 1000-1200m".

"Una seconda più intensa perturbazione dovrebbe invece raggiungerci nel prossimo weekend" - prosegue 3BMeteo - portando questa volta maltempo più marcato con nevicate copiose sulle Alpi, con accumuli che potrebbero localmente superare 1 metro di neve fresca al di sopra dei 1800-2000m di quota. Sarà in realtà un peggioramento più di stampo autunnale che invernale, infatti non farà particolarmente freddo e anzi le temperature saranno in aumento al Centrosud per l'arrivo di venti di Scirocco, ma vista la situazione generale questa non può che essere considerata una buona notizia".

"Agli esordi di febbraio ci ritroviamo infatti ancora in condizioni di forte siccità con fiumi e laghi in secca e gran parte delle montagne senza neve" - ricordano gli esperti 3bmeteo -. Se di fatto gennaio non risulta un mese particolarmente piovoso, ad aggravare la nostra situazione è il fardello di un autunno particolarmente avaro di piogge. Tanti fiumi sono in secca, addirittura il Po risulta localmente 4 metri sotto il normale livello idrometrico. Le conseguenze potranno diventare ancora più gravi in primavera quando si dovrà ricorrere all'uso massiccio dell'irrigazione dei campi, ma l'acqua potrebbe scarseggiare. Le Alpi sono praticamente senza neve, che è un elemento chiave per garantire l'approvvigionamento idrico nel corso dell'anno, dal momento che l'acqua viene trattenuta da ghiaccio e neve e poi rilasciata costantemente nel corso dei mesi primaverili ed estivi, quindi ben vengano le perturbazioni atlantiche".

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