Nasce la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici

Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici
Tecnica

Nasce la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici

Ora anche gli atleti disabili che praticano sport invernali hanno una loro rappresentanza. Lo scorso 24 settembre a Bagni di Tivoli (provincia di Roma) è infatti nata la Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici, un nuovo organismo che avrà sede a Torino e curerà le attività dello sci alpino, del nordico, del biathlon e dello snowboard. La FISIP (questo l’acronimo del nuovo organismo) sarà sotto il controllo e la vigilanza del Comitato Italiano Paralimpico.

La FISIP non è l’unica federazione voluta dal Comitato paralimpico e dal suo presidente, Luca Pancalli. Nella località laziale si sono infatti svolte le elezioni per le cariche presidenziali di altre neonate federazioni paralimpiche: quella di atletica leggera, scherma in carrozzina, tiro a segno, bocce, calcio a 5, torball, goalball, show down, judo, nuoto e basket in carrozzina. Per la FISIP è stata eletta presidente Tiziana Nasi, già Presidente Regionale del Comitato Paralimpico Piemonte: per lei hanno votato 61 tra i 66 aventi diritto.

Sono entusiasta e felice - ha dichiarato il neo eletto presidente Nasi - e riconoscente a Luca Pancalli per avermi voluto in questa posizione, in un momento di grande innovazione generale per lo sport paralimpico. Dovremo spendere molte energie per discipline dello sci nordico e alpino che a Vancouver hanno portato risultati miracolosi. Cercheremo, poi, di dare grande impulso allo snowboard, disciplina sperimentale, perché ci aiuterà ad abbassare l'età media dei nostri atleti e porterà molte ragazze all'interno della Federazione Sport Invernali Paralimpici”.

Soddisfatto anche l’artefice dell’operazione, quel Luca Pancalli vice-presidente del CONI e presidente del Comitato Italiano Paralimpico dal 2000: “Siamo in un momento storico - è il commento di Pancalli - Si chiude un percorso cominciato 10 anni fa, un percorso che abbiamo pensato, sognato, tentato di realizzare e realizzato. Naturalmente mi assumo la piena responsabilità, morale e politica, di questo percorso. Con orgoglio tengo a rimarcare che abbiamo creato qualcosa di grande, in tutto questo tempo, che ci ha portato il rispetto e la considerazione del mondo istituzionale, sportivo, della stampa. I tempi hanno determinato questa accelerazione, dovuta anche agli indirizzi degli organismi internazionali, ma questo ci consentirà di non avere pastoie istituzionali e burocratiche a ridosso di Londra 2012. Ribadisco quanto detto molte altre volte: le nuove Federazioni Paralimpiche avranno piena autonomia, ma il Cip continuerà ad abbracciarle tutte, a fare da ombrello ed a vigilare”.

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