La stagione invernale 2009/2010 registra un andamento positivo del turismo in montagna

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Marco Donna

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La stagione invernale 2009/2010 registra un andamento positivo del turismo in montagna

Nonostante la difficile situazione economica generale le prospettive per il bilancio economico del Turismo per questa stagione invernale sembrano ottime, superiori alla scorsa stagione, che già era stata identificata come la stagione dei record per gli operatori del turismo di montagna.

Secondo un campione rappresentativo di operatori turistici interpellati dall'Osservatorio turistico della montagna della società 'Trademark Italia', la voglia di vacanze in montagna nella stagione 2009-2010 è in crescita.  L'indagine è stata realizzata attraverso una serie di interviste telefoniche e questionari auto-somministrati nel periodo 20 novembre-19 dicembre. Hanno partecipato alle rilevazioni oltre 680 operatori del settore ricettivo (alberghi, residence, agenzie di affittanze turistiche) delle regioni turistiche di montagna italiane. Inoltre, sono state effettuate 193 interviste dirette a turisti italiani con almeno 5 anni di esperienza in fatto di vacanze in montagna.

Per quanto riguarda il 'sentiment' degli operatori della montagna, i dati e le interviste indicano che il 74% degli operatori prevede una stagione 2009/2010 stabile, mentre il 2,9% prevede una crescita rispetto alla scorsa stagione. Il 23,1% teme una diminuzione dei flussi turistici (lo scorso anno questa quota era del 24,8%), ma senza apparire preoccupata, pur se ci sono timori di possibili cadute della domanda per il periodo successivo di gennaio e febbraio con un calo delle richieste e di prenotazioni per le settimane bianche.  Il turismo straniero si presenta stabile in virtù soprattutto dell'incremento dei flussi dall'Est Europa. Diminuiscono i turisti inglesi e tedeschi, ma sono in aumento quelli turisti polacchi, cechi e sloveni. Con questi dati Trademark Italia ha elaborato un "barometro" dell'andamento turistico nelle aree più note e frequentate della montagna Italiana. Risultano in crescita i flussi turistici sopratutto in Valle d'Aosta, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.

Per quanto riguarda la Valle d'Aosta, le previsioni per l'inverno 2009-2010 degli operatori sono tra le più positive. Le nevicate di ottobre e novembre (che hanno consentito l'apertura anticipata di alcune stazioni sciistiche) e gli ingenti investimenti regionali destinati al settore spingono l'ottimismo degli operatori.  A Breuil-Cervinia al precoce avvio di stagione ha fatto seguito il buon esito del Ponte dell'Immacolata. Buone performance anche per le festività di Natale e Capodanno con un tasso di riempimento degli hotel superiore al 70% in linea con lo scorso anno. A La Thuile le previsioni sono di stabilità, mentre gli operatori di Courmayeur sono ottimisti, anche per la sinergia con il recente polo del benessere termale di Pré-Saint-Didier.

In Piemonte il periodo compreso tra Santo Stefano e l’Epifania, le strutture ricettive delle Alpi torinesi dell'Alta Val Susa hanno stimato un tasso d'occupazione che ha raggiunto il 90% sfiorando il 100% a Copodanno con una media di soggiorno tra le 5 e le 6 notti. Si è trattato soprattutto di famiglie con bambini, coppie under 30 e piccoli gruppi di amici per l'85% italiani.
"Sul nostro scalo di Caselle sono transitati nella stagione invernale da poco inaugurata già oltre 25 mila passeggeri", ha affermato Maurizio Montagnese, Presidente della Sagat. (la spa che gestisce l'aeroporto di Torino).
Sono andate bene anche le Piccole Stazioni Invernali (Valli Chisone e Germanasca, Val Sangone, Valli di Lanzo, Valli Orco e Soana) che hanno registrato un tasso di occupazione camere pari al 70%, con un picco del 75% per la notte di Capodanno. Accanto alla preponderante clientela italiana (90% degli arrivi), molti i francesi. La permanenza media è stata di due notti, con un target prevalente di famiglie con bambini.

In Friuli l'anno nuovo è iniziato sulla falsariga degli ultimi, con l'inaugurazione di nuove infrastutture che migliorano l'offerta turistica. Dopo lo stradone per collegare la balneare Grado all'autostrada e il miglioramento del serpentone di montagna che sale da Aviano a Piancavallo inaugurati nel 2009, è stata la volta della funivia che collega gli impianti sciistici di Sella Nevea con quelli di Bovec, nella confinante Slovenia. Un'opera dal forte significato simbolico - nelle Alpi orientali è al momento l'unico polo sciistico trasfontaliero, ipotizzato ben prima che cadesse la Jugoslavia ma realizzato a tempi di record, in dieci mesi di lavori.  Oggi i cinque principali poli sciistici friulani sono diventati tutti di proprietà della Regione, con percentuali in crescita di oltre il 40% per quello che riguarda le presenze sulle piste dall'inizio del rinnovamento.

Già prima della pausa natalizia Federalberghi-Confturismo aveva fatto previsioni più che ottimistiche, dichiarando che sarebbero stati circa 10 milioni gli italiani che avrebbero festeggiato Natale e di Capodanno fuori dalle mura domestiche, facendo segnare un incremento del 20% rispetto al 2008. A gonfie vele anche il giro d'affari, che quest'anno potrebbe raggiungere i 5 miliardi di euro, archiviando un +10% rispetto all'anno precedente.

 

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