Zanzare in Appenino - I culicidi di alta quota in provincia di Modena
Prezzo: 5.99 EUR
SinossiLimportanza delle zanzare è enorme se si pensa alle malattie che queste possono trasmettere: malaria (che ancora miete milioni di vittime nelle aree tropicali), filariosi (dovuta a diverse specie di Nematodi) e numerosi virus quali febbre gialla, dengue ed encefaliti. Un possibile vettore di patogeni, presente dagli anni 90 in Italia, è Aedes albopictus (zanzara tigre). La diffusione passiva di questa zanzara in nuove aree del mondo è legata principalmente allespansione del commercio internazionale di pneumatici usati che costituiscono un habitat ideale per la deposizione delle uova e lo sviluppo larvale. La selezione di ceppi dotati di diapausa embrionale consente alla specie di svernare nei climi temperati rendendo di fatto a rischio di infestazione vaste aree non solo del bacino mediterraneo ma anche dellEuropa centrale. È una zanzara che fino a pochi anni fa aveva un areale di distribuzione che andava dal Giappone allIndia, interessando anche larcipelago indonesiano. In Italia il suo arrivo ufficiale risale al 1990, a Genova. Da allora i nuovi rinvenimenti si sono succeduti con ritmo esponenziale, tanto che oggi risultano interessate quasi tutte le regioni dItalia. Numero e ampiezza degli areali infestati sono tuttora in fase di incremento. In passato, nel nostro paese, lo studio delle zanzare è stato prevalentemente rivolto alla fauna anofelinica, vettrice della malaria. Gran parte dei dati raccolti riguarda quindi elementi mediterranei o mediterraneo-africani. Di conseguenza le conoscenze sulle specie che popolano le comunità montane sono molto scarse. Riguardo al passato la causa è da ricercarsi probabilmente nella scarsità di interesse che queste rivestivano soprattutto nei confronti delle Anopheles, vettrici della malaria che era diffusa in tutta la nostra penisola a eccezione delle zone più fredde (Nord Italia e zone montane).
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