Via libera da Swiss Olympics, ufficiale la candidatura di Sion per le Olimpiadi invernali 2026

Via libera da Swiss Olympics, ufficiale la candidatura di Sion per le Olimpiadi invernali 2026
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Via libera da Swiss Olympics, ufficiale la candidatura di Sion per le Olimpiadi invernali 2026

Nella giornata di martedì 11 aprile è giunta la prima candidatura ufficiale a organizzare i Giochi olimpici invernali del 2026. Si tratta di quella di Sion, o per meglio dire di tutta la Svizzera occidentale.

Infatti il cosiddetto "Parlamento dello sport" del comitato olimpico svizzero, composto dalle 86 federazioni nazionali, ha dato il proprio via libera al progetto con l'eloquente esito di 78 voti favorevoli e nessuno contrario (8 invece le astensioni).

Ora la palla passa alla politica. In autunno si esprimerà il Consiglio federale, nella primavera 2018 dovrebbe arrivare la decisione definitiva del governo, che dovrà poi essere ratificata dalle camere. Tuttavia, nel frattempo, la candidatura dovrà essere presentata al Cio. In ogni caso l'impressione è che in Svizzera si punti con decisione sull'idea di Sion 2026.

In realtà la candidatura è estesa a tutta la Confederazione elvetica occidentale. Stando al dossier presentato dal comitato organizzatore, a Sion si terrebbero solo le cerimonie di apertura e chisura, oltre al Big Air (sia snowboard che freestyle).

Tutte le discipline del ghiaccio, invece, verrebbero distribuite in altre città:
-> Il pattinaggio artistico e lo short track andrebbero in scena a Losanna;
-> Il pattinaggio velocità ad Aigle;
-> L'hockey sarebbe diviso tra Berna, Friburgo e Biel;
-> Il curling si dovrebbe tenere a Visp (o in alternativa a Champery).

Alcune discipline della neve invece sono programmate nell'area attigua a Sion, concentrate soprattutto in due località:
-> Lo sci alpino si dividerebbe tra Crans Montana e Veysonnaz;
-> Snowboard e Freestyle sarebbero addirittura diluiti in quattro diverse location. Come detto il Big Air sarebbe di stanza proprio a Sion; skicross, snowboardcross, moguls e aerials andrebbero in scena a Veysonnaz; Half-pipe e slopestyle sarebbero a Leysin; infine il gigante parallelo a Crans Montana.

Le discipline nordiche invece sono collocate decisamente più lontano da Sion e per la verità la loro situazione è fumosa:
-> L'unica certezza è che salto e combinata nordica si disputerebbero a Kandersteg;
-> La prima opzione per sci di fondo e biathlon sarebbe Ulrichen, ma al momento sono previste anche delle alternative. Per i fondisti c'è anche l'ipotesi Kandersteg, per i biathleti Verbier e/o La Lecherette.

-> Infine, per quanto riguarda gli sport del budello (slittino, bob e skeleton), il piano è di andare proprio dall'altra parte della Svizzera, ovvero a St.Moritz.

Già decise le discipline da inserire una tantum, sulla base della nuova politica Cio che permette ai comitati organizzatori di aggiungere fino a tre sport legati all'interesse del pubblico del Paese ospitante. Si tratta dello sci alpinismo, del freeride e del telemark.

"Decentramento" è la parola chiave anche per quanto riguarda la sistemazione degli atleti. L'idea è infatti di dividerli in due villaggi olimpici. Uno a Collombey e l'altro a Thun. Sono inoltre previsti "alloggi olimpici" anche a Fiesch e St.Moritz.

Insomma, si tratta di Giochi diluiti sul territorio, un concetto molto diverso rispetto a quello della candidatura per il 2006 che venne sorprendentemente sconfitta da Torino.

Si vedrà quale sarà la concorrenza. Come detto, Lillehammer sembra decisamente intenzionata a candidarsi, mentre starebbero facendo un pensiero concreto anche l'Austria (Innsbruck) e il Canada (Calgary).

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