Tutta l'amarezza di Elena Curtoni: "Ci tenevo da matti, per me è stata una gara crudele"

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Tutta l'amarezza di Elena Curtoni: "Ci tenevo da matti, per me è stata una gara crudele"

Il 10° posto nel super-g olimpico è una delusione per la valtellinese, che ora farà discesa e combinata. Le sue lacrime tra le braccia di Brignone e la consapevolezza di una grande occasione persa nella stagione più bella della carriera.

Arrivava alla sua prima Olimpiade, dopo aver perso PyeongChang 2018 causa infortunio, sapendo bene che il super-g sarebbe stata la sua gara, senza se e senza ma.

Il gigante corso pensando solo alla sfida di venerdì 11 febbraio, seppur con qualche preoccupazione di troppo causata dall'isolamento parziale in quanto “contatto stretto” di una persona positiva. Elena Curtoni sognava un'altra gara, oggi sulla “Rock” di Yanqing che proprio non è andata giù alle azzurre dominatrici di stagione nella specialità.

Con tre podi e la vittoria di Cortina, il secondo posto nella coppa di specialità (che si giocherà a Lenzerheide dopo i Giochi, prima delle finali di Courchevel-Méribel) e la certezza di aver trovato quella continuità mai avuta in maniera così evidente anche per i tanti problemi fisici degli scorsi anni, il decimo posto del super-g a cinque cerchi è una mazzata per Elena, al di là delle discussioni sulle (poche) difficoltà di un pendio che non ha saputo sfruttare al 100%. Le sue lacrime al parterre, tra le braccia di Federica Brignone, dicono tutto della grande chance svanitaa, anche se in queste Olimpiadi ci saranno ancora due carte da giocare per la valtellinese, con discesa e combinata che, inutile nasconderlo, propongono però molte meno opportunità di medaglia per l'azzurra.

Si sa bene che in queste gare ciò che conta sono le medaglie – si racconta Elena tramite l'ufficio stampa FISI - Ci ho messo il cuore, ci tenevo tanto e non è andata come volevo. Ci ho provato, ma le gare di sci sono crudeli, questa più delle altre. La pista era facile, più di quello che ci aspettavamo, sono partita attaccando ma perdendo nella parte centrale dove la Gut ha fatto la differenza.

Avrò modo di analizzare meglio la mia gara. Sono delusa chiaramente, non è stato un inizio di Giochi semplice con quel carico emotivo che ho gestito comunque bene, perché ero focalizzata su cosa dovevo fare, sulla mia sciata e su quel che devo fare sempre. È stato un peccato non avere il mio skiman con me, anche se so di aver avuto dei buoni materiali, ci ho creduto anche per lui e per il lavoro fatto fino adesso. Va bene così, questo risultato non cambia quanto fatto fino ad ora quindi vado avanti e da domani c'è un'altra chance con le prove di discesa. Cercherò di voltare pagina più in fretta possibile”.

Non sarà facile.

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