Marcialonga 2010: In Val di Fiemme e Fassa i campioni degli sci stretti

Partenza 2006
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Veneto

Marcialonga 2010: In Val di Fiemme e Fassa i campioni degli sci stretti

Manca poco al classico "via" della Marcialonga, la regina delle granfondo con gli sci stretti. La pista ormai è pressoché completata, il comitato organizzatore è impegnato nella verifica degli ultimi dettagli di un complesso ingranaggio ed è ora di dare un'occhiata all'elenco iscritti. Le adesioni si sono chiuse già il 30 ottobre quando è stata toccata la quota massima di 6.500 concorrenti.

Correva l'anno 1970 quando due amici Trentini, Giulio Giovannini e Roberto Moggio, appassionati di montagna e sci di fondo parteciparono, primi italiani, alla mitica "gara del Re Vasa" in Svezia. Di ritorno dal viaggio nacque l'idea di fare qualche cosa di simile sulle montagne trentine. L'anno successivo venne disputata per la prima volta la Marcialonga.

Nonostante gli scettici erano pronti a scommettere sul fallimento dell'iniziativa, "in Italia il fondo non decollerà mai" dicevano, è diventata una delle più classiche nel circuito internazionale, con i suoi 70 chilometri e i circa 5000 iscritti ogni anno.
Il primo anno furono in totale 1022 atleti a tagliare il traguardo, l'anno successivo la partecipazione quadruplicò con 4226 concorrenti. Nel 2006 sono stati 4600 e quest'anno si è già raggiunto il limite prestabilito di 6500 concorrenti, costringendo gli organizzatori a chiudere in anticipo le iscrizioni ad ottobre.

Quest'anno qualche grande campione aveva opzionato la propria presenza, in vista anche delle convocazioni olimpiche da parte della propria nazionale. E così, mentre devono ancora decidere se venire a Moena o imbarcarsi con un volo verso Vancouver Anders Aukland e Jens Arne Svartedal, è di queste ore la conferma definitiva di Hilde Pedersen, vincitrice nel 2009 e nel 2007.La sfida al femminile, con tutta probabilità, sarà circoscritta quindi alla Pedersen, alla svedese Jenny Hansson, prima nel 2008 e seconda lo scorso anno proprio alle spalle della norvegese, a Susan Nystrom, Lina Lintzen ed all'estone Tatjana Mannima.

In attesa che tra i maschi Svartedal e Anders Aukland - primo nel 2008 e nel 2004 quando la Marcialonga è stata prova di Coppa del Mondo - sciolgano i propri dubbi, i pronostici annunciano una rosa di potenziali pretendenti al trono. Sulla carta si prospetta una nuova sfida serrata tra Svezia e Norvegia, con l'Italia a fare da terzo incomodo, beninteso che ci sono anche dei "tiratori liberi" come il ceco Stanislav Rezac, conterraneo di quel Lukas Bauer che una settimana fa ha vinto il Tour de Ski sul Cermis, quindi l'estone Jaak Mae, l'austriaco Thomas Steurer, per fare alcuni nomi.
La Norvegia punta su Joergen Aukland, ritornato alle gare dopo uno stop forzato prima dell'inizio stagione, ma c'è tanto rumore anche attorno alla performance dell'ex campione del mondo Thomas Alsgaard. Voci insistenti, ma non confermate, danno il campione norvegese doppio oro in Val di Fiemme nel 2003 (ma anche quattro volte oro olimpico), in grande spolvero. La sua nazione lo vorrebbe al via dei Mondiali 2011 di Oslo e nel frattempo, tra un commento di "Coppa" con la NRK e la FIS Marathon Cup, inizia a recuperare quella forma che ha fatto di lui uno dei più forti talenti al mondo. Potrebbe essere una delle sorprese di questa Marcialonga 2010, anche dopo il secondo posto alla seconda prova della FIS Marathon Cup (la Coppa del Mondo lunghe distanze), la Jizerská Padesátka.
Non è in gran forma in questo inizio stagione Jerry Ahrlin, il vincitore dello scorso anno e del 2007 (proprio come la Pedersen), ma pare che abbia finalizzato la preparazione proprio per la Marcialonga. Curiosamente, fa parte del team "X-tra personell" dei fratelli Aukland e di Svartedal (norvegesi) lui che, svedese, dovrà vedersela con il leader attuale della FIS Marathon Cup, Oskar Svärd, due volte primo alla Vasaloppet e più volte all'ombra dei primi alla Marcialonga, terzo nel 2003. Svärd ha vinto la gara in Repubblica Ceca su una neve molto difficile.

Per l'Italia, il discorso si ferma alla nazionale lunghe distanze. Marco Cattaneo da anni ha fatto sognare e "deluso" gli appassionati italiani. Sempre lì a contatto con i primi, non è mai riuscito a centrare la vittoria. Terzo nel 2005 e nel 2007, continua ad aspirare ad un successo prima di chiudere la propria carriera. Ma quest'anno in squadra c'è anche Fabio Santus, ora terzo nella FIS Marathon Cup, però molto più veloce in tecnica libera che in classico.

Una citazione d'obbligo, non per le ambizioni da podio ma per il suo curriculum di fondista più forte al mondo, va fatta per Bjoern Dählie, che sarà nuovamente al via. Il vichingo si porta al collo 12 medaglie olimpiche di cui 8 d'oro e 4 d'argento, 17 medaglie "mondiali" di cui 9 d'oro, con l'exploit del '97 quando vinse ben cinque medaglie. Ma Dählie vanta anche la conquista di 6 Coppe del Mondo collezionando 46 vittorie e 81 podi.
Insomma, quest'anno alla Marcialonga non ci sarà da annoiarsi. Lo spettacolo è lungo i suoi 70 chilometri da Moena a Cavalese e soprattutto nel finale, sulla salita di Cascata. La partenza è stata decisa per le ore 8.30, così i primi in Viale Mendini, da sempre affollato all'inverosimile dagli spettatori, sono attesi verso le 11.30.
Per ora c'è già un podio designato per numero di partecipanti: prima è la Norvegia con 2.240 atleti al via, seconda è l'Italia con 2083 e terza la Svezia con 1.215.

Alla gara dei supercampioni si affianca quella dei cosiddetti bisonti, che con la loro passione rappresentano il grosso del branco. Per la gran parte di loro, la Marcialonga è una passeggiata al cospetto delle Dolomiti, salendo la Val di Fassa da Moena verso Canazei, ridiscendendo la vallata al di là del fiume Avisio ed entrando a Cavalese in Val di Fiemme. La Marcialonga attraversa gran parte dei paesi delle due vallate, dove a bordo pista si raduna sempre tantissima gente ad incitare i concorrenti, ed è proprio il calore della gente a fare della Marcialonga una gara speciale.

Fra i primi e gli ultimi passano svariate ore di distacco: il vincitore della prima edizione, Ulrico Kostner, impiegò 3 ore e 12 minuti, mentre l'ultimo arrivato impiegò oltre 11 ore.  La Marcialonga continua oggi ad essere la più classica delle gare e il passo pattinato continua ad essere bandito come un'eresia.  Per chi non ha un allenamento sufficiente per partecipare alla maratona, c'è la possibilità di vivere comunque l'atmosfera della Marcialonga prendendo parte alla gara più breve, la Marcialonga Light di 45 km, sempre in tecnica classica.

Fino all'inizio degli anni ottanta alla Marcialonga potevano partecipare solo i maschi di 21 anni compiuti, oggi l'età minima per partecipare è di 18 anni, maschi e femmine: nell'ultima edizione sono stati 15 i freschi maggiorenni, tutti scandinavi, mentre il bisonte più anziano è stato è un triestino di 83 anni.

info:
MARCIALONGA di FIEMME e FASSA
www.marcialonga.it

 

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FOTO: Precedenti edizioni della Marcialonga

31 foto, ultima del Mercoledì 23 Gennaio 2013