Stagione sciistica tra luci ed ombre nelle località del Canton Ticino: "Potenziamento innevamento programmato priorità futura"

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Stagione sciistica tra luci ed ombre nelle località del Canton Ticino: "Potenziamento innevamento programmato priorità futura"

La RSI - radiotelevisione svizzera italiana ha tracciato una panoramica sulla stagione sciistica appena conclusa in Canton Ticino: numeri particolarmente positivi ad Airolo-Pesciüm con oltre 47.000 primi ingressi. Più cauti i gestori delle altre stazioni, che si dichiarano comunque abbastanza soddisfatti, ad eccezione di Bosco Gurin, dove il bilancio viene giudicato negativo. I gestori delle varie stazioni concordano nell'affermare che la priorità futura per garantire l'apertura nelle festività natalizie e stabilizzare il fatturato, sia quella di investire in un complessivo potenziamento degli impianti di innevamento programmato.

Bilancio di fine stagione tra luci ed ombre per le stazioni sciistiche ticinesi. Soddisfazione ad Airolo-Pesciüm che ha chiuso la stagione con 47.383 primi ingressi, circa il 20% in più dello scorso inverno. A contribuire al successo anche il nuovo centro nazionale di freestyle: "è stato utilizzato da diversi atleti prima dei mondiali di Sankt Moritz – dichiara alla RSI Deborah Scanzio, responsabile marketing della società di gestione Valbianca SAe sappiamo che diverse squadre vogliono venire qui ad allenarsi in vista delle olimpiadi di Milano Cortina del 2026. Ci fa quindi piacere che venga utilizzato e riconosciuto come un centro d’eccellenza”.

La stazione sciistica dell'Alta Val Leventina nei prossimi mesi dovrà risolvere una questione legale per mantenere in attività le strutture del versante di Ravina: una seggiovia, uno skilift e un punto di ristoro. Recentemente il Tribunale federale ha chiuso una contesa decennale stabilendo che la proprietà delle strutture è di Giovanni Frapolli (attuale proprietario degli impianti di Bosco Gurin) che in passato aveva avanzato la pretesa di un milione e mezzo di franchi per vendere tutto alla Società Valbianca, che dal 2009 gestisce gli impianti di Airolo.

Quest’inverno avevamo un diritto di usufrutto con il proprietario degli impianti di Ravina – spiega alla RSI il direttore di Valbianca Nicola Monanelle prossime settimane e mesi cercheremo di trovare una soluzione duratura e definitiva. Lo scopo di Valbianca è quello di mantenere Ravina nell'offerta del comprensorio sciistico”.  

Prevale la soddisfazione anche a Carì, dove tuttavia si attende di analizzare con la chiusura contabile di giugno i dati economici a consuntivo. Il Presidente della società di gestione Nuova Carì, Marco Costi ha spiegato alla RSI che "i passaggi a Carì quest’inverno sono stati poco più di 30.000, con meno giorni di apertura rispetto allo scorso anno quando erano stati 26.000. L’aumento, pur non avendo le cifre esatte sotto mano, è stato quindi di un buon 20%”. Le priorità future riguardano il potenziamento dell'impianto di innevamento programmato e lo sviluppo di progetti per aumentare la destagionalizzazione dell'offerta turistica.

Al Nara, nonostante le difficoltà incontrate nella prima parte di stagione, l'inverno viene definito dignitoso, anche grazie al tracciato per le slitte, più facilmente praticabile delle piste da sci in condizioni di scarso innevamento. I primi ingressi della stazione si sono attestati a circa 18.000.

Bilancio positivo a Campo Blenio, dove i primi ingressi sono stati 25.000, 9.000 in più dell'inverno precedente. Anche qui le priorità future vengono indicate nel potenziamento dell'innevamento programmato e nella crescita della destagionalizzazione.

Decisamente meno positivo sulla stagione appena conclusa è invece Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti di Bosco Gurin, in alta Vallemaggia: “Non arriviamo neanche alla metà dei numeri degli altri anni. - afferma alla RSI - Il problema non sono neanche tanto i passaggi, quanto i mancati introiti del Natale, che conta all’incirca per il 40% del fatturato. Noi avevamo un’apertura parziale che però ha portato poco… Posso quindi dire che siamo partiti decisamente male, ma poi abbiamo finito la stagione relativamente bene, ma anche questo non basta a compensare”. Anche in questo caso, la priorità futura per garantire la sostenibilità economica della stazione sciistica riguarda il potenziamento dell'impianto di innevamento, con la realizzazione di un nuovo bacino di approvvigionamento idrico, per il quale Frapolli auspica una celere conclusione dell'iter burocratico per il rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie ad avviare i lavori.

Tutti i gestori hanno infine espresso un generale gradimento e soddisfazione per i risultati ottenuti dal Ticino Pass, il nuovo skipass stagionale che ha consentito di sciare in tutte le stazioni sciistiche ticinesi. L'obiettivo per questo primo anno era stato fissato nella vendita di 2.000 abbonamenti, cifra ampliamente superata con oltre 4.500 tessere sottoscritte. 

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