Artesina, località piemontese che strizza l'occhio al Freeride

Artesina, in provincia di Cuneo in Piemonte, fa parte del comprensorio sciistico “Mondolé ski”, il secondo domaine skiable  più grande del nord ovest italiano. Il nome deriva dalla vetta più importante della zona, il Monte Mondolè, dalla cui cima a 2382m, particolarità unica, è possibile vedere il mare del Golfo Ligure e in modo particolare l’anfiteatro di Genova.
Per la stagione 2012-2013 il comprensorio del Mondolé-ski si presenta all'appuntamento con l'inizio di stagione con l'impianto di innevamento fortemente potenziato, sono stati aggiunti ben 80 nuovi cannoni nella sola località di Prato Nevoso.

Il comprensorio rappresenta una vera chicca per gli amanti del Freeride, dato che offre molte combinazioni di versanti e discese coperti ogni anno da abbondanti nevicate. Ne è un esempio il percorso che si snoda dalla vetta della Cima Durand  giù per 1300 metri di dislivello fino a Rastello da dove partono le due seggiovie più recenti. Imperdibili sono anche le varie discese che si distendono dal Pian della Turra verso il fondo Valle. Abetaie e castagneti, antichi masi rurali e un panorama mozzafiato sulla pianura e le Alpi nord occidentali fanno da cornice a quasi 1000 m di dislivello in powder.

Artesina ha ospitato lo scorso anno la prima edizione della Freeride Fest, contest in stile “Big Mountain” con partenza individuale e discesa di 500m in powder valutata da apposita giuria, e si appresta a ripetersi a gennaio 2013. L’area è nota per le abbondanti precipitazioni nevose che, grazie all' instaurarsi della bassa pressione sul Golfo Ligure, la rendono una delle zone più innevate dell' arco alpino. Per esempio la stagione 2010/2011 ha visto la località aprire i battenti il 26 di novembre e chiudere l’1 di maggio.
Quest'anno l'apertura con la festa dell'Open season è fissata per l'8 dicembre a Prato Nevoso, con concerti, la fiaccolata dei maestri e lo sci notturno gratuito fino alle 24.

Il nome della località deriva da “artusin” - nome piemontese della pianta di rododendro di cui si ricoprono i pendii delle montagne che circondano il paese nel periodo della fioritura - e le sue origini sono occitane, cultura di cui si conservano tutt'oggi la lingua e le tradizioni.

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