Miele di alta montagna: la dolcezza delle Alpi

Miele di alta montagna: la dolcezza delle Alpi
Sapori di Montagna

Miele di alta montagna: la dolcezza delle Alpi

Il miele era considerato nell'antichità il "cibo degli dei". Formato quasi esclusivamente da zuccheri, con un'alta concentrazione di fruttosio, il miele fornisce all'organismo calorie subito disponibili e per questo viene utilizzato spesso dagli sportivi e da chi si prepara ad effettuare uno sforzo fisico anche in montagna.

Il miele è tra i migliori prodotti della natura, che deve le sue caratteristiche alle piante e alle api che lo producono. Inoltre, prima di arrivare sulle nostre tavole o nelle nostre dispense, l'intervento dell'uomo sulla materia prima è minimo.

La natura e la biodiversità per la produzione del miele sono fondamentali, e quale luogo è migliore della montagna per produrre il cibo degli dei?

Un tempo la transumanza era un'attività diffusa. Spostare le mandrie nei pascoli di montagna permetteva di tenere prati e boschi puliti, lasciando spazio di crescita ad arbusti unici nel loro genere. E l'apicoltura seguiva il ritmo della transumanza. Oggi la montagna è meno curata ma l'aria pulita, gli ambienti incontaminati e l'unicità della flora delle Alpi italiane permettono di produrre un miele di alta montagna unico nel suo genere.

Il miele di rododendro, il miele di millefiori, la melata di abete sono i tre mieli che rappresentano il nostro arco alpino e sono un presidio Slow Food. Le produzioni sono difficili, ma di alta qualità: per rientrare nella categoria "miele d'alta montagna" il nettare deve essere prodotto sopra i 1.200 metri e ogni anno se ne producono poche centinaia di quintali.

Il miele di rododendro è molto chiaro, che diventa bianco quando il prodotto si cristallizza. Il miele di millefiori, anch'esso dal sapore fresco, è chiaro con sfumature gialle e ambrate e viene prodotto grazie al nettare di campanule, lupinella, trifoglio, lampone, timo...

La melata di abete è un prodotto tipico delle Alpi italiane: per produrlo le api si nutrono del liquido resinoso prodotto dagli afidi che si cibano della linfa di abete bianco. La melata risulta di colore scuro, quasi nero, con dei riflessi verdi; il sapore è balsamico, caramellato e resinoso.

Il presidio Slow Food dedicato al miele di alta montagna è pensato per valorizzare e rilanciare questo prodotto di difficile lavorazione. L'apicoltura di montagna è nomade, segue le fioriture e spesso ha una resa scarsa rispetto all'apicoltura stanziale. Ma il miele di alta montagna è un prodotto eccellente, di altissima qualità che gode delle caratteristiche di una natura incontaminata.

Sono numerose le aziende e cooperative che permettono di acquistare il miele di alta montagna in Lombardia, Valle d'Aosta e Piemonte, portando avanti una tradizione difficile ma unica nel suo genere.

Slow Food ha dedicato un documentario ai produttori di miele di montagna, per mostrare a tutti questo lavoro duro ma affascinante.

Video : Floriano e le api - Miele di Montagna - Slow Food

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Floriano e le api - Miele di Montagna - Slow Food

Slow Food, Lunedì 30 Marzo 2015

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