Dopo la doppietta di Wierer, anche Vittozzi nella storia del biathlon italiano: "Ho realizzato il mio sogno"

Foto di Redazione
Info foto

fisi.org

Biathloncoppa del mondo 2023/24

Dopo la doppietta di Wierer, anche Vittozzi nella storia del biathlon italiano: "Ho realizzato il mio sogno"

Con la conquista della Coppa del Mondo, che si aggiunge alle due sfere di cristallo di specialità e al meraviglioso titolo mondiale nell'Individuale, Lisa è diventata la numero 1. A 29 anni e dopo tutto quello che è successo in seguito al 2019, a Canmore l'apoteosi di una campionessa: le sue emozioni nel post gara, il bellissimo abbraccio con Tandrevold e...

Una sofferenza, un 21° posto che basta e avanza però verso la grande festa, verso il sogno di una vita, lei che ha sempre dichiarato di avere un solo obiettivo in carriera. La Coppa del Mondo.

Lisa Vittozzi ha scritto la storia del biathlon italiano, oggi nella tarda mattinata di Canmore, concludendo quella Mass Start che ha sigillato il suo trionfo più bello, che si aggiunge al primo titolo iridato a livello individuale, poche settimane fa a Nove Mesto, all'oro mondiale con le compagne in quella leggendaria staffetta di Oberhof 2023, alle altre coppe di specialità e tutto quanto ripartendo dall'enorme delusione della sfera di cristallo assoluta persa al termine della stagione 2018/19.

In quei giorni a Oslo-Holmenkollen arrivò la prima delle due coppe generali di Dorothea Wierer, 4 anni dopo la seconda dell'immensa campionessa altoatesina tocca all'altra stella dell'ultimo decennio del movimento: a 29 anni, la sappadina è in cima al mondo, perchè è la classifica del massimo circuito ciò che conta di più, sul piano tecnico certamente ben al di là pure del titolo olimpico.

Si era persa completamente Lisa, aveva pensato al ritiro dopo che al tiro non le riusciva più nulla, dopo quella partecipazione quasi per onor di firma ai Giochi Olimpici di Pechino 2022. E' cambiato tutto dalla scorsa stagione, l'ingresso nello staff azzurro di Jonne Kahkonen è stato determinante, ma è dalla determinazione e dal cuore di Vittozzi che è ripartito tutto.

In questo inverno si è ripresa con gli interessi quanto lasciato per strada in questi anni: due trofei di specialità, nell'Individuale e poi ieri nell'Inseguimento, oggi la coppa più importante, la terza per l'Italia nelle ultime sei stagioni. Bellissimo l'abbraccio con Tandrevold, la rivale sconfitta se pensiamo che Lisa si trovava a 118 punti dalla norvegese nel cuore della penultima tappa di Soldier Hollow, anche se alla fine è stata Lou Jeanmonnot, che oggi ha dominato la Mass Start di chiusura, a finirle vicina con appena 23 pt di ritardo, seconda nella generale davanti alla norvegese, mentre le francesi più attese, Braisaz-Bouchet e Simon, finiranno giù dal podio finale.

E' stata dura oggi – le parole nel post gara dell'azzurra, oggi finita alle spalle di una bravissima Beatrice Trabucchi (13esima), tramite l'ufficio stampa FISI - ma alla fine ce l'ho fatta e sono scoppiata in lacrime come una bambina, mi sono voluta godere questo momento. Ho vissuto davvero sulle montagne russe del biathlon in questi anni, ma ora sono in vetta al mondo. Sono orgogliosa di me stessa per essere stata capace di lottare per il mio sogno che è diventato realtà”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
1k
Consensi sui social

Ultimi in biathlon

Chi sarà il primo pettorale giallo della Coppa del Mondo 2024/25? Alle 16.20 parte la Short Individual

Chi sarà il primo pettorale giallo della Coppa del Mondo 2024/25? Alle 16.20 parte la Short Individual

A Kontiolahti (sotto una fitta nevicata) è tutto pronto per la Short Individual maschile: sei azzurri al via, con Tommaso Giacomel faro della squadra e pronto a dare battaglia ai big, da quest'anno obbligati a partire nel terzo gruppo. Tutti gli occhi, manco a dirlo, su Johannes Boe.