Mari Laukkanen: "Gareggiare sia ai Mondiali di Hochfilzen che in quelli di Lahti? Perchè no!"

Mari Laukkanen: 'Gareggiare sia ai Mondiali di Hochfilzen che in quelli di Lahti? Perchè no!'
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Mari Laukkanen: "Gareggiare sia ai Mondiali di Hochfilzen che in quelli di Lahti? Perchè no!"

Mari Laukkanen ha raccontato a NeveItalia dei suoi propositi per la prossima stagione invernale, del cambio di allenatore in casa Finlandia e dei suoi progetti personali dopo una lunga primavera di pausa e i successi estivi nei Mondiali di ski roll-biathlon.

Dopo aver disputato la sua peggior stagione da parecchi anni a questa parte - vuoi per la malattia occorsale a meta' gennaio, vuoi per una sua quasi atavica idiosincrasia coi poligoni in piedi - la biathleta finlandese Mari Laukkanen è ora pronta a ricominciare da capo con accresciute motivazioni.

Con il ritardato inizio di preparazione qualcosa sembra esser cambiato in meglio per Mari che dopo la medaglia in staffetta ai mondiali estivi di Otepaa, la scorsa settimana ha anche battuto Kaisa Mäkäräinen nel primo test invernale di Vuokatti dimostrando di aver accresciuto le proprie percentuali al poligono.

Nota al mondo del biathlon per essere la seconda biathleta più' famosa di Finlandia, la ventinovenne di Eno non solo si pone come obiettivo la possibilità' di conquistare finalmente una medaglia individuale ai mondiali di Hochfilzen ma lascia anche una porta aperta per essere nel quartetto Suomi che disputerà la sprint a skating ai mondiali di sci di fondo a Lahti.

Lo scorso sabato poi questa eventualità si è ulteriormente rafforzata con la straripante vittoria ottenuta nella sprint di Suomen Cup a Rovaniemi nella quale ha superato con autorità tutte le specialiste finniche di questa prova breve .

E' una cosa a cui sto pensando ma che valuterò al momento opportuno cioè a ridosso delle competizioni iridate di fine febbraio e valutando le mie condizioni in quel periodo. Al momento e' solo una possibilità e mi sono voluta solo testare qui a Rovaniemi con le specialiste finlandesi degli sci stretti“

Non sarebbe neppure una prima volta per Mari Laukkanen gareggiare senza carabina sulle spalle visto che nelle sprint a skating già vanta un 15° posto alle Olimpiadi di Sochi, una prestigiosa 5^ piazza nelle preolimpiche di un anno prima e l'oro nei mondiali U23 di Hinterzarten nel 2010.

 

Dopo aver ottenuto il tuo primo podio di Coppa del Mondo a Kontiolahti nel marzo 2014 e aver disputato la tua miglior annata nel 2014-15 , lo scorso anno non e' andato come sperato. Infatti hai concluso in anticipo la stagione nel mezzo dei Mondiali di Holmenkollen. Cosa e' successo e hai scoperto le ragioni della tua stagione negativa?
“Ho avuto delle gare positive nel gennaio 2016. Poi mi sono ammalata e non sono mai ritornata su quei livelli. Ho scoperto di avere la mononucleosi e questo ha comportato effetti negativi sul mio corpo. Non potevo lavorare nel modo corretto e non recuperavo dalle fatiche degli allenamenti. Tutto questo ha sovraccaricato il mio organismo, cosi' ho dovuto terminare la stagione nel mezzo dei Campionati mondiali.
Ho fatto un lungo break in primavera dando la possibilità al mio corpo e alla mia mente di recuperare totalmente. Infatti non sapevo neppure se sarei tornata ai miei livelli, ma dopo due mesi di stop totali ho sentito che le sensazioni erano di nuovo migliori anche se ero in cattiva forma. Ho fatto un'ulteriore mese di pausa verificando le mie reazioni e finalmente dopo tre mesi completi di stop ho visto che era possibile allenarmi di nuovo“

Tu sei una delle più veloci fondiste del circuito di biathlon ma storicamente il tuo punto debole sono i poligoni in piedi. Hai provato qualcosa di nuovo durante l'estate per migliorare in questo fondamentale del biathlon? 
"Fondamentalmente mi sono concentrata su due cose col mio allenatore: allenamento mentale e sparare dopo duri esercizi - con un battito del cuore perfino più alto che in gara - . In questo modo abbiamo provato ad essere pronti per ciò che avverrà in gara sia sul lato mentale che su quello fisico“

Dallo scorso maggio la Finlandia ha un nuovo capo allenatore. Dopo le dimissioni di Marco Laaksonen ora è Antti Leppavuori in carica a questo ruolo. Puoi raccontarci qualcosa di più sui metodi di Leppavuori e sulla sua personalità visto che è tornato nell'ambiente delle competizioni dopo 15 anni ?
Stiamo provando a conoscere cio che serve per ottenere risultati migliori e spingere i nostri limiti ulteriormente, controllando però scrupolosamente i carichi di lavoro.
Antti è un uomo molto analitico - io penso che questo sia dovuto ai suoi insegnamenti svolti per l'università - e ha portato alcuni nuovi dettagli che ci hanno fatto fare passi in avanti.
Il primo anno per un nuovo allenatore non è mai facile ma penso che abbiamo fatto un buon lavoro come gruppo. Sono felice di lavorare assieme a lui in questo nuovo staff che la Federazione ha portato con noi“

Quali sono le tue principali aspettative per la prossima stagione in Coppa del Mondo? Per i mondiali di Hochfilzen ci dobbiamo aspettare una medaglia visto che è un posto che tu conosci molto bene dopo il tuo trasferimento in Austria ? 
“Principalmente mi aspetto di gareggiare in piena salute e poi di fare le gare come io so che posso fare . Non sento nessuna pressione di fare risultati al momento. Sto ricercando buone sensazioni e il mio livello personale, poi per il resto lo vedremo in futuro“

Seguendo i risultati degli Junior impegnati nelle competizioni nazionali vedo che in Finlandia il numero dei giovani biathleti si è incrementato del 15% durante gli ultimi 10 anni . Come vedi tu il futuro del biathlon in Finlandia?
“Sicuramente il biathlon in Finlandia sta crescendo. Per esempio il numero di spettatori sulla televisione nazionale Yle sta diventando sempre maggiore e questo aiuta molto. Abbiamo una grande sfida davanti nel costruire un buon sistema di lavoro incominciando dai giovani come per esempio si e' incominciato a fare con l'istituto dello sport di Vuokatti. Stiamo costruendo questo passo dopo passo e speriamo che la strada per il vertice diventi via via più facile per i giovani biathleti in futuro . “

Durante l'estate ti abbiamo visto molto attiva nel tuo nuovo progetto “Be a champion with me“ . Puoi dirci di più' su questa tua iniziativa ? 
"Sono molto orgogliosa e contenta di questo nuovo progetto. Ho iniziato per la prima volta lo scorso anno. Alla fine della stagione 5 giovani atleti hanno ricevuto un piccolo finanziamento da me come conseguenza dei loro risultati. Hanno conseguito una medaglia personale sia nello sci di fondo e sia nel biathlon nei campionati nazionali di categoria. Volevo trovare un modo per supportarli.
Poi quest'anno ho aiutato 30 giovani atleti fornendogli attrezzatura sportiva, materiale tecnic , bevande energetiche e svolgendo con loro dei training camp. Non riesco a dare molt,o ma vorrei dimostrare che mi interesso a loro e a tutte le loro ambizioni che trovo molto stimolanti per me stessa.
All'età di 13-16 anni non si può veramente dire chi sarà un grande campione, quindi supportandoli li si può aiutare a tenere viva la loro motivazione e magari un giorno a farli diventare un numero uno della specialità"

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