Una gaffe di Tikhonov svela che Ricco Gross starebbe "segretamente" lavorando per la Russia?

Per chi si fosse perso la genesi della situazione è il caso di ricordare che Gross era dato in procinto di accasarsi in Russia sin da inizio aprile venendo poi inserito nello staff tecnico russo una volta ufficializzate le squadre.

Tuttavia a metà maggio anche la Germania ha indicato l'ormai quarantacinquenne nei propri quadri tecnici e, qualche giorno dopo, un portavoce DSV ha commentato "Gross è un nostro allenatore e sta lavorando con noi".

Nella giornata di ieri Aleksander Tikhonov, uomo forte del biathlon russo, ha commesso quella che ha tutta l'aria di essere una gaffe scrivendo sul suo blog: "Oggi sono stato a Raubichi. Ho parlato con gli allenatori Alexander Popov, Vladimir Bragin e Ricco Gross. Il clima è perfetto e non ci sono lamentele sulla preparazione o l'organizzazione. Le condizioni di allenamento sono ottime e ci stiamo preparando per i campionati nazionali di Tchaikovsky".

Curiosamente qualche ora dopo Tikhonov ha corretto il suo messaggio e ha cancellato il nome di Gross, rimasto tuttavia nella cache di Google che ha quindi sbugiardato la correzione.

Perché il vulcanico sessantottenne ha sentito il bisogno di modificare quanto scritto? 

Secondo la testata sports.ru uno dei gruppi della squadra russa (ovvero quello di cui fanno parte tra gli altri Evgeny Garanichev, Dmitry Malyshko, Timofey Lapshin, Maxim Tsvetkov e Alexey Slepov) si sta allenando sin dalla primavera secondo i programmi stilati da Gross, il quale sarebbe stato presente sia nello stage di Ruhpolding che in quello attuale di Raubichi.

Tuttavia l'ex biathleta non avrebbe ancora risolto il suo rapporto lavorativo con l'esercito tedesco, e quindi formalmente non potrebbe seguire la Russia.

Insomma, ufficialmente Gross è un allenatore della Germania, ma de facto starebbe lavorando per la Russia.

Viene da chiedersi se vi sia un qualche genere di gentlemen agreement fra le due federazioni in attesa di una soluzione per la posizione del tecnico. In questo caso il suo passaggio alla Russia sarebbe un autentico "segreto di Pulcinella".

In caso contrario il tecnico sarebbe aggregato "clandestinamente" al team russo, per il quale non potrebbe lavorare.