I Mondiali di Oslo si sono conclusi con una mass start dallo svolgimento nervosissimo, terminata con un ultimo giro da infarto, alla fine del quale il podio è stato composto da tre atleti che potrebbero rappresentare il passato, il presente e il futuro (?) dominatore del biathlon maschile. Per di più l'Italia ha raccolto un piazzamento di assoluto prestigio.
La prova è cominciata nel segno del tatticismo, rotto solo sul finire della prima tornata da Martin Fourcade. Quest'ultimo però ha mancato il primo bersaglio e si è trovato a inseguire in compagnia di Tarjei Bø.
I successivi 3.000 metri sono quindi stati caratterizzati dalla rimonta del francese e del norvegese, favorita dall'attendismo al vertice. I due si sono infatti riagganciati al folto novero dei battistrada in prossimità del poligono, dove però lo scandinavo è stato uno dei pochissimi a sbagliare, venendo nuovamente ricacciato indietro.
A sorpresa nel terzo giro il fratello Johannes ha sparigliato le carte, prendendo con decisione l'iniziativa. Nessuno si è incaricato di inseguire il nordico, presentatosi di conseguenza al poligono con una decina di secondi di margine sugli inseguitori. In piazzola il ventiduenne di Stryn ha rischiato il tutto per tutto, sparando con rapidità inaudita, commettendo però un errore che gli ha impedito di proseguire la sua fuga.
Il terzo tiro ha sfoltito a otto unità il gruppetto di vertice. Ai già citati Fourcade e Johannes Bø facevano compagnia Ole Einar Bjørndalen, Simon Eder, Lowell Bailey, Dominik Windisch, Erik Lesser e Sergey Semenov. A loro si è aggiunto successivamente Anton Shipulin, capace di rientrare approfittando del ritmo relativamente blando dei battistrada.
Fourcade ha poi provato ad anticipare i tempi, guadagnando qualche metro in prossimità del quarto poligono. Il catalano non ha mancato alcun bersaglio e si è involato solitario, inseguito da Bø, Bjørndalen e Semenov. Gli altri cinque componenti della compagnine di testa hanno invece sbagliato almeno un colpo, salutando il treno per le medaglie.
L'ucraino ha ben presto alzato bandiera bianca, con il veterano scandinavo a controllarlo con facilità. Il giovane connazionale invece si è lanciato all'inseguimento del leader ed è stato in grado di raggiungerlo rapidamente. I due hanno quindi a lungo viaggiato in coppia, studiandosi reciprocamente fra ripetute schermaglie, senza però mai sferrare un vero e proprio attacco, venendo peraltro seguiti relativamente da vicino dal "vecchio" Ole.
In vista del traguardo Johannes Bø ha lanciato l'offensiva rivelatasi decisiva, andando a conquistare l'oro e riuscendo persino a staccare Fourcade, per una volta relegato all'argento. Dal canto suo Bjørndalen si è accontentato di uno splendido bronzo, che rappresenta la quarantaquattresima medaglia iridata della sua carriera.
Dunque per Johannes Bø, piazzatosi quarto nella sprint, nell'inseguimento e nella venti km, arriva finalmente una soddisfazione personale dopo il metallo più pregiato della staffetta. Per lui è il secondo titolo mondiale della carriera.
Il transalpino - vincitore nelle tre gare individuali precedenti - vede sfumare l'opportunità di diventare il primo uomo a realizzare il Grande Slam e a vincere cinque ori nella stessa edizione di un grande evento. Eguaglia comunque quanto fatto da Raphael Poirée nel 2004 e Ole Einar Bjørndalen nel 2008, poiché sale sul podio in tutti e quattro i format.
Alle spalle dei tre fenomeni si è piazzato Dominik Windisch, riuscito a battere in volata Arnd Peiffer. L'azzurro ha dunque disputato una splendida gara, dovendo rinunciare a lottare per le medaglie a causa di un errore proprio sull'ultimo bersaglio. L'altoatesino ha 26 anni e un potenziale ancora da scoprire, quindi non sarà peregrino vederlo nelle posizioni di vertice anche nel prossimo futuro.
Sesto Tarjei Bø, il quale può mangiarsi le mani per la doppia penalità a terra. Irriconoscibile invece Emil Hegle Svendsen, mestamente terz'ultimo.
Fourcade ha conquistato con una gara d'anticipo anche la Coppa del Mondo di specialità della mass start, dopo aver fatto altrettanto con quelle degli altri format. Il catalano tocca quindi quota 16 "Coppette", portandosi a 4 lunghezze dal primato di Bjørndalen.
Per quanto riguarda la classifica generale, fermo restando il dominio di Martin (issatosi a 1.151 punti), Shipulin (785) si vede avvicinato da Johannes Bø (730) che, nella corsa al podio, ha incrementato il suo vantaggio su Eder (681), il fratello Tarjei (673) e Schempp (655).
La Coppa del Mondo terminerà nel prossimo weekend a Khanty-Mansiysk, in Siberia. La tappa conclusiva inizierà giovedì 17, alle 14.15, con la sprint femminile. L'analoga prova maschile invece andrà in scena allo stesso orario di venerdì 18.
MONDIALI OSLO 2016 - MASS START MASCHILE
1. BØ Johannes Thingnes [NOR] (0+0+1+0) 37'05"1
2. FOURCADE Martin [FRA] (1+0+0+0) a 2"8
3. BJØRNDALEN Ole Einar [NOR] (0+0+0+0) a 6"7
4. WINDISCH Dominik [ITA] (1+0+0+1) a 19"8
5. PEIFFER Arnd [GER] (1+0+0+0) a 19"9
6. BØ Tarjei [NOR] (1+1+0+0) a 21"8
7. FAK Jakov [SLO] (0+0+1+0) a 21"9
8. SEMENOV Sergey [UKR] (0+0+0+0) a 31"6
9. SHIPULIN Anton [RUS] (0+1+0+1) a 41"0
10. BAILEY Lowell [USA] (0+0+0+1) a 41"7
Clicca qui per i risultati completi.
MEDAGLIERE FINALE OSLO 2016
6-4-1 (11) - FRANCIA
4-2-3 (9) - NORVEGIA
1-3-3 (7) - GERMANIA
0-1-1 (2) - AUSTRIA
0-1-0 (1) - ITALIA
0-0-1 (1) - UCRAINA
0-0-1 (1) - CANADA
0-0-1 (1) - FINLANDIA
Spicca l'assenza della Russia, per la prima volta nella storia senza medaglie. La Repubblica Ceca invece merita un affettuoso abbraccio, poiché non ha ottenuto podi, ma ha raccolto tre quarti e tre quinti posti!
Mass Start M WCH Oslo (NOR)
Biathlon - Mondiali Oslo 2016
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Lunedì 7 Marzo 2016Biathlon - Mondiali Oslo 2016
Elenco biathleti convocati per i Mondiali di Oslo [Aggiornato 2/3, ore 17.30]
Mercoledì 2 Marzo 2016BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
La Thuile | 31/38 | 20-40 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Selva di Val Gardena | 78/79 | 50-50 cm |
Madonna di Campiglio | 18/20 | 43-92 cm |
Breuil-Cervinia | 14/15 | 25-115 cm |
Pinzolo | 13/14 | 5-35 cm |
Passo del Tonale | 29/30 | 20-70 cm |
Plan de Corones | 30/31 | 5-30 cm |
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