Johannes Thingnes Bø risorge dalle proprie ceneri e conquista l'oro nella 20 Km

Per la verità anche oggi Bø ha faticato e non poco al poligono, commettendo due errori, uno nella prima e uno nell’ultima serie. Il passo sugli sci è stato però a dir poco impressionante e gli ha permesso di colmare il gap accumulato al tiro. Martin Fourcade per esempio ha pagato 21”, il resto dei partenti dai 40” a salire.

Il francese, perfetto sui primi quindici bersagli, è stato medaglia d’oro virtuale fino alla serie conclusiva, dove ha però commesso due errori, chiamandosi fuori dalla lotta per la vittoria. Chi invece ha sognato di diventare campione olimpico fino agli ultimi km è stato Dominik Landertinger, preciso al tiro e in vantaggio di 8” su Bø all’inizio dell’ultima tornata. Tale margine non è stato però sufficiente per sopravanzare lo scandinavo che sul traguardo lo ha preceduto di 14”. Per l’austriaco arriva comunque un bronzo molto pesante, soprattutto dopo i problemi fisici avuti a inizio stagione.

Tra i due si è inserito Jakov Fak grazie allo zero al poligono. Lo sloveno si è superato nell’ultimo giro, quando ha saputo tenere testa a Landertinger, uno che di solito ha dei finali decisamente competitivi. Alla fine il distacco da Bø è stato di soli 5”, per Fak è la seconda medaglia olimpica dopo il bronzo vinto nella Sprint di Vancouver 2010.

Il giovane Samuelsson, dopo l’argento ottenuto nell’Inseguimento, ha concluso la prova odierna ai piedi del podio. Allo svedese è stato fatale un errore nella terza serie che lo ha escluso dalla lotta per le medaglie. Alle sue spalle, in quinta posizione, è finito Martin Fourcade, mentre sono entrati nella top 10 anche lo svizzero Benjamin Weger 6°, il ceco Michal Krcmar 7°, lo svedese Fredrick Lindström 8° e il tedesco Erik Lesser 9°, tutti con un errore a carico. 10a piazza finale invece per Emil Hegle Svendsen con due penalità. Ha chiuso 13° Tarjei Bø, in lotta per la vittoria fino all’ultima serie ma poi due volte impreciso così come Martin Fourcade. 

Giornata da dimenticare per gli azzurri, Giuseppe Montello ha chiuso 40° con tre errori, Dominik Windisch 50° con 5 errori e con una caduta nel primo giro, Bormolini 56° con 4 bersagli mancati, Lukas Hofer 63° con 5 penalità.