I Mondiali di biathlon si sono aperti con la staffetta mista, gara splendida e incerta fino all'ultimo momento, i cui connotati sono stati stabiliti dalle frazioni femminili, ma dove le medaglie sono rimaste in bilico sino alle battute finali.
Il lancio è stato caratterizzato dalla sfuriata della norvegese Marte Olsbu, teoricamente la meno quotata del quartetto di casa. La scandinava si è invece resa protagonista di una prova al di sopra delle righe, guadagnando terreno su tutte le avversarie più pericolose. Valj Semerenko, Franziska Preuß e Dorothea Wierer hanno infatti pagato 16", mentre Anais Bescond ha cambiato a 35", salvandosi con le ricariche dopo aver seriamente rischiato il giro di penalità in piedi. Soprattutto il segmento iniziale ha certificato le difficoltà della ceca Veronika Vitkova e della russa Ekaterina Shumilova, le quali hanno ceduto rispettivamente 1'09" e 1'30" ai battistrada.
La seconda frazione ha però rimescolato le carte e dato alla competizione la fisionomia definitiva. Tiril Eckhoff ha dovuto usare qualche ricarica di troppo, vedendosi raggiunta da Franziska Hildebrand, Olena Pidhrushna e da una superlativa Marie Dorin Habert. Gabriela Soukalova ha disputato una prestazione parallela a quella della francese, scavalcando tra le altre Karin Oberhofer, che dal canto suo ha perso pesantemente terreno poiché - oltre a faticare sugli sci - si è dovuta salvare in extremis due volte dall'anello di penalità.
Dunque al giro di boa Norvegia, Germania, Francia e Ucraina hanno cambiato assieme con un margine di 36" sulla Repubblica Ceca, e di oltre un minuto su Italia e Russia. Sulla carta la situazione non poteva essere più favorevole di così per la squadra di casa, ma alla prova dei fatti le dinamiche sono evolute in maniera differente.
La terza frazione è stata stranamente interlocutoria, poiché Johannes Bø non è riuscito a fare la differenza sugli avversari diretti Arnd Peiffer, Quentin Fillon Maillet e Sergey Semenov. Il quartetto di testa è pertanto rimasto tale, di conseguenza il barometro della vittoria ha iniziato a puntare decisamente verso la Francia.
Nel segmento conclusivo, il poligono a terra ha spezzato l'equilibrio in maniera del tutto inattesa. È infatti stato l'ucraino Dmytro Pidruchnyi a uscire in testa, seguito a pochi secondi da Martin Fourcade e Simon Schempp, costretti a utilizzare una ricarica. Tarjei Bø ha invece dovuto utilizzare tutti e tre i proiettili supplementari, vedendo scappar via gli avversari.
Il francese e il tedesco hanno poi iniziato a fare decisamente sul serio, prendendo le redini della competizione e realizzando una sessione in piedi gemella. Alle loro spalle l'ucraino ha dovuto ricorrere a due ricariche, mentre il norvegese si è riscattato con un poligono da antologia che gli ha permesso di sverniciare il ventiquattrenne di Ternopil.
Nell'ultimo giro Fourcade è sempre rimasto al comando, con Schempp a seguirlo come un'ombra. In vista del traguardo però il transalpino è riuscito a logorare il teutonico, guadagnando alcuni metri e chiudendo in trionfo.
Dunque medaglia d'oro per la Francia, la seconda a livello iridato nella staffetta mista dopo quella conquistata nel 2009. Per tutti e quattro i componenti della staffetta (Bescond, Dorin Habert, Fillon Maillet e appunto Martin Fourcade) è il primo successo mondiale della carriera in una prova a squadre.
Medaglia d'argento per la Germania, come sempre molto solida, mentre la Norvegia si è dovuta accontentare del bronzo. Alla fine sono salite sul podio le tre nazioni più quotate alla vigilia, seppur con i favoriti sul gradino più basso anziché su quello più alto.
La maiuscola Ucraina ha ceduto alla maggior qualità degli avversari, raccogliendo comunque un prestigioso quarto posto. Quinta la precisissima Austria, riuscita a superare progressivamente la Repubblica Ceca orfana di Ondrej Moravec.
Settima la molto deludente Russia che ha preceduto una spenta Italia. Gli azzurri partivano nel novero delle outsider, ma più del piazzamento (leggermente al di sotto delle aspettative), è il distacco di quasi 2 minuti a rendere mediocre la prova. Se Wierer e Dominik Windisch (schierato a chiudere) sono stati discreti, le frazioni centrali hanno visto una prestazione insufficiente di Oberhofer e una da sufficienza stiracchiata di Lukas Hofer.
Per la cronaca l'accessoria Coppa del Mondo di staffetta mista è andata alla Norvegia.
Domani giornata di riposo, mentre sabato sono previste le sprint. Gli uomini gareggeranno alle 11.30, mentre le donne scenderanno in pista dalle 14.30.
MONDIALI OSLO 2016 - STAFFETTA MISTA
1. FRANCIA [Bescond,Dorin H.,Fillon Maillet,Fourcade M.] (0+8) 1'14"01"0
2. GERMANIA [Preuß, Hildebrand, Peiffer, Schempp] (0+7) a 4"3
3. NORVEGIA [Olsbu, Eckhoff, Bø J., Bø T.] (0+10) a 14"4
4. UCRAINA [Semerenko, Pidhrushna, Semenov, Pidruchnyi] (0+9) a 29"8
5. AUSTRIA [Zdouc, Hauser, Eder, Landertinger] (0+3) a 1'07"1
6. REP.CECA [Vitkova, Soukalova, Slesingr, Krcmar] (0+5) a 1'23"3
Clicca qui per i risultati completi.
Staffetta Mista WCH Oslo (NOR)
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Mercoledì 2 Marzo 2016BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Corvara in Badia | 44/48 | 40-50 cm |
Abetone | 14/17 | 25-45 cm |
Carezza al lago | 13/13 | 80-130 cm |
Passo del Tonale | 29/30 | 20-70 cm |
Folgarida | 22/24 | 20-65 cm |
Passo Costalunga | 13/13 | 80-130 cm |
Campitello di Fassa | 20/23 | 25-40 cm |
Obereggen | 19/20 | 10-40 cm |
FONDO, SCELTI DAI LETTORI
BOTTERO SKI
ARC TEC - squadretta in allumino 88
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