Sandra Kiriasis: "Adoro il tracciato di Sochi"

Sandra Kiriasis: 'Adoro il tracciato di Sochi'
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Sandra Kiriasis: "Adoro il tracciato di Sochi"

La più grande bobbista di tutti i tempi, alla vigilia della sua ultima stagione agonistica, si è raccontata al sito della Federazione Tedesca.

D: Sandra nella tua carriera hai già vinto tutto quello che si poteva vincere nel mondo del bob. Lo scorso anno assieme a Franziska Bertels hai conquistato la tua prima medaglia di bronzo mondiale. Per una vincente come te che significato ha quel bronzo?

R: "Secondo me, ogni medaglia conquistata ha sempre un grande valore. Il bronzo iridato dello scorso anno per me ha un peso ancora più grande dato che l'ho ottenuto nella mia ultima partecipazione mondiale. Ricordo ancora quanto ero arrabbiata per le due manche della prima giornata. Poi nel secondo giorno di gare sono stata capace di rimontare e a portarmi in zona medaglia. A quel punto conquistare un bronzo o un argento non contava, l'importante era salire sul podio."

D: Nella prossima stagione ci sarà il grande appuntamento olimpico. Quali sono gli obiettivi del tuo team per la stagione ventura?

R: "C'è ancora un po' di tempo prima di pensare ai Giochi Olimpici. Prima di tutto bisogna essere competitive, per questo in questo periodo è importante testare bene il bob ed eventualmente modificare alcuni dettagli tecnici. Soltanto al primo appuntamento stagionale capiremo quanto saremo competitive rispetto alle rivali. L'importante è guardare al breve periodo e continuare a migliorare gara dopo gara." 

D: Sei soddisfatta dei nuovi materiali che impiegherai nella prossima stagione?

R: "Mi stò adattando bene ai nuovi materiali, anche se ci sono ancora due cosette da sistemare come la posizione di guida. Ma questo è normale, nel vecchio bob mi ci sono voluti quattro anni per trovare la sistemazione ideale del posto guida. Alla fine è come salire su un'auto nuova e trovare il corretto posizionamento degli specchietti retrovisori. Ci vorrà un po' di tempo ma l'adattamento sta procedendo molto bene."

D: Sei soddisfatta degli allenamenti estivi? Che tipo di esercizi hai svolto in estate?

R: "Abbiamo cercato di allenarci prevalentemente sulla spinta per cercare di ridurre il più possibile il gap in partenza che patiamo nei confronti delle nostre avversarie. Abbiamo lavorato molto bene nel corso dell'estate nonostante alcuni piccoli infortuni. Adesso cercheremo il più possibile di evitare danni fisici anche se il rischio di farsi male è molto più alto."

D: Hai annunciato da un po' di tempo che chiuderai la carriera a Sochi. Certamente dire addio al mondo delle competizioni con una medaglia d'oro al collo sarebbe bellissimo. Quali pensi saranno le principali avversarie per la medaglia più preziosa?

R: "Sicuramente vanno incluse tutte le atlete che come me rappresentano la Germania. Secondo me avere compagne di squadra così forti è un bene perchè ci consente costantemente di misurarci in gara e in allenamento. Ovviamente tra le rivali non vanno dimenticate le canadesi e le americane. In più sono convinta che spunterà qualche nome nuovo che nessuno avrebbe mai predetto. Anche le olandesi e le svizzere a mio modo di vedere sono da tenere d'occhio così come le russe. Quest'ultime poi si sono allenate e si alleneranno molto sulla pista olimpica anche se avranno molta pressione sulle proprie spalle."

D: Lo scorso febbraio hai vinto la pre-olimpica sul nuovo budello di Sochi. In quella circostanza sei parsa in ottima forma. Ti piace quella pista?

R: "Al termine della prima discesa sono scesa dal bob con un sorriso enorme e mi sono detta: "Qui posso davvero far saltare il banco". Mi sono sentita subito a mio agio su questa pista, mi sono divertita molto a scoprire i vari punti critici e soprattutto ho sfruttato il fatto che su quel budello nessuna di noi aveva alcuna esperienza. Così nell'ultimo appuntamento della stagione sono scesa in pista con la giusta carica fin dalla partenza e ho vinto. Meglio di così non poteva andare."

 

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