Le pattinatrici russe hanno dominato la gara femminile dei Campionati europei di Bratislava monopolizzando il podio e archivando il terzo successo nelle ultime tre edizioni. Quest'anno, è stato il turno della sedicenne Evgenia Medvedeva, che ha anche stabilito il primato di punti dell'evento strappandolo ad Elizaveta Tuktamysheva.
Sul ghiaccio dell'Ondrej Nepela Ice Arena, la vincitrice del titolo ha avuto nuovamente ragione della connazionale Elena Radionova, già preceduta nella finale del Grand Prix e nei Campionati nazionali.
In entrambi i segmenti di gara, è stata la qualità di esecuzione di ciascun elemento a fare la differenza a vantaggio dell'allieva di Eteri Tutberdize, sempre la migliore sia sul versante tecnico che su ciascuna voce delle componenti del programma. A cambiare le sorti della partita, non è stata sufficiente una caduta sul secondo doppio axel, unico passaggio a vuoto di un programma libero, che ha rasentato la perfezione.
Radionova, medaglia d'argento anche dodici mesi or sono, si è battuta come una leonessa, salvando con mestiere salti che per altre si sarebbero conclusi con una caduta, ma troppo è stato il divario sul grado di esecuzione dei vari elementi, trottole comprese. La diciassettenne moscovita merita, in ogni caso, un plauso per come sta fronteggiando un'evidente crescita fisica che ha stravolto tutti i punti di riferimento del passato.
Come a Stoccolma nella passata stagione, il gradino più basso del podio è stato occupato da Anna Pogorilaya, terza atleta di Mosca in gara. L'allieva di Anna Tsareva ha alternato passaggi di elevata fattura, su tutti la combinazione triplo lutz/triplo toeloop ed evidenti vuoti di sceneggiatura, tra cui due rovinose cadute. Non va però sottovalutato come il gap dalla testa sia stato di ben ventotto punti.
Volente o nolente, tutte e tre le russe hanno ruotato due doppi axel e sette tripli, condicio sine qua non per ambire alle posizoni di vertice. Peraltro, nelle ultime quattro stagioni, l'unica atleta di altra nazionalità ad essere salita sul podio è stata Carolina Kostner, vincitrice a Zagabria nel 2013 e terza a Budapest un anno dopo.
La lotta per la quarta posizione ha premiato l'emergente lettone Angelina Kuchvalska, autrice di un programma libero strappa applausi, caratterizzato dai canonici due doppi axel e sette tripli, tra cui un flip e un toeloop giudicati sottoruotati. La diciassettenne di Riga ha palesato grande personalità e sicurezza sciorinando un bagaglio tecnico completo, messo ancora più in risalto dall'eleganza.
Al quinto posto, si è piazzata l'azzurra Roberta Rodeghiero, che ha disputato la migliore gara della carriera superando per la prima volta la barriera dei centosettanta punti, finora in Italia alla portata delle sole Marchei e Kostner. La venticinquenne di stanza a Sesto San Giovanni, dopo avere archiviato un programma corto di spessore, si è ripetuta anche nel segmento più lungo di gara riuscendo a completare due doppi axel e sei salti tripli, compreso un flip atterato con uno step-out. Nell'occasione, è emerso un chiaro progresso su passi ed elementi di trottola, che hanno meritato il massimo livello a disposizione con un grado di esecuzione positivo.
Non sono mancati i motivi di soddisfazione anche per Giada Russo, che ha presentato uno dei programmi liberi meglio costruiti in assoluto chiudendo in quattordicesima posizione con tutti i primati personali ritoccati. Tuttavia, l'ormai risaputa qualità su passi e trottole, è stata accompagnata dalla difficoltà nell'eseguire al meglio gli elementi di salto pianficati. A conti fatti, i troppi salti tripli sottoruotati sono costati forse anche la possibilità di portare a casa un piazzamento a ridosso delle prime dieci posizioni, ma resta ben impressa nella mente degli spettatori più attenti la capacità di affrontare il programma a testa alta con la sempre più rara capacità di cogliere ogni accento musicale.
In ultimo, vanno rimarcate le buone prove della francese Mae Berenice Meitè, sesta e per il quarto anno consecutivo tra le migliori dieci, della tedesca Nathalie Weinzierl, tornata ad esprimersi su buoni livelli e convincente settima, senza dimenticare la diciassettenne finlandese Viveca Lindfors, ottava al debutto.
Alla luce del risultato odierno, la Russia sarà l'unico paese che potrà schierare tre atlete nella prossima edizione dei Campionati europei. Italia, Lettonia, Francia, Svezia, Finlandia e Germania avranno invece, a disposizione due posti.
CLASSIFICA FINALE
1) RUS - Evgenia MEDVEDEVA
215.45 (1|1)
2) RUS - Elena RADIONOVA
209.99 (2|2)
3) RUS - Anna POGORILAYA
187.05 (3|3)
4) LAT - Angelina KUCHVALSKA
176.99 (5|4) NR
5) ITA - Roberta RODEGHIERO
170.76 (4|5) PB
6) FRA - Mae Berenice MEITE
161.23 (8|6)
7) GER - Nathalie WEINZIERL
160.64 (7|7)
8) FIN - Viveca LINDFORS
155.49 (11|8)
9) SWE - Joshi HELGESSON
153.29 (6|11)
10) FRA - Laurine LECAVELIER
152.34 (13|9) PB
11) HUN - Ivett TOTH
150.65 (10|12)
12) SVK - Nicole RAJICOVA
146.10 (9|18)
13) SWE - Matilda ALGOTSSON
145.32 (18|10) PB
14) ITA - Giada RUSSO
143.40 (12|16) PB
15) ARM - Anastasia GALUSTYAN
143.05 (16|13)
16) LTU - Aleksandra GOLOVKINA
139.83 (15|15)
17) NOR - Anne Line GJERSEM
139.48 (14|17)
18) LUX - Fleur MAXWELL
137.76 (22|14) NR
19) EST - Helery HÄLVIN
135.02 (20|19) PB
20) NED - Niki WORIES
131.87 (21|20) PB
21) UKR - Anna KHNYCHENKOVA
128.80 (19|22) PB
22) AUT - Kerstin FRANK
128.08 (24|21)
23) CZE - Eliska BREZINOVA
121.26 (17|23)
24) SWE - Isabelle OLSSON
117.50 (23|24)
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Passo Pordoi | 22/23 | 25-70 cm |
Dobbiaco | 19/19 | 10-90 cm |
Gabiet | 10/11 | 30-80 cm |
Selva di Val Gardena | 64/79 | 40-110 cm |
Corvara in Badia | 47/48 | 10-50 cm |
Santa Caterina Valfurva | 9/9 | 10-80 cm |
La Thuile | 36/38 | 30-220 cm |
Alpe Cermis | 7/7 | 0-90 cm |
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