Gracie Gold regola Anna Pogorilaya ed Evgenia Medvedeva in un corto iridato di alto profilo

Gracie Gold domina un corto iridato
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Flavio Valle

Figure skating - World Championships 2016

Gracie Gold regola Anna Pogorilaya ed Evgenia Medvedeva in un corto iridato di alto profilo

Il "TD Garden" di Boston, sede dei Mondiali di pattinaggio di figura, è stato il palcoscenico privilegiato di uno dei programmi corti femminili più avvincenti di sempre.

Nel corso di una gara caratterizzata da una lunga trafila di prestazioni di alto spessore tecnico e artistico sono caduti senza soluzione di continuità primati continentali, nazionali e personali. I numeri di giornata parlano in maniera incontrovertibile. Per la prima volta nella storia, sei pattinatrici si sono spinte oltre i settanta punti in una competizione di primo livello. Ben dodici atlete, come avvenuto nei Mondiali di Saitama del 2014, sono scollinate oltre quota sessanta e, altro fatto inedito, sono stati necessari poco meno di cinquanta punti per accedere al segmento più lungo di gara. 

La principale protagonista è stata l'attesa padrona di casa Gracie Gold, nata proprio in Massachussets. La campionessa nazionale a stelle e strisce ha regolato la qualificata concorrenza facendo segnare il migliore punteggio tecnico condito con le valutazioni più elevate su ciascuna voce delle componenti del programma. Nella prova odierna, sono venuti meno i consueti passaggi a vuoto sugli elementi di salto e la coreografia, ideata da Lori Nichol sulle note di "El Choclo", ha valorizzato al meglio il pacchetto completo messo in campo dall'allieva di Frank Carroll. Peraltro, per trovare un riscontro più alto in un programma corto senza triplo axel e con sette elementi obbligatori, bisogna scomodare Carolina Kostner, che ottenne qualche decimo in più in occasione della rassegna iridata di Saitama del 2014. La ventunenne di stanza in California si è distinta per eleganza, grazia e velocità ponendo un'importante candidatura per riportare in patria un titolo che manca dal lontano 2006, quando Kimmie Meissner si impose a Calgary. A margine, non è passata inosservata una certa tolleranza del pannello tecnico al cospetto del filo di ingresso del triplo flip, decisamente tendente all'esterno.

Gold, autrice del nuovo primato continentale, ha preceduto di due punti abbondanti la russa Anna Pogorilaya, oggi impeccabile e apparsa in grande spolvero fin dal primo elemento. La quasi diciottenne moscovita ha sciorinato la migliore combinazione triplo lutz/triplo toeloop della gara, ma soprattutto ha eseguito passi e trottole con una qualità sovente mancata nel passato. La connazionale Evgenia Medvedeva, favorita della vigilia, si è dovuta accontentare della terza moneta, penalizzata da un atterraggio in punta del triplo flip che l'ha obbligata a cambiare spartito in corsa per recuperare il triplo toeloop non eseguito. L'allieva di Eteri Tutberidze, cone se nulla fosse, ha avuto il merito di improvvisare una combinazione triplo rittberger/triplo toeloop riuscendo a limitare i danni e a contenere il distacco dalla leader nell'ordine dei tre punti. A bocce ferme, va, però, rimarcato come il grado di esecuzione attribuito al triplo flip sia stato eccessivamente generoso alla luce di un atterraggio in punta e soprattutto dell'assenza di un passo di ingresso.

In scia alla campionessa europea in carica, con un gap di soli sei decimi, si è piazzata la veterana statunitense Ashley Wagner, salita di colpi in maniera esponenziale e capace di sbriciolare il primato personale. Fermo restando un contenuto tecnico con rarissimi precedenti nel passato, la chiave di volta del risultato è stata rappresentata dalle valutazioni sulle componenti del programma, seconde solamente a quelle ottenute dalla connazionale Gold.

In quinta posizione, a ridosso del podio, si è attestata la diciassettenne russa Elena Radionova, che ha lasciato sul piatto un paio di pesanti punti per via di un atterraggio pasticciato del triplo flip, ma è anche apparsa decisamente brillante su tutto il resto. Sempre il triplo flip, giudicato sotto ruotato dal pannello, ha tarpato le ali alla giapponese Satoko Miyahara, sesta con poco più di tre lunghezze da recuperare sul gradino più basso del podio.

Tra coloro, che, seppure con proporzioni diverse, sono andate oltre le aspettative, spiccano la giapponese Rika Hongo e la canadese Gabrielle Daleman, rispettivamente settima e ottava con i rispettivi limiti personali ampiamente ritoccati.

La giapponese Mao Asada, unica pattinatrice in gara ad avere vinto in passato almeno un titolo iridato, non è andata oltre la nona posizione, complici un triplo axel sotto ruotato atterrato con l'aiuto di uno step-out e valutazioni sulle componenti del programma piuttosto severe.

Non sono mancati, invece, i motivi di soddisfazione per la statunitense Mirai Nagasu, decima davanti alla cinese Zijun Li e alla kazaka Elizabet Tursynabeva, entrambe brillantemente scollinate oltre i i precedenti primati nazionali.

L'azzurra Roberta Rodeghiero ha archiviato un convincente tredicesimo posto, propiziato da una prova di solidità sugli elementi di salto, a partire dalla combinazione triplo toeloop/triplo toeloop. La prossima ventiseienne di Asiago si è tolta la soddisfazione di essere la migliore europea russe a parte, ma resta il giusto rammarico per un livello di troppo lasciato per strada sulla trottola combinata e sul flying sit, che, in ogni caso, poco avrebbero cambiato nell'economia della classifica.

Le grandi deluse della giornata portano i nomi della francese Mae Berenice Meite e della svedese Joshi Helgesson, entrambe non qualificatesi per il programma libero.

Nel segmento finale di gara, che si terrà sabato a conclusione della parte agonistica dei Campionati mondiali, saranno della partita cinque nordamericane, dieci europee e nove asiatiche.

 

CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO

1) USA - Gracie GOLD
76.43 (40.51|35.92) NR
2) RUS - Anna POGORILAYA    
73.98 (39.77|34.21) PB
3) RUS - Evgenia MEDVEDEVA
73.76 (39.93|33.83)
4) USA - Ashley WAGNER
73.16 (38.43|34.73) PB    
5) RUS - Elena RADIONOVA
71.70 (38.29|33.41)
6) JPN - Satoko MIYAHARA
70.72 (37.21|33.51)
7) JPN - Rika HONGO
69.89 (38.29|31.60) PB
8) CAN - Gabrielle DALEMAN
67.38 (37.46|29.92) PB
9) JPN - Mao ASADA
65.87 (33.27|32.60)
10) USA - Mirai NAGASU
65.74 (34.73|31.01)
11) CHN - Zijun LI
65.39 (37.22|28.17) NR
12) KAZ - Elizabet TURSYNBAEVA
61.63 (35.09|26.54) NR
13) ITA - Roberta RODEGHIERO
57.90 (31.14|26.76)
14) TPE - Amy LIN
57.50 (32.72|24.78) NR
15) SVK - Nicole RAJICOVA
56.56 (30.56|26.00)
16) KOR - Da Bin CHOI
56.02 (34.48|21.54)
17) CAN - Alaine CHARTRAND
55.67 (29.87|26.80) - 1.00
18) LAT - Angelina KUCHVALSKA
54.78 (29.32|26.46) - 1.00
19) UKR - Anna KHNYCHENKOVA
53.86 (32.29|21.57)  PB
20) ARM - Anastasia GALUSTYAN    
53.24 (29.61|23.63)
21) CHN - Ziquan ZHAO
52.80 (32.41|20.39)
22) KOR - So Youn PARK
52.27 (27.04|25.23)
23) FIN - Viveca LINDFORS
50.18 (28.73|21.45)
24) NED - Niki WORIES
49.86 (27.67|22.19)
25) FRA - Mae Berenice MEITE    
49.50 (26.87|22.63)
26) NOR - Anne Line GJERSEM    
49.39 (27.82|21.57)
27) AUS - Kailani CRAINE
48.86 (25.69|23.17)
28) HUN - Ivett TOTH    
47.92 (25.56|22.36)
29) CZE - Eliska BREZINOVA
47.75 (26.60|21.15)
30) SWE - Joshi HELGESSON
47.67 (23.64|25.03)
31) FRA - Laurine LECAVELIER    
46.92 (24.80|22.12)
32) AUT - Kerstin FRANK
46.77 (26.86|19.91)
33) LTU - Aleksandra GOLOVKINA
44.58 (23.78|21.80) - 1.00
34) SUI - Yasmine Kimiko YAMADA
43.65 (23.91|19.74) PB
35) GER - Nathalie WEINZIERL
43.25 (22.34|21.91) - 1.00
36) GBR - Kristen SPOURS
42.64 (24.10|19.54) - 1.00 PB
37) ESP - Sonia LAFUENTE    
39.99 (20.53|20.46) - 1.00
38) SLO - Dasa GRM    
37.95 (19.35|20.60) - 2.00

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