Si è conclusa ieri la parte agonistica dei Campionati nazionali francesi. Eccezion fatta per Papadakis/Cizeron, le gare ospitate dal "Palais des sports" di Megève non hanno offerto prestazioni di particolare rilevanza tecnica, a testimonianza del periodo di transizione che sta caratterizzando la scuola transalpina.
Sono ora attese le scelte in vista degli imminenti Campionati europei di Stoccolma, che in alcuni casi saranno obbligate per via del vincoli sui punteggi tecnici minimi imposti dalla federazione internazionale.
Nella danza, Gabriella Papadakis/Guillaume Cizeron hanno conquistato il primo titolo nazionale della carriera archiviando, come da copione, punteggi superiori rispetto a quelli ottenuti in campo internazionale nell’ottimo primo scorcio di stagione. Nello specifico, gli attuali leader del movimento hanno raggiunto il livello più alto a disposizione su ciascun elemento presentato, eccezion fatta per la sequenza di passi in parallelo e le sequenze di passi in coppia che si sono fermate al terzo gradino.
A seguire, si sono piazzati sodalizi di recente formazione alla prima apparizione nella rassegna nazionale. Alla fine, Marie Jade Lauriault/Romain Le Gac (116,55) l’hanno spuntata di misura su Pèroline Ojardias/Michael Bramante (108,08) ribaltando il risultato della short-dance nella danza libera. L’italiana di esportazione Lorenza Alessandrini, in coppia con Pierre Souquet (108,08), ha chiuso la gara in quarta posizione precedendo Laureline Aubry/Kevin Bellingard (102,49).
Nelle coppie di artistico, Vanessa James/Morgan Cipres (171,52) si sono imposti per la terza stagione consecutiva precedendo la storica avversaria Daria Popova, scesa in pista con il nuovo partner Andrei Novolosev (134,21). Gli allievi di Claude Peri non si sono comunque espressi al top del potenziale confermando gli atavici problemi sul triplo twist e pasticciando sui salti in parallelo del programma libero. Nessun problema, invece, per quanto riguarda i sollevamenti e i lanciati, nonostante un’esecuzione non impeccabile del triplo flip nello short-program. Popova/Novosolev hanno, invece, da subito presentato programmi decisamente ambiziosi, specie su sollevamenti e lanciati, evidenziando però qualche difficoltà di troppo in termini di esecuzione. Peraltro, nel programma libero, dopo una rovinosa caduta sul triplo flip lanciato, Popova si è dovuta fermare per un dolore, si presume alla pancia, causando una penalizzazione di cinque punti sul riscontro finale.
In campo femminile, Mae Berenice Meite (163,14) ha bissato il successo di dodici mesi or sono avendo facilmente ragione della giovane concorrenza. La detentrice del titolo, nonostante qualche livello perso qua e là, ha pattinato un programma corto senza grosse sbavature, mentre ha palesato qualche problema in più nel segmento più lungo di gara cadendo su un triplo flip dal filo sospetto ed atterrando a fatica i due tripli salchow presentati. Va però rimarcato il tentativo di combinazione triplo lutz/triplo toeloop, non andato lontano dall’essere realizzato. Nell’occasione, è, infatti, mancata parte di rotazione al triplo toeloop finale.
La seconda posizione, nel rispetto del pronostico, è andata a Laurine Lecavalier (148,42), che però ha faticato oltremodo per avere ragione della quindicenne Lea Serna (148,12), autrice di un programma corto di qualità valso il provvisorio posto d’onore. La diciottenne allenata da Katia Lemaire ha ribaltato la classifica ottenendo il migliore punteggio tecnico nel segmento più lungo di gara, ma, a conti fatti, ha preceduto la giovane connazionale grazie al terreno guadagnato nell’arco della competizione sulle componenti del programma.
Alla vigilia, la gara più incerta appariva quella maschile, che in effetti ha confermato le aspettative. Forse a sorpresa, l’ha spuntata Florent Amodio (214,73), reduce da un periodo tormentato nel corso del quale è stato sanzionato dalla federazione francese per il comportamento tenuto nel Trophèe Eric Bompard ed ha anche deciso di cambiare staff tecnico affidandosi a Claude Peri. Il ventiquattrenne di origini brasiliane ha conquistato il quarto titolo della carriera imponendosi in entrambi i segmenti della competizione, complice una prova sotto tono del principale rivale Chafik Besseghier (197,72), abbandonato dal fondamentale quadruplo toeloop e non andato oltre la terza posizione.
Si è, invece, espresso su buoni livelli di competitività Romain Ponsart (209,45), che finalmente è riuscito a mettersi alle spalle una lunga trafila di guai fisici ottenendo un'incoraggiante seconda piazza e mostrando un’ottima proprietà del triplo axel, oltre ad un interessante bagaglio di tripli.
Amodio ha avuto la meglio grazie al terreno guadagnato sulle componenti del programma, ma, in linea con le ultime apparizioni, i programmi sono stati caratterizzati da diversi passaggi a vuoto. Alla caduta sul quadruplo salchow nello short-program, elemento completato a fatica nel libero, si è aggiunta un'inspiegabile approssimazione sugli elementi di trottola, senza dimenticare che nel segmento più lungo di gara sono stati completati solamente quattro salti tripli.
Merita, infine, una menzione, il diciannovenne Simon Hocquaux (191,58), quarto con il migliore riscontro tecnico nel programma libero.
Considerando che Ponsart non è in possesso dei punteggi tecnici minimi per prendere parte agli Europei, saranno Amodio e Besseghier a difendere i colori francesi a Stoccolma. Per il medesimo motivo, Popova/Novolosev non partiranno alla volta della Svezia, mentre per quanto riguarda settore femminile e danza, fermo restando la presenza di Meite e Papadakis/Cizeron, si attendono notizie.
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Ghiacciaio Presena | 0/30 | 0-20 cm |
Ghiacciaio Val Senales | 6/11 | 25-81 cm |
Saas-Fee | / | 0-0 cm |
Breuil-Cervinia | 1/15 | 60-150 cm |
Più letti in Sport invernali
Braathen per la storia del Brasile, Noel per la prima renna, il sogno di Amiez e l'attacco di Meillard: parte la 2^ a Levi
Alle 13.00 lo start della manche decisiva per uno slalom ancora incertissimo, con i transalpini là davanti ma tante possibilità anche per Strasser, Steen Olsen, lo stesso Nef e... cosa farà Pinheiro dal 10° posto? Fuori Hirscher e tutti gli azzurri, ma lo spettacolo è garantito.
3