Fantastico Kristoffersen, ma Noel regge e trionfa a Levi! Braathen ancora quarto

Un super duello finale, risolto sì con margine netto da Clément Noel, ma con la rimonta di Henrik Kristoffersen che è stata semplicemente splendida.

Lo slalom di Levi finisce quindi nel paniere, per la prima volta in carriera (ma non si gareggiava qui, per gli uomini, dal 2019 quando Noel fu 2°) dell'oro olimpico di Pechino 2022, all'undicesimo centro in Coppa del Mondo dove non si imponeva da quasi due anni, ovvero dalla notte di Schladming ad inizio 2023.

Partito per ultimo, dopo aver anticipato di due centesimi Meillard nella prima manche, con 1”01 da conservare sul campione del mondo in carica, questa volta l'asso transalpino ha retto eccome, senza sbagliare una virgola e lasciare solo un paio di decimi sul piatto, per tagliare il traguardo con 0”80 sul norge, secondo come a Soelden e completamente ritrovato ai suoi veri livelli, accarezzando l'idea del tris sulla Levi Black nonostante l'11° tempo della prima manche e, forse, rianimato anche dal ritorno del suo “capo” Marcel Hirscher, oggi non qualificato per la 2^ manche.

Chi si è qualificato eccome nonostante il pettorale (n° 33) è Lucas Pinheiro Braathen, che ripete il piazzamento di Soelden con un 4° posto già straordinario, in un'altra disciplina e risalendo dal 10° di metà gara, ad un solo decimo da Loic Meillard che salva il podio chiudendo a 0”95 da Noel e nella sua prima gara post infortunio pre Rettenbach. Bravissimo anche l'elvetico che è la vera alternativa a Odermatt nella generale (seppur in linea teorica ancora molto distante dal tre volte detentore).

La quinta piazza, a 1”36 dal vincitore, è di Tanguy Nef che ottiene il miglior risultato della carriera come Steven Amiez, che scende dal 3° della prima manche al 6° finale, ma sorride eccome per una grandissima prova, anche di coraggio e atteggiamento.

Alle spalle del figlio d'arte troviamo Strasser (+ 1”56), in parte deluso come Steen Olsen, 8° davanti ai due croati che disputano una super gara, con Kolega 9° e Zubcic 10°. Rimontona per Kristoffer Jakobsen, che sul tracciato della 2^ molto più veloce e adatto alle sue caratteristiche risale dalla 26^ sino all'11^ piazza, anticipando McGrath (da 20^ a 12^, ma si attendeva di più), lo statunitense Ritchie buon 13° (miglior risultato per l'ex iridato juniores), Haugan solo 14°, Pertl 15° e miglior austriaco di una giornata durissima per il Wunderteam, privo di Schwarz e con Feller out dopo aver fatto tutto bene nella manche decisiva per risalire dalla top 15 sino ad un piazzamento che era almeno da top ten per il detentore della coppa di slalom che comincia male, dopo non aver sbagliato nulla nel 2023/24.

Ryding, 5° dopo una prima manche disegnata dal suo tecnico, rotola sino al 16° finale ex-aequo con Raschner, male Daniel Yule appena 22° e preceduto dal compagno Zenhaeusern, mentre il sogno di Eduard Hallberg svanisce nella discesa più importante, con il giovanissimo finlandese che scende dall'8° al 24° posto.

E' stata una domenica nera per l'Italslalom, senza atleti qualificati per la 2^ manche (non capitava dal 6 gennaio 2002, Adelboden), con la prossima gara di CdM che, esattamente come per il settore femminile, sarà un altro slalom in quel di Gurgl, domenica 24 novembre per la seconda volta degli uomini nella località austriaca.

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SLALOM MASCHILE – LEVI

1° Clément Noel in 1'53”98

2° Henrik Kristoffersen + 0”80

3° Loic Meillard + 0”95

4° Lucas Pinheiro Braathen + 1”05

5° Tanguy Nef + 1”36

6° Steven Amiez + 1”46

7° Linus Strasser + 1”56

8° Alexander Steen Olsen + 1”65

9° Samuel Kolega + 1”77

10° Filip Zubcic + 1”78

DNQ Stefano Gross

DNQ Tobias Kastlunger

DNQ Tommaso Sala

DNF1 Tommaso Saccardi

DNF1 Alex Vinatzer