Kristoffersen fa 88 podi con una rimonta da... Tomba! Noel si sblocca dopo quasi 2 anni: "Mai persa la fiducia"

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Kristoffersen fa 88 podi con una rimonta da... Tomba! Noel si sblocca dopo quasi 2 anni: "Mai persa la fiducia"

Che spettacolo nel primo slalom a Levi, dal sogno di Pinheiro Braathen per il suo Brasile al gran ritorno di Meillard e il duello finale per la vittoria, con l'iridato a insidiare il campione olimpico. Per Henrik (2° come a Soelden) raggiunto il numero di top-3 in CdM di Albertone Tomba, per Clément l'11esimo hurrà e finalmente il pettorale rosso.

Clément Noel ha dominato, pur con tutta la pressione del mondo addosso dopo la 1^ manche, lo slalom che ha aperto la stagione 2024/25 dei “rapid gates”, prendendosi Levi dove fu secondo nel 2019, ultima occasione in cui gli uomini gareggiarono in Lapponia.

A parte l'inciampo sul muro nella run d'apertura, dove il campione olimpico ha rischiato davvero grosso, il 27enne nativo dei Vosgi è stato superbo per battere di 8 decimi un furibondo, in termini di rimonta nella 2^, Henrik Kristoffersen. Centro numero 11 in Coppa del Mondo per il francese (e podio numero 25), a quasi due anni dall'ultimo ottenuto nella “night race” di Schladming, ed è chiaro a tutti che Noel debba avere come primo obiettivo, a maggior ragione col pettorale rosso subito da difendere tra sette giorni a Gurgl, quella sfera di cristallo che, pur essendo ancora prima di oggi già in doppia cifra di successi nella sua specialità preferita, non ha mai neppure accarezzato avendo una totale discontinuità dal 2019 ad oggi.

E' stata una sfida dura, impegnativa, ma penso di avere interpretato bene la gara e sciato bene soprattutto la seconda manche (dopo la prima, Clément aveva ammesso di non avere avvertito un grande feeling, ndr) – le parole del vincitore al microfono FIS nel post gara di Levi – Ho spinto sempre perchè sapevo che i distacchi sarebbero potuti essere ridotti e che Henrik era stato super. Due anni dall'ultima vittoria? In realtà nella scorsa stagione era mancata solo quella, ma non era stata così male e ho mantenuto comunque la fiducia, anche perchè la preparazione era andata molto bene. La gara poi è un'altra cosa, ovvio. Per il nome della renna datemi almeno qualche minuto...”.

E' stata la gara delle certezze, ma si era capito benissimo sul Rettenbach che la sua “seconda carriera” sarebbe stata subito una conferma del suo talento pazzesco, per Lucas Pinheiro Braathen, 4° come nel gigante inaugurale e già pronto a lottare probabilmente per la coppa di slalom che ha vinto nel 2022/23, prima di dire addio pochi mesi più tardi e cambiare nazionalità, con l'obiettivo di portare il Brasile in cima al mondo. Lo storico primo podio del paese sudamericano nel circo bianco è solo questione di tempo...

Nella top-3 odierna, il classe 2000 ex norge è stato anticipato da Loic Meillard, subito sul podio nonostante il poco allenamento dopo l'infortunio alla schiena nel riscaldamento del gigante di tre settimane fa (non disputato a causa di quel guaio), e dal compagno di nazionale sino ad un anno e mezzo fa, appunto un fantastico Kristoffersen.

HK94, undicesimo a metà gara, ha firmato una seconda manche meravigliosa pensando anche al tris sulla pista del suo primo podio (undici anni fa) e di due successi (nel 2014 e nel 2019), per poi accontentarsi della piazza d'onore come a Soelden e ridendo eccome per un risultato molto importante sotto tanti punti di vista, visto che l'inverno scorso era stato abbastanza problematico per il campione del mondo in carica di specialità.

E con questa seconda moneta, il 30enne di Lorenskog è salito a quota 88 podi in CdM, eguagliando Alberto Tomba: certo, l'asso bolognese ha ben venti vittorie in più (50 a 30), ma è di certo un traguardo che dice della longevità e qualità, nell'arco di oltre un decennio, di un fuoriclasse che non ha vinto la sfera di cristallo assoluta, ma è davvero un campione già nell'olimpo di questo sport.

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