La giornata inaugurale di Skate Canada, seconda tappa del Grand Prix ospitata dal “Prospera Place” di Kelowna, si è conclusa con il programma corto femminile.
Il livello medio della competizione è stato elevato, come testimoniato dal fatto che undici delle dodici partecipanti si sono spinte oltre il punteggio tecnico minimo (27 punti), valido per acquisire l’eleggibilità in vista dei Campionati mondiali. L’unica nota stonata si è rivelata, nel rispetto delle previsioni, la svedese Viktoria Helgesson, ormai da tempo abituata a presentare “dischi” principalmente di salti doppi e, in ogni caso, per quanto mostrato sul ghiaccio, strapagata sul fronte delle componenti del programma.
Il successo parziale è andato alla russa Anna Pogorilaya, che, nonostante l’abituale sbavatura sul per lei ostico doppio axel, ha fatto segnare il migliore riscontro tecnico di giornata sospinta da una combinazione triplo lutz/triplo toeloop e da un triplo rittberger ben eseguito nella seconda metà della musica. La sedicenne moscovita si è esibita sulle note dell’Adagio con la voce de “Il Divo” proponendo trottole di alto profilo, specie il flying camel, e palesando un miglioramento su passi e qualità complessiva di pattinaggio.
La giovane allieva di Anna Tsareva ha preceduto di un punto e mezzo scarso la statunitense Ashley Wagner, graziata da una curiosa chiamata del pannello tecnico sulla combinazione triplo flip/triplo toeloop dalla rotazione molto più che sospetta su entrambi i salti. Nell’occasione, infatti, è stato rilevato un filo di ingresso del flip non propriamente interno, lettura assai discutibile, ma soprattutto il solo triplo toeloop è stato considerato sotto ruotato. Per il resto, la ventitreenne di stanza in California ha fatto valere una maturità artistica superiore alla concorrenza e, rispetto al passato, è apparsa maggiormente a suo agio sugli elementi di trottola. Wagner, capace di ben interpretare le impegnative note dello “Spartacus” di Aram Khatchaturian, ha però pasticciato anche sul triplo rittberger preceduto dal passo, giudicato sotto ruotato.
In terza posizione, non senza recriminazioni, si è attestata la russa Alena Leonova, che, pasticciando per problemi di tempo sulla trottola rovesciata finale, ha perso l’occasione di chiudere il segmento di gara in scia a Pogorilaya. La ventitreenne di San Pietroburgo ha, comunque, palesato buona solidità sui salti completando una pregevole combinazione triplo toeloop/triplo toeloop ed eseguendo nella seconda metà della musica un triplo flip preceduto dal passo e il doppio axel di ordinanza.
L’attesa sedicenne nipponica Satoko Miyahara si è dovuta accontentare del quarto posto con il rammarico di avere lasciato per strada più di tre punti sulla combinazione triplo lutz/triplo toeloop, caratterizzata dalla mancanza di rotazione su entrambi i salti.
A seguire, a stretto contatto con la più quotata connazionale, si è piazzata la diciottenne Rika Hongo, autrice di una prova convincente sugli elementi di salto, tra cui merita una citazione l’ottima combinazione triplo toeloop/triplo toeloop. L’allieva di Hiroshi Nagakubo ha peraltro sbriciolato il primato personale migliorandosi di quasi sei lunghezze sfiorando la soglia dei sessanta punti.
Il sesto posto, che garantisce la possibilità nel programma libero di scendere sul ghiaccio nell’ultimo gruppo, è stato conquistato a sorpresa dalla canadese Veronik Mallet, alla vigilia la meno quotata tra le atlete di casa. La ventenne allieva di Annie Barabe, apparsa più centrata rispetto alla deludente uscita di Oberstdorf di fine settembre, è riuscita a ritoccare il primato personale eseguendo il migliore doppio axel della gara.
A seguire, si sono piazzate la canadese Alaine Chartrand, ottima su trottole e passi, ma tradita da un’esecuzione approssimativa della combinazione triplo lutz/triplo toeloop e del triplo rittberger preceduto dal passo, e la statunitense Courtney Hicks, autrice di una pregevole combinazione triplo flip/triplo toeloop, ma incappata in un errore sul triplo lutz, eseguito doppio e perciò privo di valore.
Classifica alla mano, tutte le pattinatrici finora citate hanno ampie chance di salire sul podio.
Più staccate tutte le altre, regolate dalla canadese Julianne Seguin, che ha avuto ragione della coreana Hae Jin Kim, apparsa in leggera crescita rispetto all'Ondrej Nepela Trophy, e della discreta australiana Brookle Han, per la seconda volta in stagione oltre i cinquanta punti.
CLASSIFICA PROGRAMMA CORTO FEMMINILE
01) (RUS) - Anna POGORILAYA (video)
65.28 (35.54|29.74) SB
02) (USA) - Ashley WAGNER (video)
63,86 (31,56|32,30) SB
03) (RUS) - Alena LEONOVA (video)
62.54 (32.06|30.48)
04) (JPN) - Satoko MIYAHARA (video)
60,22 (31,87|28,35) SB
05) (JPN) - Rika HONGO (video)
59.10 (33.22|25.88) PB
06) (CAN) - Veronik MALLET (video)
57.45 (31.25|26.20) PB
07) (CAN) - Alaine CHARTRAND (video)
57.06 (30.80|26.26)
08) (USA) - Courtney HICKS (video)
56.36 (28.56|27.80)
09) (CAN) - Julianne SEGUIN (video)
52.74 (28.34|24.40)
10) (KOR) - Hae Jin KIM (video)
52.18 (27.53|24.65) SB
11) (AUS) - Brooklee HAN (video)
51.55 (27.87|23.68)
12) (SWE) - Viktoria HELGESSON (video)
44,66 (18,43|26,23)
Approfondimenti
Video
Anna POGORILAYA - Skate Canada 2014, Kelowna - short program
Tanya Suhorukova, Venerdì 17 Aprile 2015Più letti in Sport invernali
Alle 10.00 parte il primo slalom di coppa: a Levi tutte contro Shiffrin, Peterlini è il faro azzurro
Manche d'apertura con Ljutic, Liensberger, Gisin, Swenn Larsson e la rientrante Holdener in serie, poi Duerr e Hector prima dell'americana, al via per ottava e donna più attesa. Con il n° 20 la prima delle sette italiane sarà un'ambiziosa Martina Peterlini, poi Rossetti, Sola, Della Mea, Tschurtschenthaler, Lorenzi e Collomb.
3