Elizaveta Tuktamysheva, regina dell'autunno, sbanca anche Barcellona

Elizaveta Tuktamysheva, regina dell'autunno, sbanca anche Barcellona
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Figure skating - Grand Prix Final 2014/2015

Elizaveta Tuktamysheva, regina dell'autunno, sbanca anche Barcellona

Elizaveta Tuktamysheva ha concluso un autunno da incorniciare con il successo nella finale del Grand Prix di Barcellona assumendo le vesti di autenica dominatrice del primo scorcio stagionale.

L’ancora diciassettenne di stanza a San Pietroburgo, dopo avere trionfato senza patemi nel circuito ISU Challenger Series, ha imposto la sua legge anche nel più qualificato contesto del Grand Prix diventando la prima russa dopo Irina Slutskaya a vincere una finale.

A conti fatti, in poco più di due mesi, l’allieva di Alexei Mishin ha preso parte ad otto gare di vario livello vincendo sette volte ed evidenziando un'esemplare costanza di rendimento per quanto riguarda i punteggi raggiunti. Chiaramente, l’apice si è toccato a Barcellona, dove Tutkamysheva, in virtù di due programmi con irrilevanti sbavature, ha abbattuto per la prima volta in carriera il muro dei ducento punti sfiorando il primato stagionale della connazionale Elena Radionova, unica atleta fin qui capace di sconfiggerla.

Nell’appuntamento spagnolo, si è rivelata determinante la strategia di gara in quanto il programma libero è stato leggermente modificato affinchè la combinazione triplo toeloop/triplo toeloop slittasse nella seconda metà della musica. Peraltro, fatto nuovo nel corso della stagione, il segmento più lungo di gara è stato pattinato realizzando perfettamente quanto pianificato.  Sono stati perciò ben completati due doppi axel e sette salti tripli, tra cui due lutz, senza dimenticare che passi e trottole hanno meritato il livello più alto a disposizione.

La campionessa mondiale juniores Elena Radionova, favorita della vigilia, si è dovuta accontentare del secondo posto, ma ha avuto il merito di vendere cara la pelle eseguendo nel programma libero due doppi axel, sette salti tripli, tra cui due lutz e due rittberger, nonché le migliori trottole della gara dopo quelle della specialista Julia Lipnitskaia.

A sorpresa, il gradino più basso del podio è stato conquistato dalla statunitense Ashley Wagner, unica atleta sopra le venti primavere in gara. La ventitreenne allenata da Rafael Aratunian è prepotentemente risalita dal sesto posto del programma corto eseguendo nel libero odierno due doppi axel e sette salti tripli, compreso un salchow giudicato sotto ruotato. E’ così meritatamente arrivato il terzo podio in finale negli ultimi tre anni, ma, piazzamento a parte, la soddisfazione più grande è stata quella di essere finalmente riuscita a completare la combinazione triplo flip/triplo toeloop.

Wagner, nonostante una prova sotto tono sugli elementi di trottola, ha preceduto con ampio margine la russa Anna Pogorilaya, oggi caduta al termine della combinazione triplo rittberger/rittberger/triplo salchow, ma capace di realizzare in apertura della musica una spettacolare combinazione triplo lutz/triplo toeloop. Caduta a parte, nel piano di gara della sedicenne moscovita, sono mancati i punti preventivati su flying camel e trottola rovesciata, elementi eseguiti con enormi e inaspettati patemi.

L’attesa Julia Lipnitskaia si è dovuta accontentare del quinto posto, dimostrando per l’ennesima volta di non avere ancora metabolizzato il nuovo programma libero. La vicecampionessa mondiale, dopo avere atterrato una pregevole combinazione triplo lutz/triplo toeloop, è insolitamente caduta su un doppio axel, peraltro dalla rotazione non sufficiente, naufragando poi nella seconda parte della musica, tradita dal flip, storicamente uno dei salti di punta. A conti fatti, l’allieva di Eteri Tutberidze ha completato al meglio solamente un doppio axel e quattro salti tripli, troppo poco per poter recitare un ruolo di primo piano in un contesto qualificato come quello di una finale di Grand Prix.

La giapponese Rika Hongo, ripescata al posto dell’infortunata Gracie Gold, ha chiuso la gara in sesta posizione, ma non ha demeritato su entrambi i programmi  perdendo principalmente terreno per via di valutazioni sulle componenti del programma non all’altezza della concorrenza.

A margine, va rimarcato come nelle finali femminili di Barcellona la Russia abbia occupato le prime due posizioni. Se però in passato un exploit del genere era già avvenuto a livello juniores, mai si era verificato in categoria maggiore. In ogni caso, per la prima volta nella storia, la Russia si è imposta nello stesso anno in entrambe le finali.

CLASSIFICA FINALE

1) (RUS) - Elizaveta TUKTAMYSHEVA    
203.58 (1|1) PB  (video)
2) (RUS) - Elena RADIONOVA    
198.74 (3|2)  (video)
3) (USA) - Ashley WAGNER    
189.50 (6|3) SB  (video)
4) (RUS) - Anna POGORILAYA    
180.29 (4|4)  (video)
5) (RUS) - Julia LIPNITSKAIA    
177.79 (2|6)  (video)
6) (JPN) - Rika HONGO    
176.13 (5|5)  (video)

Legenda:
SB – season best / primato stagionale
PB – personal best /primato personale

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