Scott Moir: "Le nuove difficoltà tecniche danno credibilità a questo sport"

Scott Moir 'Le nuove difficoltà tecniche danno credibilità a questo sport'
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Tanya Drubetskaya

Figure skating - Trophèe Eric Bompard 2013

Scott Moir: "Le nuove difficoltà tecniche danno credibilità a questo sport"

Ecco le dichiarazioni rilasciate dalle coppie di danza in seguito alla gara del programma libero al Trophèe Eric Bompard di Parigi. Virtue/Moir, Ilinykh/Katsalapov e Pechalat/Bourzat hanno risposto alle domande dei giornalisti

Virtue/Moir, avete già vinto qui un paio di volte, come vi sentite?

Moir: Questa è una delle mie gare preferite. Siamo orgogliosi di essere qui. Amo la città ed è sempre speciale ritornarci. La nostra prestazione è stata abbastanza solida, anche se abbiamo lasciato molti punti per strada. Siamo orgogliosi di come abbiamo gareggiato, c’è qualcosa di positivo da portare a casa. Per noi ogni gara è una piccola pietra che costruisce il nostro percorso verso le olimpiadi.

Ilinykh/Katsalapov, cosa pensate della medaglia d’argento e della vostra performance.

Katsalapov: Vorremmo ringraziare il pubblico che ci ha sostenuto. Ci piace moltissimo venire qui e poter gareggiare contro grandi campioni come Nathalie Pechalat e Fabian Bourzat e Tessa Virtue e Scott Moir. Siamo contenti di aver migliorato rispetto a quanto fatto in Giappone una settimana fa. La gara è stata un vero successo per quanto ci riguarda.

Pechalat/Bourzat, i vostri penseri sulla gara.

Bourzat: Oggi ci sentivamo un po’ come a Nizza due anni fa con questo pubblico che tifava per noi, abbiamo pattinato bene di fronte ai nostri tifosi. Forse non abbiamo pattinato bene come in Cina, abbiamo perso qualche punto sui sollevamenti, nel complesso abbiamo eseguito un buon corto con un punteggio migliore rispetto alla gara precedente, quindi va bene.

Questa è la vostra ultima stagione: avete provato molti liberi diversi, storie diverse, pensate di avere ancora storie da raccontare?

Pechalat: In occasione di questo libero abbiamo cucito tutto insieme, tante cose che abbiamo proposto durante la nostra carriere, ma penso che rimanga sempre qualcosa da dire. Abbiamo lavorato insieme per 13 anni, continueremo, ma dopo le gare sarà più bello, avremo una completa libertà, sarà divertente e non vedo l’ora.

Tessa Virtue: Per quanto ci riguarda, non siamo sicuri che questa sia la nostra ultima stagione. Decideremo dopo Sochi. Sui nostri cellulari abbiamo appuntato nuove idee per il libero, ma vedremo. Dopo 17 anni anni non riesco a capire se sia questione di “ora o mai più”.

Pechalat/Bourzat, La storia che cercate di raccontare colpisce lo spettatore. Potete spiegarci da dove proviene l’idea?

Pechalat: Abbiamo deciso di partire dal libro (Il piccolo principe, ndr) dove si narra di un personaggio minore, la rosa. Abbiamo dovuto ripensare alla storia del libro per due personaggi principali, la vicenda si svolge in quattro fasi: come ci incontriamo, poi il tempo che ci divide, ed il reincontrarsi. Immagino che adesso si capisca meglio..

Avete cambiato molte cose dopo i Master, come ma?ìi?

Bourzat: Secondo le regole il movimento somersault non è codificabile come sollevamento in quanto lei può eseguirlo da sola senza il mio aiuto. Perciò abbiamo dovuto cambiarlo, appena tornati dai Master di Francia abbiamo creato questo nuovo sollevamento, volevamo qualcosa di simile ai sollevamenti delle coppie d’artistico.

Virtue/Moir, raccontateci invece della vostra storia.

Moir: Per me e Tessa è un libero molto speciale. Ci è voluto un po’ per trovare la musica che volevamo veramente, il nostro obiettivo era raccontare i nostri 17 anni insieme, raccontare il nostro affetto reciproco e il legame con il pattinaggio.

Ilinykh/Katsalapov, quali personaggi interpretate nel vostro programma?

Ilinykh: La musica è del compositore russo Tchaikovski, è un balletto. Non c’è una vera e propria storia, ci sono due personaggi principali, i sentimenti interpretati sono la passione e l’amore. Lavoriamo molto sugli elementi, sui sollevamenti sui quali abbiamo collaborato con gli atleti del Cirque du Soleil. Penso che lavoreremo maggiormente sulla coreografia per dimostrare di essere due pattinatori più forti, qui non abbiamo avuto il tempo di mostrare tutto quello che volevamo.

Tutti parlate molto dei sollevamenti. Si cominciano a vedere movimenti molto pericolosi, a volte sembra che vi strangoliate a vicenda.

Moir: Sì immagino che sia vero che in alcuni sollevamenti sembra che ci strangoliamo. A me piacciono i nuovi sollevamenti, sono molto più atletici e più difficili, danno allo sport maggiore credibilità. Più un sollevamento è difficile e più punti dovrebbe meritare. Certo sono pericolosi e dobbiamo stare attenti. Tutti lavoriamo sulla sicurezza, e poi si sa, anche eseguire un quadruplo può essere pericoloso.

Pechalat: Sì, penso che tutti abbiano optato per soluzioni nuove e diverse, rischiose senza dubbio; potremmo andare sul sicuro sui sollevamenti ma a noi non interessa solo ottenere il livello 4, vogliamo impressionare.

 

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