Settimana dopo settimana, si susseguono gli annunci relativi ai nuovi programmi di gara e soprattuto a rilevanti cambiamenti sul fronte degli staff tecnici. Nel frattempo, non mancano le novità per quanto concerne le coppie di artistico.
* BOBROVA Ekaterina (RUS) – La federazione internazionale (ISU) ha comunicato di avere rimosso il periodo di sospensiva alla pattinatrice russa, fermata ad inizio marzo per via di una positività al Meldonium riscontrata nel corso dei Campionati europei di gennaio. Al momento, non è dato sapere con precisione il quantitativo di sostanza trovato nel controllo effettuato a Bratislava, ma, interpretando quanto dichiarato dall’ISU, dovrebbe attestarsi tra 1 μg/mL. e 15 μg/mL. La decisione è stata presa perché risulterebbe plausibile un assunzione della sostanza incriminata nel 2015, quando ancora non rientrava nell’elenco di quanto proibito. Tuttavia, qualora gli studi in itinere dimostrino l’assunzione della sostanza nel 2016, tutti i risultati ottenuti saranno invalidati e i premi in denaro dovranno essere restituiti. Peraltro, l’eventuale squalifica inizierà a decorrere dalla data della sentenza sottraendo però il periodo in cui l’atleta è stato sottoposto a sospensiva.
* BROWN Jason (USA) – In occasione della Team Challenge Cup di Spokane, il pattinatore statunitense ha presentato un nuovo programma corto coreografato dall’inseparabile Rohene Ward sulle note di “Appasionata” dei Secret Garden. Il lavoro in vista della stagione 2016/2017 è perciò già a buon punto.
* COPPIE DI ARTISTICO CINESI (CHN) – Conclusi i Mondiali di Boston sono trapelate indiscrezioni riguardo un intervento di autorità della federazione cinese volto a formare due nuove coppie di artistico sulle ceneri delle collaudate partnership Yu/Jin e Peng/Zhang. Le voci si sono trasformate in realtà con tanto di conferma da parte della federazione cinese. La ventenne Xiaoyu pattinerà al fianco del quasi trentaduenne Hao Zhang, mentre la diciannovenne Cheng Peng farà coppia con il prossimo ventiduenne Yang Jin. I pattinatori si trovano al momento in Canada per lavorare alle coreografie in vista della prossima stagione.
* DENNEY/FRAZIER (USA) – Svolta nella carriera dei Campioni mondiali juniores del 2013. L’ambiziosa coppia di artistico statunitense, reduce da un anno di stop per via di un intervento chirurgico ad un ginocchio cui è stata sottoposta Haven Denney, si è trasferita dalla Florida all’Illinois, dove sarà allenata da uno staff tecnico diretto da Rockne Brubaker e Stefania Berton. I programmi della prossima stagione saranno coreografati da Marina Zoueva.
* KARMI/LINDHOLM (FIN) – Cambio di rotta per la coppia di danza finlandese composta da Olesia Karmi e Max Lindholm, che, nel corso del mese di febbraio, avevano annunciato l’intenzione di separarsi. I due pattinatori, trascorsi alcuni mesi di riflessione, hanno deciso di proseguire l’attività agonistica: “Torneremo ad allenarci con il fuoco negli occhi e per diventare una coppia più competitiva rispetto al passato. Abbiamo già iniziato a lavorare in vista della prossima stagione”.
* LORENZ/POLIZOAKIS (GER) – La carriera in coppia della promettente coppia di danza tedesca composta da Kavita Lorenz e Panagiotis Polizoakis è durata meno di un anno. Nonostante la vittoria nei Campionati nazionali e la partecipazione ad Europei e Mondiali, i due pattinatori hanno deciso di separarsi per motivi che al momento restano privati. A nulla è servito un tentativo di persuasione effettuato dalla federazione tedesca. Sia Lorenz che Polizoakis dovrebbero proseguire la carriera, ma con altri partner.
* MENG/MENG (CAN) – E’ arrivata al capolinea la carriera della coppia di danza canadese composta dai fratelli Meng, per tre volte sul podio nei Campionati nazionali juniores e dodicesima negli ultimi mondiali juniores. La diciassettenne Melinda sarebbe alla ricerca di un nuovo partner, mentre il diciannovenne Andrew dovrebbe abbandonare le competizioni.
* MONKO Ksenia (RUS) – In Russia si rincorrono da tempo le indiscrezioni circa un possibile ritiro dalle competizioni di Ksenia Monko, alle prese da fine autunno con seri problemi alla schiena. Al momento, non ci sono notizie ufficiali al riguardo, ma lo stesso Alexander Zhulin, allenatore della coppia di danza Monko/Khaliavin, ha lasciato intendere che a breve dovrà essere presa una decisione lasciando aperto ogni scenario possibile.
* MOSCHENI/LUKACS (HUN) – Cambio di staff tecnico per la coppia di danza italo-ungherese, che, nell’imminente stagione, non sarà più allenata da Barbara Fusar Poli, ma sarà seguita da Marina Zoueva e Massimo Scali.
* NGYUEN Nam (CAN) – Al termine di una stagione oltremodo disastrosa, il diciassettenne canadese di origini vietnamite ha annunciato che, a partire dal 1 maggio, sarà allenato da David Glynn a San Jose. Si è perciò interrotta dopo quasi quattro anni la collaborazione con lo staff tecnico diretto da Brian Orser, iniziata nell’estate del 2012. In California, Nguyen troverà Polina Edmunds.
* PALERMO CARLO VITTORIO (ITA) – Tramite il proprio profilo facebook, il ventenne di Trento ha annunciato la decisione di abbandonare l’agonismo. Palermo è stato campione nazionale juniores nel 2011 e si è piazzato in terza posizione negli assoluti di Torino disputati nel dicembre del 2014. “Care amiche e cari amici, lascio il pattinaggio. Non è una scelta da poco. Nella mia tormentata crescita ho sempre tenuto nascosto dentro di me il difficile ruolo di conciliare lo sport a livello agonistico, così come da tanti anni lo ho praticato, con lo studio, che molti sportivi accantonano. E quindi ho faticosamente portato avanti quest’ultimo quasi in segreto: a pochi interessano i sacrifici e gli ostacoli incontrati nello studio del liceo classico insieme alla pratica di uno sport a livello agonistico, tra indicibili e inenarrabili difficoltà se non vere e proprie preconcette ostilità. La attività sportiva, all'opposto, comporta sempre, specialmente nella pratica agonistica, una massima pubblica propria esposizione, tra ulteriori e diversi mille sacrifici ed impegni spesso quasi incompatibili con lo studio. E così gli anni sono trascorsi accompagnandomi, talora anche in una inimmaginabile solitudine, sino ad oggi, ovvero sino al momento in cui ho raggiunto la, anche triste, consapevolezza della impossibilità di continuare a coltivare entrambe queste due mie passioni, con il medesimo impegno. Si tratta di due attività assai diverse. Ambedue richiedono tutte le mie energie, il mio tempo, luoghi lontani in cui vivere, difficili rapporti con altri. Si è imposta, questa volta dentro di me, l’ultima gara, l’ultima decisiva competizione: da una parte l’attività agonistica, emozionante ed esaltante, ma effimera e destinata a consumarsi in pochi anni; dall’altra il più silenzioso ma non per questo il meno stimolante apprendimento e la pratica della psicologia, ovvero di quella difficile disciplina il cui studio ho intrapreso a livello universitario. All’interno di me si è consumato quest’ultimo scontro e la mia dolorosa scelta, quella da cui non si può tornare indietro: ho scelto lo studio. Non voglio continuare a vivere nell’ illusione di potere riuscire, per tutta la mia vita e in tutto ciò che faccio, a far prevalere l'io competitivo, l’homo ludens presente in me, come in ciascuno di noi. E’ un sogno bellissimo, ma limitato, destinato a comprimere troppo il resto della mia natura, e quindi, in fin dei conti, a tradire una parte troppo importante di me stesso. Desidero dedicare il mio presente ed il mio futuro in modo più adeguato allo studio dei processi psichici, mentali e cognitivi dell’uomo, nelle sue componenti consce e inconsce, come comunità e come singolo; e chissà, forse proprio approfondendo il difficile percorso, da me ora vissuto, di ogni uomo nella espressione della sua componente competitiva, rispetto agli altri e, soprattutto, rispetto a se stesso. Forse questa mia scelta potrà a molti non apparire entusiasmante e tanto meno produttiva di immediati risultati o gioie, come avviene con lo sport. Forse, anzi di certo, per me questa scelta sarà anche fonte di momenti di sconforto, di tristezze o di nostalgie, in ricordo degli entusiasmi sino ad oggi donatimi dall’attività sportiva ed agonistica. La mia natura, però, ed il mio più intimo io, non mi consentono più rinvii o impossibili moltiplicazioni delle mie reali capacità intellettuali e fisiche. Ho dovuto scegliere tra illusioni e realtà, come a tutti è imposto, prima o poi, nella vita. Vi saluto tutti e vi ringrazio: mi avete sempre seguito e accompagnato anche nei momenti più difficili. In questo, che per me è forse uno dei più tormentati, il mio pensiero a voi rimane pur nel cambiamento della mia vita: punto e a capo”.
* SHIBUTANI /SHIBUTANI (USA) – “That’s life” di Frank Sinatra sarà il tema musicale principale utilizzato dai vice-campioni iridati nella short-dance della prossima stagione.
* UNO Shoma (JPN) – In occasione della “Team Challenge Cup” di Spokane, il diciottenne nipponico è diventato il primo atleta ad atterrare un quadruplo flip riuscendo a coronare l’impresa sia nel programma corto che nel programma libero.
Sul fronte dei salti con quattro rotazioni, mancano ora all’appello solamente rittberger ed axel. Il quadruplo rittberger (o loop) è stato già provato in gara da diversi atleti, tra cui il canadese Kevin Reynolds e lo statunitense Alexei Krasnozhon, che non hanno però completato la rotazione. Il giapponese Yuzuru Hanyu ha eseguito l’elemento in allenamento e in esibizione.
Primi nella storia a completare ciascuna tipologia di salto quadruplo in competizioni ufficiali
Quadruplo Toeloop – (CAN) Kurt BROWNING (1988)
Quadruplo Salchow – (USA) Timothy GOEBEL (1998)
Quadruplo Lutz – (USA) Brandon MROZ (2011)
Quadruplo Flip – (JPN) Shoma UNO (2016)
BOLLETTINO NEVE
LOCALITÀ | I.APERTI | H. Min/Max |
---|---|---|
Valtournenche | 6/8 | 20-40 cm |
Breuil-Cervinia | 12/15 | 30-120 cm |
Ponte di legno | 9/30 | 10-40 cm |
Ghiacciaio Presena | 9/30 | 10-40 cm |
Passo del Tonale | 9/30 | 10-40 cm |
Obereggen | 15/20 | 5-30 cm |
Plan de Corones | 21/34 | 0-30 cm |
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