Polina Tsurskaya ha difeso l’imbattibilità stagionale a livello internazionale vincendo per dispersione la seconda edizione dei Giochi Olimpici Invernali Giovanili, ospitata dall’Olympic Amphitheatre di Hamar.
Quarta tra l’incredulità generale al termine del primo segmento di gara, la quattordicenne di Omsk ha inserito le marce alte nel programma libero infliggendo distacchi abissali alla qualificata concorrenza. L’allieva di Eteri Tutberidze, non presente in loco, ha palesato una schiacciante superiorità sugli elementi di salto dimostrando al contempo di essere di gran lunga la migliore in termini di qualità di pattinaggio. Pur non al top della condizione, Tsurskaya ha completato due doppi axel e sette salti tripli, eseguendo sei elementi di salto nella seconda metà della musica. Il piatto forte, come d’abitudine, è stato rappresentato dalle combinazioni triplo lutz/triplo toeloop, caratterizzate da un’ampiezza che in questo momento non ha eguali al mondo. Archiviati in precedenza i netti successi nel circuito Junior Grand Prix e negli impegnativi Campionati nazionali juniores, il prossimo obiettivo è rappresentato dai Mondiali juniores di Debrecen, dove il livello medio sarà più elevato in virtù della presenza delle giapponesi Higuchi e Honda.
Come avvenuto quattro anni or sono a Innsbruck, quando si impose Elizaveta Tuktamysheva davanti ad Adelina Sotnikova, le atlete russe sono riuscite ad occupare le prime due posizioni. Nel rispetto del pronostico della vigilia e in linea con quanto emerso nei precedenti impegni stagionali, è, infatti, toccato a Maria Sotskova mettersi al collo la medaglia d'argento, nonostante un distacco di oltre sedici lunghezze da Tsurskaya. La quasi sedicenne di stanza a Mosca si è distinta per la caparbietà, che le ha consentito di risalire dall'ottava posizione occupata al termine di uno sciagurato programma corto. Impeccabile su passi e trottole, Sotskova è stata l'unica a scendere in pista con l'intenzione di eseguire due tripli lutz e due tripli flip. A conti fatti, il piano gara è stato quasi perfettamente rispettato perchè i due doppi axel e i sette salti tripli previsti sono stati realizzati. L'unica sbavatura ha riguardato la combinazione triplo flip/euler/triplo salchow completata con l'appoggio di una mano sul ghiaccio e giudicata sotto-ruotata sull'ultimo salto.
L'affollata battaglia per la terza posizione ha visto uscire vincitrice la sedicenne kazaka Eizabet Tursynbaeva, che, a dispetto di una rovinosa caduta sul secondo triplo rittberger e di qualche salto di troppo salvato con mestiere, è riuscita a precedere di stretta misura la giapponese Yuna Shiraiwa, oggi autrice del peggiore programma libero di una stagione finora convincente. La quattordicenne di Kyoto, leader al termine del programma corto, ha perso la possibilità di salire sul podio prendendosi negli ultimi secondi il rischio di tentare una combinazione doppio axel/triplo toeloop non pianificata e, puntualmente, non andata a buon fine. Proprio la perseveranza nell'inseguire i due doppi axel e sette salti tripli ha detto male all'atleta più giovane in gara, che ha compromesso la prova con una caduta quando sarebbe bastata una combinazione doppio axel/doppio toeloop per conquistare la medaglia di bronzo.
A seguire, si è piazzata la lettone Diana Nikitina, capace di migliorare il primato personale di quasi diciassette punti. La quindicenne di Riga, protagonista di una prestazione di alto profilo caratterizzata da un doppio axel e sette salti tripli completati, ha mancato il podio pasticciando sul secondo doppio axel, ultimo elemento di salto costatole oltre due punti. Va da sè che potendo contare su Kuchvalska e Nikitina, la Lettonia è pronta a diventare la seconda forza in campo femminile a livello europeo.
Non sono mancati positivi riscontri per l'Italia. Lucrezia Gennaro ha ritoccato tutti i primati personali guadagando due posizioni nel segmento più lungo di gara. La quattordicenne allenata da Ludmila Mladenova ha ottenuto un brillante nono posto presentando nel programma libero due doppi axel e cinque salti tripli. Il fatto che il pannello tecnico abbia giudicato sotto-ruotati il lutz, preso da un filo non esterno, e i due salchow non ha macchiato più di tanto la prova della due volte campionessa nazionale juniores, perfettamente a suo agio sugli elementi di trottola e progredita in termini di qualità di pattinaggio.
Il medagliere della disciplina è stato dominato anche in questa edizione dalla Russia, forte di tre titoli e sette medaglie complessive sulle dodici a disposizione. Tuttavia, rispetto alla rassegna giovanile di Innsbruck del 2012 è arrivata una vittoria in più.
CLASSIFICA FINALE
1) RUS - TSURSKAYA Polina
186.04 (4|1)
2) RUS - SOTSKOVA Maria
169.50 (8|2)
3) KAZ - TURSYNBAEVA Elizabet
167.88 (2|3)
4) JPN - SHIRAIWA Yuna
166.66 (1|5)
5) LAT - NIKITINA Diana
165.60 (3|4)
6) JPN - SAKAMOTO Kaori
155.23 (5|6)
7) KOR - BYUN Ji Hyun
143.70 (6|8)
8) USA - GIANG Vanna
135.65 (10|7)
9) ITA - GENNARO Lucrezia
134.18 (11|9)
10) ARM - GALUSTYAN Anastasia
133.21 (7|11)
11) GER - HOCKE Annika
125.20 (15|10)
12) CHN - LI Xiangning
121.24 (13|12)
13) FIN - JARVENPAA Anni
120.91 (9|14)
14) HUN - MEDGYESI Fruzsina
117.61 (14|15)
15) NOR - BENJAMINSEN Juni Marie
117.16 (12|16)
16) SVK - HAGAROVA Alexandra
113.27 (16|13)
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