Più luci che ombre nel programma corto di Yuzuru Hanyu, leader del Finlandia Trophy

Luci e ombre nel programma corto di Yuzuru Hanyu, leader del Finlandia Trophy
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Figure skating - Finlandia Trophy

Più luci che ombre nel programma corto di Yuzuru Hanyu, leader del Finlandia Trophy

La seconda giornata del Finlandia Trophy, rinomata competizione di pattinaggio di figura giunta alla diciottesima edizione, si è aperta con il corto maschile, programma dai molteplici motivi di interessi

Le attenzione degli addetti ai lavori erano chiaramente concentrate su Yuzuru Hanyu, vincitore della passata edizione e, soprattutto al debutto stagionale.

L'impressione destata sul ghiaccio dalla stella nipponica è stata senza dubbio positiva anche se è importante ricordare che lo staff tecnico diretto da Brian Orser, assente ad Espoo, ha deciso di rinconfermare lo short-program dello scorso anno, peraltro unanimente apprezzato.

Il diciottenne di Sendai, impegnato su una coreografia già ben rodata, ha affrontato senza grossi patemi il primo impegno agonistico completando in apertura un quadruplo toeloop di elevata qualità. Ironia della sorte, però, ha poi commesso un inusuale errore sull'axel, storicamente il suo salto di punta. Non va, infatti, dimenticato che Hanyu è in grado di completare il triplo axel praticamente da fermo e nel corso di alcuni spettacoli ha presentanto sequenze di tripli axel quasi con le mani in tasca. In ogni caso, dopo aver completamente aperto quello che sarebbe dovuto essere un triplo axel, è arrivata l'immediata reazione con una combinazione triplo lutz/triplo toeloop perfettamente eseguita.

Il pacchetto trottole/passi, oltre alla ricchezza di passaggi di transizione, ha comunque contribuito a garantirgli la prima posizione provvisioria, al chiaro favorito per il successo finale.

A conti fatti, l'errore sul triplo axel, elemento di apertura della seconda metà del programma, è costato al nipponico non meno di dieci punti, che, una volta sommati all'84,66 ottenuto, danno una chiara idea del potenziale dell'atleta.

Al termine della sua performance, accompagnato per l'occasione da David Wilson, Hanyu ha rilasciato un telegrafico commento: "Nel complesso non male, ma sono arrabbiatissimo per il triplo axel. Ora è importante concentrarsi per domani".

 

Giudizio, invece, negativo per Artur Gachinski (67,34), altro atleta decisamente atteso, chiamato al riscatto dopo una stagione in cui mai è riuscito ad emergere dall'anonimato. Il ventenne di stanza a San Pietroburgo è caduto su un tentativo di quadruplo toeloop ed ha poi attaccato un incerto doppio toeloop al triplo lutz, salto che secondo i piani sarebbe dovuto essere preceduto dal passo. Il triplo axel ben completato e trottole ben costruite non sono stati, però, sufficiente per chiudere il segmento di gara nelle prime cinque posizioni. Peraltro, anche sul fronte delle componenti del programma non sono arrivate notizie confortanti in quanto l'allievo di Alexei Mishin è stato surclassato dal connazionale Sergei Voronov (79,74), secondo in classifica con il punteggio tecnico più alto di giornata (4T/2T, 3Lo, 3A). Analizzando la situazione, la valutazione dei giudici è parsa pienamente condivisibile perchè il flamenco presentato da Gachinski non è parso granchè adatto alle sue caratteristiche al punto che mai ha dato l'impressione di essere "dentro la musica".

 

A sopresa, il podio provvisorio è stato completato dallo statunitense Douglas Razzano (71,89), che ha fatto meglio del più quotato nazionale Richard Dornbush (65,82), di cui della balbettante prestazione oderina si cercherà di ricordare  l'imponente triplo axel e non il passaggio a vuoto sul tentativo di quadruplo toeloop, completato solo doppio, e la combinazione doppio lutz/doppio toeloop.

L'azzurro Antonio Panfili (51,52),  accompagnato da Edoardo De Bernardis, si è piazzato in tredicesima posizione complici le cadute sui primi due elmenti di salto, un tentativo di triplo axel non lontano dall'essere completato e un triplo lutz.

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