Iniziano questa sera con gara 1 tra Montreal e Ottawa, Washington e New York Islander, Nashville e Chicago, Vancouver e Calgary i playoff della NHL che incoroneranno la franchigia che conquisterà la Stanley Cup succedendo nell’albo d’oro ai Los Angeles Kings che non sono stati in grado di qualificarsi per la post-season.
Campioni in carica fuori e ben sette squadre, su sedici, che lo scorso anno di questi tempi avevano già chiuso la loro stagione: sulla carta almeno 10 squadre possono nutrire legittime ambizioni di vittoria finale dai New York Rangers che hanno conquistato il President’s Trophy ai Chicago Blackhawks che potrebbero mettere in bacheca il terzo trofeo in sei anni. Come non accadeva dal 2004, saranno ben cinque le squadre canadesi (lo scorso anno si qualificò solo Montreal) con almeno due posti nel secondo turno per un titolo che sotto la foglia d’acero non va dal 1993 quando vinsero i Montreal Canadiens.
EASTERN CONFERENCE
Metropolitan Division
(1) New York Rangers - (4) Pittsburgh Penguins
Nel corso della stagione i Rangers hanno vinto tre dei quattro incontri tra le due squadre e lo stato di forma pende pesantemente verso New York che nelle ultime 10 partite della stagione regolare si è imposta 7 volte, arrivando a stabilire il record per la franchigia di vittorie (53) e punti (113),mentre i Penguins ne hanno perse 5 nei 60 minuti e 2 all’overtime. Un solo dato storico parrebbe riequilibrare i giochi: dal 2008 i Rangers su sette serie vinte solo una volta non hanno dovuto ricorrere alla settima partita.
(2) Washington Capitals - (3) New York Islanders
Gli Islanders non sono più quelli di gennaio- febbraio, dal 27 febbraio non hanno più messo insieme due vittorie consecutive, ma la serie è molto equilibrata tra due squadre che, oltre ad aver chiuso con gli stessi punti, nella regular season si sono divise la posta e in ben tre occasioni sono andate all’overtime. A far pendere la bilancia dalla parte della capitale potrebbe essere lo strapotere nelle occasioni di superiorità numerica contro una difesa che non ha nel penalty killing il suo forte.
Atlantic Division
(1) Montreal Canadiens - (4) Ottawa Senators
Ottawa ha vinto tre dei quattro scontri diretti della stagione regolare e per un paio di mesi è stata la migliore squadra dell’intera Lega (21-3-3) grazie alle parate dell’esordiente Andrew Hammond (.941) e all’eccezionale stagione del rookie Mark Stone. Quanto meno in gara 1, Montreal dovrà rinunciare alla sua migliore arma offensiva Max Paccioretty fermato da una commozione cerebrale, una perdita grave per uno degli attacchi più sterili della Lega al quale fa però da contraltare il grande Carey Price tra i pali.
(2) Tampa Bay Lightning - (3) Detroit Red Wings
Tre settimane fa Detroit si è imposta per 4-0 nell’unica vittoria della stagione contro i Lightning che possono vantare il miglior attacco della NHL. 108 punti e 50 vittorie: Tampa Bay non ha mai fatto così bene nella sua storia anche se in trasferta quest’anno ha vinto solo 18 partite su 41 e dalla sua Detroit ha il power play dove è seconda solo ai Capitals in tutta la NHL
WESTERN CONFERENCE
Central Division
(1) St.Louis Blues - (4) Minnesota Wild
Sabato i Blues hanno vinto l’ultima partita della stagione regolare proprio contro Minnesota ma con molte seconde linee in campo da ambo le parti: il bilancio è 2-2. Nei playoff le due franchigie non si sono mai incontrate. Il tabellino dell’ultimo scorcio di stagione regolare è identico: 6 vittorie, 3 sconfitte nei 60 minuti e una sconfitta all’overtime. Minnesota ha cambiato marcia, con uno dei migliori cammini dell’intera Lega, dopo l’arrivo tra i pali di Devan Dubnyk ma non può essere solo un caso se i Blues sono riusciti ad imporsi in una division con 4 squadre oltre i 100 punti con un determinante Vladimir Tarasenko e i suoi 37 goal.
(2) Nashville Predators - (3) Chicago Blackhawks
Chicago ha vinto tre dei quattro scontri diretti, l’ultimo incontro risale a dicembre, ma deve ancora fare a meno del migliore Patrick Kane al rientro dopo la frattura della clavicola e con una striscia di 4 sconfitte con le quali ha chiuso la stagione regolare. In casa Nashville, per loro sei sconfitte in chiusura, molto dipenderà dal rendimento del goalie Pekka Rinne che dopo l’All Stars Game e il rientro dall’infortunio non è stato all’altezza dei tempi migliori. Le due squadre si sono incontrate nel 2010 al primo turno, i Blackhawks hanno vinto in sei gare per andare a mettere le mani sulla Stanley Cup.
Pacific Division
(1) Anaheim Ducks - (4) Winnipeg Jets
Tre incroci su tre vinti dai Ducks ma ben due solo oltre i 60 minuti; nessun precedente nei playoff tra le due franchigie poichè i Jets sono alla prima esperienza. Winnipeg nell’ultima settimana ha vinto 3 partite su quattro grazie alle imprese agli shoot outs del portiere Ondrej Pavelec: 99 punti per la prima volta nella storia per i Jets che entrano nei playoff con il morale al massimo. I Ducks per tutta la stagione hanno mostrato un impressionante ruolino di marcia nelle partite decise con una sola rete di scarto: 33 vinte, una persa nei 60 minuti, 7 perse all’overtime; se da un lato può essere un segnale di grande cuore, dall’altro 41 partite chiuse con il minimo divario accendono l’allarme di una squadra che non riesce a chiudere i match e questo potrebbe essere molto pericoloso nei playoff.
(2) Vancouver Canucks - (3) Calgary Flames
Calgary negli ultimi due scontri diretti ha pareggiato i conti con i Canucks; ultime partite in fotocopia per le due squadre canadesi con 6 vittorie, 3 sconfitte nei tempi regolari e una all’overtime. I Flames ritornano nel post-season dopo cinque anni pur dovendo rinunciare al MVP Mark Giordano. Storicamente nelle ultime tre sfide nei playoffs (l’ultima nel 2004) la serie tra Vancouver e Calgary si è conclusa solo all’overtime di gara 7, e in tutte e tre le occasioni chi ha vinto è arrivato fino alla finale per la Stanley Cup.
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