Pichler: "Argento iridato splendido e inaspettato. Ma ho tanto da migliorare..."

Pichler: 'Argento iridato splendido e inaspettato. Ma ho tanto da migliorare...'
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Sci AlpinoSCI - Parola a Karoline

Pichler: "Argento iridato splendido e inaspettato. Ma ho tanto da migliorare..."

MONTE SAN PIETRO (Bolzano) - Era molto attesa dopo i due podi ottenuti nella scorsa stagione in Coppa Europa, uno in gigante e uno in discesa. Non è stata un'annata semplice per la 19enne di Nova Ponente, per via dei guai alla schiena e di qualche uscita di troppo nel Circuito Continentale. Eppure. Eppure Karoline Pichler ha trovato lo spunto e la forma giusti al momento più opportuno, durante i Mondiali jr di Jasna, dove ha conquistato uno splendido argento tra le porte larghe dietro la compagna di squadra Marta Bassino. Ha anche esordito nel Circuito maggiore e ora si appresta a gareggiare in discesa, superG e gigante alle Finali di Coppa Europa a Soldeu. Ma i piani.... 

Simpatica, spigliata. E grintosissima in pista: "Quella è sempre stata la mia caratteristica principale". Non ha ancora compiuto 20 anni Karoline Pichler, da Monte San Pietro, comuna di Nova Ponente (Karen Putzer, tanto per capirci, è di Nova Levante), uno dei "gioiellini" della squadra nazionale femminile di sci alpino, per il momento in azione nel Circuito Continentale. 

Vederla in gara ai Mondiali jr, su una pista tosta e molto tecnica come quella slovacca, è stata una meraviglia per gli occhi, con la sua sciata giovane, rapida nei cambi, moderna, soprattutto è bello constatare come le ragazze azzurre nate nella prima metà degli anni '90 abbiano tutte una caratteristica comune: vanno all'attacco senza paura, costi quel che costi. Caratteristica, ovviamente, che dovrà essere mantenuta anche nell'eventuale salto nel circuito maggiore. 

Lunedì 10 marzo, con la 1a prova cronometrata della discesa (che andrà in scena in doppia versione, martedì 11 e mercoledì 12, nel primo caso la gara recupera quella annullata a Sella Nevea) scatteranno a Soldeu, in Andorra, dove esiste una pista da gigante meravigliosa, testata anche in Coppa del Mondo, le Finali di Coppa Europa. Karoline non è in lizza per nessuna coppa di specialità né posto fisso, è indietro nelle varie classifiche, ma può sempre chiudere alla grande una stagione tribolata: "Una stagiona che non è andata come volevo - ci dice - mi aspettavo molto di più, soprattutto dopo i podi in gigante e discesa di un anno fa. E' anche vero che la medagila mondiale ha cambiato comunque volto all'annata. Non me l'aspettavo in realtà, perché prima di Jasna non ero riuscita a combinare nulla di buono in Coppa Europa, un po' per qualche problemino alla schiena, un po' per le cadute. Ma non trovo scuse. Volevo fare molto meglio. Certo, vincere quella medaglia dà tutto un altro sapore a questa stagione. E' stato bellissimo farlo assieme a Marta, lo so che lo sci è uno sport individuale, ma siamo amiche, c'è stima reciproca. E poi in squadra c'è davvero un bel clima e queste situazioni contribuiscono a cementarlo ancora di più".

Gigantista o velocista? "A parte lo slalom, faccio tutto. Ma mi son sempre sentita gigantista, o, almeno, quella è la specialità dove son sempre andata meglio. Mi piace anche la velocità, ma faccio una fatica pazzesca sui piani, lì devo migliorare veramente tanto. E' anche per questo che nella stagione in corso non abbiamo brillato in velocità, le piste erano quasi sempre facili, con neve molle. Poi non abbiamo nemmeno fatto la trasferta a Ushuaia. E' vero, in Argentina non c'è una vera pista da discesa, ma si può sempre svolgere un ottimo allenamento e lavorare moltissimo sui piani. E' andata così. In Coppa del Mondo si respira una bellissima atmosfera, c'è più attenzione, c'è molta più gente, è davvero tutta un'altra storia. Per quanto riguarda le piste, non esiste in realtà una differenza così mercata, anche se quelle di Coppa del Mondo sono sicuramente più lunghe e hanno una neve trattata in maniera diversa".

Karoline ha esordito "tra le grandi" il 14 dicembre, nel superG di St. Moritz, dove, se non fosse uscita, sarebbe sicuramente andata a punti; stesso discorso il giorno dopo in gigante, sempre in Svizzera, quando stava viaggiando a ritmo da qualifica per la seconda manche, prima di saltare. Del resto, questo è il rischio quando si attacca. A Cortina d'Ampezzo, invece, le cose sono andate meno bene. Pazienza. Ora c'è Soldeu, con una pista, soprattutto in gigante, che può esaltare le caratteristiche dell'altoatesina. E poi c'è soprattutto una nuova stagione da preparare. Karoline sarà sicuramente affidata al gruppo di Coppa Europa, ma se dovesse stare bene, come ci auguriamo, preparatevi a vederla spesso in Coppa, almeno in gigante. E sempre all'attacco.  

 

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