Anna Veith, l'accordo con Kaestle e la solita domanda sul possibile ritorno: "Ho altro da fare, ma non bisogna mai dire mai"

Anna Veith ha scritto la storia dello sci, dando l'addio al mondo agonistico nella primavera 2020 dopo aver vinto letteralmente tutto, dalle due sfere di cristallo assolute al tris di titoli mondiali e alle medaglie olimpiche, con l'oro in super-g a Sochi 2014 e l'argento nella stessa specialità (per un solo centesimo dietro a Ledecka) a PyeongChang 2018, oltre al secondo posto pure in gigante nella precedente edizione in Russia, con materiale HEAD ai piedi.

Come già preannunciato tre settimane fa, ecco ora che la campionissima austriaca ha stretto una partnership con Kaestle, brand del suo paese che ormai si è rilanciato da anni nel settore velocità e annovera nella sua scuderia, tra le altre, stelle come Ledecka, Stuhec e Flury, per rappresentare il marchio e “ispirare le prossime generazioni di sciatori, dando la possibilità agli atleti di inseguire i propri sogni”.

Mercoledì sera a Schladming la presentazione dell'accordo e Anna ha parlato delle sue attività, come riporta il “Kronen Zeitung”, rispondendo anche alla classica domanda sul possibile ritorno in pista, visti i recenti casi e la sempre più concreta ipotesi che anche Lindsey Vonn possa rientrare nel circo bianco. “Ho tanto da fare, mia figlia Lotte ha soli 8 mesi di vita e c'è anche Henry (il primogenito, ndr), poi abbiamo l'hotel da gestire (con il marito Manuel, ex atleta) e la mia attività di imprenditrice.

E' vero, quando ho letto della wild card ho pensato che sarebbe valsa anche per me, visti i parametri, ma escludo la possibilità di tornare anche se, in questi casi, mai dire mai”.