Eva-Maria Brem in testa alla prima manche del gigante di Åre, quarta e quinta Federica Brignone e Nadia Fanchini

Eva-Maria Brem in testa alla prima manche del gigante di Åre, quarta e quinta Federica Brignone e Nadia Fanchini
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Eva-Maria Brem in testa alla prima manche del gigante di Åre, quarta e quinta Federica Brignone e Nadia Fanchini

Dopo la prima manche di Åre Eva-Maria Brem si conferma padrona del gigante di Coppa del Mondo femminile ma le migliori azzurre non sono lontane.

Qui il risultato completo della prima manche!

Qui la lista di partenza della seconda manche!

L’austriaca è partita col numero 1 e su un tracciato velocissimo e su una pista con neve molto più dura di quella su cui si gareggia abitualmente a marzo da queste parti, ha confermato di essere nel momento migliore della carriera precedendo di 8 centesimi la svedese Sara Hector, che molti attendono da tempo a grandi livelli, partita col 25. Terza a 26 centesimi la svedese Jessica Lindell-Vikarby, finalmente tornata sui livelli della passata stagione. Quarta e quinta, staccate di 43 e 44 centesimi, ci sono Federica Brignone e Nadia Fanchini malgrado siano arrivate tardissimo ieri sera in albergo col resto della spedizione italiana, non proprio il modo migliore di approcciare una gara di Coppa del Mondo: invece che andare ad allenarsi due giorni in Val Passiria non si poteva arrivare due giorni prima?

Sesta a 46 centesimi, quindi a 3 e a 2 centesimi dalle azzurre, c’è l’austriaca Anna Fenninger, settima la slovena Tina Maze, ottava la statunitense Mikaela Shiffrin, nona la liechtensteiniana Tina Weirather e decima la francese Anémone Marmottan, seconda in una delle due gare del marzo scorso entrambe vinte da Fenninger. Dodicesima l’austriaca Kathrin Zettel, un po’ sottotono così come la tedesca Viktoria Rebensburg, diciassettesima. E’ purtroppo uscita Irene Curtoni che ha spigolato malamente in due curve consecutive, come se avesse preso qualcosa sotto gli sci che li abbia danneggiati, fuori anche Manuela Moelgg, arrivata con una direzione completamente sbagliata sul dosso più importante di questa pista subito dopo il primo intermedio, brutta caduta apparentemente senza conseguenze per Francesca Marsaglia, sono uscite anche Marta BassinoNicole Agnelli, quest'ultima finendo addirittura nelle reti dopo aver commesso lo stessp errore di Manuela, la caduta sembrava senza conseguenze ma in realtà dalle prime notizie la valtellinese si è scheggiata una vertebra e resterà ferma un mese. Per completare la mattanza è uscita anche Elena Curtoni, trentanovesima l'ultima delle tre azzurre (su nove) arrivata al traguardo ma ovviamente non qualificata per la seconda manche, Karoline Pichler.

Non è una tesi dimostrabile dato che Federica e Nadia sono andate fortissimo ma queste uscite secondo noi non possono non essere figlie di una gestione logistica della vigilia della squadra quantomeno scriteriata, con arrivo in Svezia a ora di cena abbondantemente passata e sveglia stamattina prestissimo con conseguenti poche ore di sonno e concentrazione sulla ricognizione e sulla gara inevitabilmente pari a zero, come dimostrano i tanti errori sui dossi. Mettiamoci anche il fatto che la scelta della Svezia da parte della FIS come sede di recupero delle gare annullate in Francia subito dopo la trasferta nordamericana è stata quantomeno discutibile, a ogni modo c'è solo da sperare che Brignone e Fanchini si salvino anche nella seconda manche in virtù l'una dell'ottimo stato di forma e l'altra della grande esperienza che ha e che la gestione delle atlete possa essere migliore nel prosieguo della stagione.

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