La travolgente energia di Asja Zenere: "Sogno la Podkoren, voglio vincere la Coppa Europa e in velocità..."

Foto di Redazione
Info foto

Pentaphoto

Sci Alpinol'intervista

La travolgente energia di Asja Zenere: "Sogno la Podkoren, voglio vincere la Coppa Europa e in velocità..."

Nell'intervista in esclusiva con NEVEITALIA, realizzata dal direttore Dario Puppo, la vicentina si è raccontata a cuore aperto. Il modello? Lara Gut-Behrami, ma anche Bassino e Brignone, gli allenamenti con Lucia Recchia. Ora i giganti di Semmering, dopo la tripletta nel circuito continentale, e mille sogni in testa.

Un autentico vulcano, un'esplosione di energia, talento, determinazione per risalire dall'inferno e trovarsi ora in paradiso, perchè Asja Zenere sta vivendo il momento più bello della carriera ed è quel talento emergente, arrivato con qualche anno di ritardo a questi livelli solo a causa degli infortuni, che il gigante femminile italiano attendeva da un bel po', anche se nel frattempo Marta Bassino e Federica Brignone hanno tirato la carretta ottenendo strepitosi risultati nel corso degli anni.

Attenzione, però, visto che la ragazza di Enego (ma che vive a Barzio, in Valsassina) non vuole limitarsi solo alle porte larghe, dove ha stupito tutti con quel favoloso 11° posto alla sua terza apparizione in Coppa del Mondo, lo scorso week-end a Sestriere. Asja in realtà nasce velocista e l'ha spiegato bene nella puntata speciale che NEVEITALIA, “On Talk” con Dario Puppo, ha voluto dedicare all'azzurra del momento.

La 26enne vicentina, finalmente a casa per qualche ora di riposo dopo dieci giorni da brividi, conditi dalle tre vittorie nei giganti di Coppa Europa tra Zinal e Ponte di Legno (con la leadership nella classifica generale del circuito continentale), si è raccontata con noi proprio nel giorno dell'anniversario, chiamiamolo così, dal terribile infortunio del 15 dicembre 2019 nel gigante di Andalo, quando lanciata verso il primo successo in Coppa Europa, che arriverà invece solo 3 anni più tardi, si ruppe il crociato del ginocchio destro, perdendo tutto in un attimo, compreso l'esordio in Coppa del Mondo previsto a Courchevel.

Diciamo che è il compleanno del... ginocchio – ha scherzato Asja col suo sorriso, riferendosi al fatto che 48 ore prima, il 13 dicembre, aveva festeggiato gli anni col primo sigillo a Ponte di Legno – Se parliamo di Sestriere, posso dire che quel giorno ho rivissuto un po' tutto quello che ho passato e ho capito di poter stare con le grandi. Quella è sempre stata una pista un po' speciale per me, visto che lì ho ottenuto la prima top ten in Coppa Europa”.

Bionda e tenace come... Lara Gut-Behrami; sì, è proprio la ticinese il modello che ha sempre ispirato Asja Zenere: “Ho sempre amato la sciata di Lara, ma anche il suo carattere forte. Poi ho studiato tante atlete, da Federica a Marta, i loro movimenti e ogni spunto tecnico da poter ricercare”.

E non stupitevi se a gennaio la vedremo anche in un super-g di Coppa del Mondo, è solo questione di tempo considerata la sua qualità anche in questa disciplina: “Ero una discesista alle prime armi a livello giovanile, mi sono sempre allenata con Lucia Recchia, ho seguito le sue orme e ho vinto i tricolori di specialità. Poi i problemi fisici mi hanno portata a prendere la strada del gigante, ma il brivido da velocista voglio ancora sentirlo e visto che nella classifica di Coppa Europa sono lì, voglio provarci.

Ci sono belle discese tecniche come Crans-Montana e Altenmarkt, voglio farle per vincere la generale. Avendo tre discipline a disposizione, perchè non provarci?”.

Idee chiarissime, come quelle che la porteranno tra una decina di giorni a Semmering, per i prossimi giganti di Coppa del Mondo in programma sulla “Panorama” il 27 e 28 dicembre: “E' una pista che non conosco, me ne preoccuperò tra un paio di giorni – racconta ancora la veneta – So già però che la affronterò come a Sestriere, tirando fuori quello che ho, senza risparmiare nulla.

Credo nell'istinto, anche se in genere sono un'atleta che soffre quando non conosce i tracciati; rimanendo fuori a causa degli infortuni, però, ho lavorato sulla capacità di adattamento perchè fa parte del processo che serve per diventare forti. E' quello che ho fatto anche a Ponte di Legno, non avevo mai fatto la Casola nera”.

A proposito di piste, Zenere guarda già a gennaio, quando... “sono molto curiosa di gareggiare a Kranjska Gora. Sulla Podkoren sono sempre andata bene, il terreno è ghiacciatissimo e ripido come piace a me. Più è difficile, più emergono le mie caratteristiche, per questo a Soelden (dove poi non si è gareggiato, ndr) avevo paura del... piano”.

Detto del tremendo infortunio di 3 anni fa, della stagione successiva di fatto ancora condizionata quasi completamente, anche perchè con il covid nel mezzo aveva perso mesi di riabilitazione, e del nuovo serio problema fisico di inizio annata 2021/22, quando si ruppe l'astragalo in allenamento a Saas-Fee, è davvero cambiato tutto potendo fare finalmente una preparazione completa sin dall'estate? “Sì, ma non solo. Tutto è cominciato dai materiali, in primavera mi sono detta che a 25 anni poteva anche essere il mio ultimo anno e così ho fatto tanti cambiamenti.

Con il mio preparatore abbiamo stabilito di lavorare diversamente, facendomi esprimere al massimo per quel minuto e mezzo sugli sci di cui c'è bisogno. Ci siamo posti obiettivi a livello alimentare, fisico e sciistico, sta uscendo tutto questo ma la grossa differenza parte dal lavoro estivo che ho potuto fare come prima, perchè finalmente stavo bene”.

Nuovo appuntamento cn NEVEITALIA? “La prossima volta ci sentiamo quando sali sul podio... quello della Coppa del Mondo, ok?”, le parole del direttore. E Asja ha raccolto la scommessa: “Va bene, promesso”.

E noi siamo convinti che non passerà troppo tempo prima che arrivi quel giorno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
222
Consensi sui social

Più letti in scialpino

La FIS conferma ufficialmente l'obbligo dell'airbag per le gare veloci sin da questa stagione

La FIS conferma ufficialmente l'obbligo dell'airbag per le gare veloci sin da questa stagione

Il consiglio della Federazione Internazionale ha ratificato la norma che è un altro passo, come le tute antitaglio, verso una maggiore sicurezza in pista. Adotteremo qualsiasi misura che protegga gli atleti, le parole del segretario generale Michel Vion.