Michelle Gisin, la voglia di ripartire e la consapevolezza di "non poter fare nulla. E' dura da accettare"

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Michelle Gisin, la voglia di ripartire e la consapevolezza di "non poter fare nulla. E' dura da accettare"

La campionessa elvetica, alla quale è stata riscontrata la mononucleosi, intervistata dal "Blick" sulle prospettive verso una stagione olimpica complicatasi maledettamente. "Ho avuto il Covid in primavera, potrebbe aver inciso sulle mie difese immunitarie".

Un dramma sportivo e umano, per una situazione totalmente inaspettata e che rischia di compromettere un'annata, quella 2021/22, nella quale la volontà è chiaramente quella di giocarsi la Coppa del Mondo, dopo essere salita per la prima volta sul podio della generale pochi mesi fa, e difendere il titolo olimpico di combinata a Pechino.

Michelle Gisin sta vivendo settimane difficilissime, dopo che le è stata diagnosticata la febbre ghiandolare di Pfeiffer. Una forma di mononucleosi che l'ha costretta ad interrompere gli allenamenti, con i tempi di recupero assolutamente incerti e la certezza di non poter fare nulla. Il giornalista Mathias Germann del “Blick” ha intervistato la classe '93 di Engelberg, che ha raccontato a cuore aperto quanto sta vivendo. “Ci sono momenti nei quali mi sento bene, poi di nuovo peggio, è un'altalena giornaliera e come atleta è amaro dover convivere con uno stato di salute che mi porta ad ansimare dopo pochi passi.

E' dura da accettare, perchè non posso farci nulla”.

Michelle ha spiegato che potrebbe esserci anche una correlazione con il Covid che ha contratto in primavera. “L'ho superato abbastanza bene, con tosse, febbre e mal di testa passati rapidamente, ma penso che il mio sistema immunitario possa essere stato più vulnerabile da allora. Non posso dire con certezza se la mononucleosi sia stata una conseguenza, ma un impatto potrebbe esserci stato, anche se davvero fino a quattro settimane fa stavo benissimo. Poi sono cominciati i dolori muscolari, anche senza allenarmi”.

La campionessa elvetica è consapevole di “dover essere solo paziente, pensando al prossimo inverno posso dire che probabilmente non sarò al top per Soelden e magari dovrò rivedere i programmi, ma il piano lo elaboreremo solo quando potrò tornare a sciare e capiremo le mie condizioni”.

Gisin si sta godendo i Giochi Olimpici di Tokyo (“è bello godersi le vittorie del mio paese, almeno passo il tempo in questo modo”), mentre le telefonate con le colleghe non sono mancate, a partire da quella con la compagna di squadra Camille Rast, che ha sofferto in passato della febbre ghiandolare di Pfeiffer. “Abbiamo parlato a lungo, anche Alexander Schmid (gigantista tedesco) mi ha dato consigli. Ci sono gli amici e soprattutto la mia famiglia e Luca (il fidanzato De Aliprandini, con il quale convive a Riva del Garda). Anche per lui non è facile questa situazione”.

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