Voce ai protagonisti di Gurgl, che Francia con Noel e Amiez. Jakobsen: "Ho fatto uno step mentale"

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Sci Alpinocoppa del mondo maschile

Voce ai protagonisti di Gurgl, che Francia con Noel e Amiez. Jakobsen: "Ho fatto uno step mentale"

Il secondo appuntamento per i rapid gates in questa Coppa del Mondo ha visto l'olimpionico firmare il bis di Levi, con Steven Amiez ad un passo dal sogno davanti agli occhi di papà Sebastien ("ma prima o poi arriverà, è già un grande inverno"). McGrath, di nuovo ad un centesimo dalla piazza d'onore come a Soelden, spiega le difficoltà di uno slalom che è stato complicatissimo.

Uno slalom bello tosto, uno spettacolo concluso da una manche in difesa, ma sufficiente per la doppietta dopo Levi da parte di un Clément Noel che si candida a principale favorito per la Coppa del Mondo di specialità, lui che ha vinto 12 volte senza mai lottare davvero per la sfera di cristallo che tutti gli pronosticano da anni.

Il bis a Gurgl è davvero pesante per l'oro di Pechino 2022, anche perchè finalmente CN97 ha dimostrato di poter reggere la pressione di trovarsi in testa dopo la 1^ manche, pensando ai precedenti negativi in tal senso. “Tutti vogliamo vincere ed è importante partire bene, ma non c'è nulla di facile – ha analizzato nell'intervista FIS del post gara il campione di Remiremont – A maggior ragione oggi, in queste condizioni toste è stata una vera battaglia. Grazie a Gurgl perchè l'atmosfera che ci ha regalato è stata molto bene, spero di tornare qui il prossimo anno.

Sì, avevo confidenza in partenza nella seconda manche (e con 1”42 di margine su Jakobsen, ndr), ma ho sbagliato e, pur attaccando sul ripido, non ero sicuro che fosse sufficiente per vincere”.

Eccolo, Kristoffer Jakobsen che è un po' il cavallo pazzo dello slalom, ma nelle seconde manche tra Levi e la “Kirchenkar” odierna è stato molto solido: tanto da ritrovarsi da 8° a 2°, per la terza piazza d'onore della sua carriera in CdM (le altre in Val d'Isère nel 2021 e a Kitzbuehel ad inizio 2024). “La scorsa stagione ho fatto troppe manche in sicurezza – ha raccontato lo specialista svedese a Eurosport – Ho deciso di andare per il rischio, tanto gli errori si fanno ed è arrivato così il podio. Ho cambiato mentalmente dopo la prima manche, nulla sul piano tecnico”.

Del feeling con il materiale hanno parlato in tanti, visto il ghiaccio trovato oggi, come Atle Lie Mcgrath che ha ottenuto il secondo podio su tre gare di stagione, lui già terzo a Soelden in gigante, ma ammetterà di non avere sentito il feeling necessario per fare bene. “Proprio per questo sono motlo contento del risultato – le parole del norvegese a Eurosport - Era uno slalom tra i più difficili della mia carriera, per condizioni di pista e visibilità. Era dura salire sul podio, anche se un centesimo di ritardo dal secondo posto (come nell'opening sul Rettenbach, ndr) sul momento mi ha fatto arrabbiare”.

Ne sono mancati 16 per il primo podio in carriera a Steven Amiez, quarto dopo il sesto di Levi; sempre più su il figlio d'arte, davanti a papà Sebastien che può andare orgoglioso del suo ragazzo che sta vivendo, da un anno a questa parte, una crescita esponenziale: “Volevo il podio e ci ho provato – ha raccontato il transalpino, sempre ai microfoni di Eurosport – Sapevo che Clément, quando scia così, è lontano per tanti ma quando mi sento in forma posso stargli abbastanza vicino.

Va bene così, perchè ho dato tutto e non ho rimpianti, pur facendo errori. Orgoglioso della mia crescita, spero che questo grande inverno prosegua così”.

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